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centrale unica committenza
Il comma 3 bis aggiunto dalla legge 214/2011 all’articolo 33 del Codice dei Contratti Pubblici impone ai Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti di affidare ad un’unica centrale di committenza l’acquisizione di lavori, servizi e forniture nell’ambito delle unioni dei Comuni, qualora esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i Comuni medesimi avvalendosi dei competenti uffici.
A tenore dell’art. 121, tale disposizione contenuta nella parte II del Codice, in quanto non derogata, si applica anche ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alla soglia comunitaria.
Si richiede pertanto se anche per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture in economia ci si debba obbligatoriamente avvalere della centrale unica di committenza.
Non essendo Il comune ove lovoro parte di un’unione secondo voi quali siano le modalità e le caratteristiche dell’accordo consortile da costituirsi obbligatoriamente e se un singolo comune può direttamente affidare alla Provincia le funzioni di centrale di committenza.
A tenore dell’art. 121, tale disposizione contenuta nella parte II del Codice, in quanto non derogata, si applica anche ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alla soglia comunitaria.
Si richiede pertanto se anche per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture in economia ci si debba obbligatoriamente avvalere della centrale unica di committenza.
Non essendo Il comune ove lovoro parte di un’unione secondo voi quali siano le modalità e le caratteristiche dell’accordo consortile da costituirsi obbligatoriamente e se un singolo comune può direttamente affidare alla Provincia le funzioni di centrale di committenza.
g.aiudi- Messaggi : 59
Data d'iscrizione : 02.12.10
Centrale
costituendo un apposito accordo consortile tra i Comuni medesimi avvalendosi dei competenti uffici
nell'attuale infatti stiamo pensando di costituire detto servizio presso una azienda speciale consortile che gia' raggruppa ( ad altri fini ) numerosi comuni ritenendo nel caso ci si debba obbligatoriamente avvalere della centrale unica di committenza poiche' la norma non lascia spazio ad altre interpretazioni.
nell'attuale infatti stiamo pensando di costituire detto servizio presso una azienda speciale consortile che gia' raggruppa ( ad altri fini ) numerosi comuni ritenendo nel caso ci si debba obbligatoriamente avvalere della centrale unica di committenza poiche' la norma non lascia spazio ad altre interpretazioni.
centrale unica committenza
Ma secondo voi il ricorso alla Centrale unica di committenza, per i comuni sotto i 5.000 abitant, è obbligatorio anche per i l lavori , le forniture ed i servizi in economia?.
g.aiudi- Messaggi : 59
Data d'iscrizione : 02.12.10
Re: centrale unica committenza
Paolo Gros ha scritto:costituendo un apposito accordo consortile tra i Comuni medesimi avvalendosi dei competenti uffici
nell'attuale infatti stiamo pensando di costituire detto servizio presso una azienda speciale consortile che gia' raggruppa ( ad altri fini ) numerosi comuni ritenendo nel caso ci si debba obbligatoriamente avvalere della centrale unica di committenza poiche' la norma non lascia spazio ad altre interpretazioni.
prendo spunto dalla tua ipotesi e chiedo: è quindi possibile per due comuni
- sopra il 5000 abitanti
- già consorziati (obbligatoriamente per espressa previsione di legge regionale) insieme ad altri 58 comuni in un consorzio di funzioni (per la gestione di un servizio pubblico locale)
- ampliare (su base volontaria questa volta) la convenzione consortile già esistente (stipulandone una nuova che integri per loro quella già essitente) costituendo la centrale unica di committenza avvalendosi dell'ufficio già esistente nel consorzio?
E se possibile, tecnicamente lo strumento sarebbe quello della convenzione tra enti, giusto, art. 14 mi pare del CCNL...
aprile- Messaggi : 241
Data d'iscrizione : 21.12.11
Età : 48
Re: centrale unica committenza
Ritorno sula questione se l'obbligo di ricorrere alla centrale di committenza si applichi alle procedure in economia.
Ritengo che il principio di proporzionalità vigente in materia e la modesta entità delle spese di cui trattasi dovrebbero condurre ad una risposta negativa.
E vero che la norma si riferisce all'acquisizione di lavori, servizi e forniture, non distinguendo tra le varie tipologie di gara ammesse dal codice, essendo peraltro pacifico ormai che il cottimo fiduciario sia una forma di procedura negoziata soggetta alle stesse disposizioni previste per i procedimenti ordinari in quanto applicabili.
Ritengo, però, che debba tenersi presente che a mente del comma 14 dell'articolo 125 del codice dei contratti rubricato " lavori, servizi e forniture in economina" I procedimenti di acquisizione di prestazioni in economia sono disciplinati, nel rispetto dell' articolo stesso , nonché dei principi in tema di procedure di affidamento e di esecuzione del contratto desumibili dal presente codice, e dal regolamento.
Si potrebbe, pertanto, sostere che il Comune, in sede di negoziazione di spese in economia, non è tenuta a seguire la norma sulla Centrale Unica di Committenza perchè trattasi di una norma di dettaglio e non di principio in quanto attine ad una modalita organizzativa della gara
In proposito esiste un costante orientamento secondo cui le disposizioni contenute nella parte II del d.l.vo n. 163/2006 assumono una natura meramente suppletiva per cui l'ente potrebbe derogarvi ( cito ad esempio l'articolo 75 che prevede la presentazione di garanzie in sede di offerta che il Comune, in sede di regolamento, può prevedere di non chiedere).
Ritengo che il principio di proporzionalità vigente in materia e la modesta entità delle spese di cui trattasi dovrebbero condurre ad una risposta negativa.
E vero che la norma si riferisce all'acquisizione di lavori, servizi e forniture, non distinguendo tra le varie tipologie di gara ammesse dal codice, essendo peraltro pacifico ormai che il cottimo fiduciario sia una forma di procedura negoziata soggetta alle stesse disposizioni previste per i procedimenti ordinari in quanto applicabili.
Ritengo, però, che debba tenersi presente che a mente del comma 14 dell'articolo 125 del codice dei contratti rubricato " lavori, servizi e forniture in economina" I procedimenti di acquisizione di prestazioni in economia sono disciplinati, nel rispetto dell' articolo stesso , nonché dei principi in tema di procedure di affidamento e di esecuzione del contratto desumibili dal presente codice, e dal regolamento.
Si potrebbe, pertanto, sostere che il Comune, in sede di negoziazione di spese in economia, non è tenuta a seguire la norma sulla Centrale Unica di Committenza perchè trattasi di una norma di dettaglio e non di principio in quanto attine ad una modalita organizzativa della gara
In proposito esiste un costante orientamento secondo cui le disposizioni contenute nella parte II del d.l.vo n. 163/2006 assumono una natura meramente suppletiva per cui l'ente potrebbe derogarvi ( cito ad esempio l'articolo 75 che prevede la presentazione di garanzie in sede di offerta che il Comune, in sede di regolamento, può prevedere di non chiedere).
g.aiudi- Messaggi : 59
Data d'iscrizione : 02.12.10
Re: centrale unica committenza
Milleproroghe - Tasso, approvato importante emendamento su centrale unica di committenza
[14-02-2012]
‘’Apprezziamo l’accoglimento della richiesta dell’ANCI da parte delle competenti Commissioni parlamentari per l’approvazione dell’emendamento proposto dall’Associazione, che proroga di 12 mesi il termine del 31 marzo 2012 previsto per l’entrata in vigore dell’obbligo di affidare ad un’unica centrale di committenza l’acquisizione dei lavori, servizi e forniture’’. E’ quanto dichiara Dimitri Tasso, Coordinatore nazionale Unioni di Comuni e gestioni associate dell’ANCI.
Il ‘SalvaItalia’ aveva, infatti, previsto che i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti affidassero obbligatoriamente ad un'unica centrale di committenza l'acquisizione di lavori, servizi e forniture nell'ambito delle Unioni di Comuni ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i Comuni medesimi, applicando tale disposizione a partire dal 31 marzo 2012. L’emendamento approvato durante la conversione in legge del ‘Milleproroghe’, dopo l’approvazione definitiva del Parlamento, proroghera’ al 31 marzo 2013 tale termine.
‘’Come ANCI – aggiunge Tasso - avevamo subito sollevato tale questione, anche rispetto a quanto e’ in corso d’opera proprio in questi mesi riguardo al tema delle gestioni associate, delle convenzioni e delle Unioni di Comuni, in attuazione dell’art. 16 della ‘manovra bis’ della scorsa estate, che ha profondamente inciso sia sull’assetto delle Unioni gia’ esistenti sia su quelle future, con i forti rischi di disaggregazione ed aumento dei costi piu’ volte evidenziati dall’ANCI’’.
‘’E’ impensabile e irrazionale immaginare di dare vita ad improbabili centrali uniche di committenza, gia’ di per se complesse ed in piu’ completamente svincolate dai processi in corso di gestione associata delle funzioni comunali che dovranno partire entro l’anno’’.
‘’Con l’approvazione definitiva del ‘Milleproroghe’ – sottolinea – sara’ almeno possibile riallineare i tempi per la creazione delle centrali di committenza con i diversi percorsi che i Comuni stanno praticando per la gestione associata obbligatoria delle funzioni’’.
‘’La proroga appena approvata – conclude Tasso - che va ad aggiungersi a quelle gia’ inserite su richiesta ANCI, potra’ consentire un riordino ed una maggiore utilita’ e sostenibilita’ dei processi di gestione associata’’. (mb/df)
[14-02-2012]
‘’Apprezziamo l’accoglimento della richiesta dell’ANCI da parte delle competenti Commissioni parlamentari per l’approvazione dell’emendamento proposto dall’Associazione, che proroga di 12 mesi il termine del 31 marzo 2012 previsto per l’entrata in vigore dell’obbligo di affidare ad un’unica centrale di committenza l’acquisizione dei lavori, servizi e forniture’’. E’ quanto dichiara Dimitri Tasso, Coordinatore nazionale Unioni di Comuni e gestioni associate dell’ANCI.
Il ‘SalvaItalia’ aveva, infatti, previsto che i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti affidassero obbligatoriamente ad un'unica centrale di committenza l'acquisizione di lavori, servizi e forniture nell'ambito delle Unioni di Comuni ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i Comuni medesimi, applicando tale disposizione a partire dal 31 marzo 2012. L’emendamento approvato durante la conversione in legge del ‘Milleproroghe’, dopo l’approvazione definitiva del Parlamento, proroghera’ al 31 marzo 2013 tale termine.
‘’Come ANCI – aggiunge Tasso - avevamo subito sollevato tale questione, anche rispetto a quanto e’ in corso d’opera proprio in questi mesi riguardo al tema delle gestioni associate, delle convenzioni e delle Unioni di Comuni, in attuazione dell’art. 16 della ‘manovra bis’ della scorsa estate, che ha profondamente inciso sia sull’assetto delle Unioni gia’ esistenti sia su quelle future, con i forti rischi di disaggregazione ed aumento dei costi piu’ volte evidenziati dall’ANCI’’.
‘’E’ impensabile e irrazionale immaginare di dare vita ad improbabili centrali uniche di committenza, gia’ di per se complesse ed in piu’ completamente svincolate dai processi in corso di gestione associata delle funzioni comunali che dovranno partire entro l’anno’’.
‘’Con l’approvazione definitiva del ‘Milleproroghe’ – sottolinea – sara’ almeno possibile riallineare i tempi per la creazione delle centrali di committenza con i diversi percorsi che i Comuni stanno praticando per la gestione associata obbligatoria delle funzioni’’.
‘’La proroga appena approvata – conclude Tasso - che va ad aggiungersi a quelle gia’ inserite su richiesta ANCI, potra’ consentire un riordino ed una maggiore utilita’ e sostenibilita’ dei processi di gestione associata’’. (mb/df)
g.aiudi- Messaggi : 59
Data d'iscrizione : 02.12.10
Re: centrale unica committenza
sole 24 ore
Piccoli Comuni. Centrali uniche di committenza
Gli acquisti unificati slittano a marzo 2013
L
a proroga generalizzata agli obblighi di Unione e associazione per i Comuni fino a 5mila abitanti im-barca al Senato un nuovo capitolo: slitta a fine marzo 2013, grazie a un emenda-mento approvato ieri in commissione, l'obbligo per i piccoli enti di creare centra-li uniche per l'acquisizione di lavori, servizi e forniture. Il rinvio nasce per evidenti problemi di coordinamento con la cura delle Unioni e associazioni obbligatorie scritta nella manovra estiva, e rinviata di nove mesi dai correttivi al Milleproroghe approvati alla Camera. Il tema è quello sollevato dall'articolo 16 del Dl 138/2011, che imporrebbe agli enti fino a mille abitanti di confluire in Unioni (di almeno 5mila residenti, 3mila in montagna) per gestire tutte le attività, e a quelli fra mille e 5mila di dare vita a gestioni associa-te (di almeno 10mila abitanti) per le funzioni fondamentali. Dopo il primo passaggio parlamen-tare del Milleproroghe, la partita è stata spostata al 2013, e gli amministratori locali contano di sfruttare i tempi supplementari per ri-vedere a fondo tutta la di-sciplina. In questo quadro, mantenere l'obbligo di cen-trale unica a partire da mar-zo avrebbe significato in-trodurre un vincolo parziale mentre la cornice generale era saltata. © RIPRODU-ZIONE RISERVATA
G.Tr.
Piccoli Comuni. Centrali uniche di committenza
Gli acquisti unificati slittano a marzo 2013
L
a proroga generalizzata agli obblighi di Unione e associazione per i Comuni fino a 5mila abitanti im-barca al Senato un nuovo capitolo: slitta a fine marzo 2013, grazie a un emenda-mento approvato ieri in commissione, l'obbligo per i piccoli enti di creare centra-li uniche per l'acquisizione di lavori, servizi e forniture. Il rinvio nasce per evidenti problemi di coordinamento con la cura delle Unioni e associazioni obbligatorie scritta nella manovra estiva, e rinviata di nove mesi dai correttivi al Milleproroghe approvati alla Camera. Il tema è quello sollevato dall'articolo 16 del Dl 138/2011, che imporrebbe agli enti fino a mille abitanti di confluire in Unioni (di almeno 5mila residenti, 3mila in montagna) per gestire tutte le attività, e a quelli fra mille e 5mila di dare vita a gestioni associa-te (di almeno 10mila abitanti) per le funzioni fondamentali. Dopo il primo passaggio parlamen-tare del Milleproroghe, la partita è stata spostata al 2013, e gli amministratori locali contano di sfruttare i tempi supplementari per ri-vedere a fondo tutta la di-sciplina. In questo quadro, mantenere l'obbligo di cen-trale unica a partire da mar-zo avrebbe significato in-trodurre un vincolo parziale mentre la cornice generale era saltata. © RIPRODU-ZIONE RISERVATA
G.Tr.
francodan- Messaggi : 6152
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