I Sindaci dirigenti nei piccoli Comuni - professionalita'- Corte dei Conti - condanna

Spesso si legge che nei piccoli Comuni il Sindaco , ai sensi dell'art.53 comma 23 della L.388/2000 , assume la responsabilita' di uno o piu' servizi in luogo del dirigente ( o responsabili dei servizi ).
Mi chiedevo quale tipo di professionalita' puo' avere un Sindaco in tutto cio' facendo ad esempio un lavoro diverso nel proprio privato (commercialista,avvocato,immobiliarista, agricoltore etc etc )
Ebbene la Corte dei Conti sezione terza giurisdizionale di Appello conferma in toto la sentenza della Corte Lombardia che condannava un sindaco-dirigente per irregolarita' contabili ( mancanza di impegno su spese per ristoranti e solennita' civili , spese telefoniche a forfait )
La corte di appello inoltre ricorda che non basta " una delibera di giunta" per trasformare il Sindaco in responsabile di uno o piu' servizi , occorre il regolamento ed ovviamente il CC.

Tanto ci fa comprendere che la professionalita' non la si acquista per intervento divino o per volonta' popolare ma con tanti ,tanti anni di lavoro e la norma del legislatore del 2000, che pur di mantenere micro comuni, ha profuso con norma regolamentare la scienza giuscontabile direttamente in capo a politici , continuo a sostenre faccia acqua da tutte le parti ....comunque la si guardi e la si voglia interpretare.

Chi sostiene che la norma sia non solo sensata ma utile per il corretto e piu' snello svolgersi dell'attivita' amministrativa si dimentica di ben 4 leggi Bassanini : tutto sommato pero' le Corti dei Conti hanno buona memoria!!!
Corte dei Conti Sezione terza giurisdizionale di appello - n.750/2010 del 2/10/2010