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Due coniugi con quote diverse.
Uno solo dei due presenta dichiarazione di cessione bene ad uso gratuito.
Affermano di essere in comunione di beni e pertanto la dichiarazione dell' uno vale anche come dichiarazione dell' altro
La tesi è corretta?
Grazie
Uno solo dei due presenta dichiarazione di cessione bene ad uso gratuito.
Affermano di essere in comunione di beni e pertanto la dichiarazione dell' uno vale anche come dichiarazione dell' altro
La tesi è corretta?
Grazie
p.gigi- Messaggi : 35
Data d'iscrizione : 06.12.13
Re: USO GRATUITO ICI
IL CONODATO E' UN CONTRATTO
OGNI PARTE RISPONDE PER LA PROPRIA QUOTA DI PROPRIETA' PERCIO' OGNUNO DEVE FARE LA DICHIARAZIONE.
E' INDIFFERENTE CHE SIANO CONIUGI: POTREBBERO ESSERE FRATELLI, PARENTI AFFINI O SEMPLICI SCONOSCIUTI MA IL CONCETTO RESTA LO STESSO.
OGNI PARTE RISPONDE PER LA PROPRIA QUOTA DI PROPRIETA' PERCIO' OGNUNO DEVE FARE LA DICHIARAZIONE.
E' INDIFFERENTE CHE SIANO CONIUGI: POTREBBERO ESSERE FRATELLI, PARENTI AFFINI O SEMPLICI SCONOSCIUTI MA IL CONCETTO RESTA LO STESSO.
FedroIlGrande- Messaggi : 38
Data d'iscrizione : 29.10.14
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Ho trovato la sentenza Cassazione 549/2012 che afferma il seguente principio
"sugli immobili oggetto di comunione, in difetto di prova contraria, concorrono pari poteri gestori da parte di tutti i comproprietari, in virtù della presunzione che ognuno operi con il consenso degli altri. Da queste premesse consegue che ogni comproprietario è legittimato a stipulare il contratto ma anche ad agire per il rilascio dell’immobile comune, senza che sia necessaria la partecipazione degli altri condomini.
Tale orientamento si basa sulla teoria del mandato presunto o tacito; la legittimazione ad agire del singolo comunista si fonda, pertanto, “sulla presunzione del consenso, insita nel comportamento passivo dei comproprietari in relazione ad un atto di ordinaria amministrazione, effettuato dal comproprietario resosi attivo a tutela di comuni interessi e così venuto ad assumere la figura del tacito mandatario o utile gestore (Cass. n. 480/2009)".
Il comodato è però un atto di straordinaria amministrazione (salvo che l'oggetto del comodato sia una cosa di modico valore e la concessione abbia breve durata) e pertanto non basterebbe l' intervento di uno solo dei proprietari, a meno della cessione da parte di ognuno nei limiti della propria quota.
Mi interesserebbe un Vs. parere.
"sugli immobili oggetto di comunione, in difetto di prova contraria, concorrono pari poteri gestori da parte di tutti i comproprietari, in virtù della presunzione che ognuno operi con il consenso degli altri. Da queste premesse consegue che ogni comproprietario è legittimato a stipulare il contratto ma anche ad agire per il rilascio dell’immobile comune, senza che sia necessaria la partecipazione degli altri condomini.
Tale orientamento si basa sulla teoria del mandato presunto o tacito; la legittimazione ad agire del singolo comunista si fonda, pertanto, “sulla presunzione del consenso, insita nel comportamento passivo dei comproprietari in relazione ad un atto di ordinaria amministrazione, effettuato dal comproprietario resosi attivo a tutela di comuni interessi e così venuto ad assumere la figura del tacito mandatario o utile gestore (Cass. n. 480/2009)".
Il comodato è però un atto di straordinaria amministrazione (salvo che l'oggetto del comodato sia una cosa di modico valore e la concessione abbia breve durata) e pertanto non basterebbe l' intervento di uno solo dei proprietari, a meno della cessione da parte di ognuno nei limiti della propria quota.
Mi interesserebbe un Vs. parere.
p.gigi- Messaggi : 35
Data d'iscrizione : 06.12.13
Re: USO GRATUITO ICI
concordo
però non dobbiamo perdere di vista cio che ci riguarda che l'effetto agevolativo di assimilazione all'abitazione principale.
per me (per quello che vale) se un coniuge concede in comodato l'immobile per la sua quota e l'atro no (e vi assicuro che ne ho avuti piu di uncaso : molti non lo danno perchè temono che si instauri un rapporto di diritto sull'immobile) uno avrà l'assimilazione e l'altro no
la cosa migliore sarebbe regolamentare tali casi nel regolamento ...maormai è tardi
comunque tranquilli: nel 2015 arriva la LOCAL TAX
però non dobbiamo perdere di vista cio che ci riguarda che l'effetto agevolativo di assimilazione all'abitazione principale.
per me (per quello che vale) se un coniuge concede in comodato l'immobile per la sua quota e l'atro no (e vi assicuro che ne ho avuti piu di uncaso : molti non lo danno perchè temono che si instauri un rapporto di diritto sull'immobile) uno avrà l'assimilazione e l'altro no
la cosa migliore sarebbe regolamentare tali casi nel regolamento ...maormai è tardi
comunque tranquilli: nel 2015 arriva la LOCAL TAX
FedroIlGrande- Messaggi : 38
Data d'iscrizione : 29.10.14
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