tredicesima pagata in ritardo

SONO DIPENDENTE DI ENTE LOCALE E DAL 1.10.2009 IN CONGEDO BIENNALE FRAZIONATO AI SENSI DELLA LEGGE 104 PER ASSISTENZA A MIA MADRE. SIN DA TALE DATA L'ENTE NON MI HA CORRISPOSTO IL RATEO DELLA TREDICESIMA MENSILITA' COME STABILISCE LA LEGGE, GIUSTIFICANDOMI CHE TALE TREDICESIMA NON MI ERA DOVUTA. SOLO ORA, DOPO AVER SCRITTO UNA LETTERA SCRITTA DOVE CHIEDEVO CHE MI VENISSERO COMUNICATI GLI ARTICOLI DELLA NORMA CHE MI ESLCLUDEVA DA TALE RICONOSCIMENTO, QUESTO MESE NELLA BUSTA PAGA (GENNAIO 2011) MI SONO STATI CORRISPOSTI I RATEI RELATIVI AI TRE MESI DEL 2009 E AI 12 DEL 2011.
LE CHIEDO QUESTI EMOLUMENTI SONO SOGGETTI A TASSAZIONE SEPARATA? NON SI RAVVISANO GLI ESTREMI DI UN INADEMPIMENTO DA PARTE DEL MIO DATORE DI LAVORO (COMUNE DI cARRARA). tRA L'ALTRO AVENDOMI CONTEGGIATO QUESTI ARRETRATI NEL MESE DI GENNAIO IN BUSTA PAGA HO AVUTO UNA RITENUTA IRPEF INACCETTABILE
LA RINGRAZIO
ANNA

Credo , da quanto scrivi , che il tuo Comune abbia sbagliato qualcosa infatti la tredicesima mensilità in vigenza di beneficio legge 104 e' normata da :
L'articolo 42, comma 5, del Decreto Legislativo n. 151/2001 prevede che l'indennità per il congedo venga corrisposta nella misura dell'ultima retribuzione ricevuta e cioè quella percepita nell'ultimo mese di lavoro che precede il congedo, comprensiva quindi del rateo per tredicesima mensilità, altre mensilità aggiuntive, gratifiche, indennità, premi ecc.
Tale indicazione è ripresa sia dall'INPS (Circolare 15 marzo 2001, n. 64, punto 4) che dall'INPDAP (Circolare 10 gennaio 2002, n. 2).
Nell'indennità mensile è quindi già compresa anche la tredicesima.
Il fatto che non vengano erogate tredici indennità mensili non deve quindi trarre in inganno.

Presupponendo ( ma e' una ipotesi) che il comune nel determinare l'indennita' mensile lex 104 si sia dimenticato il rateo di tredicesima ( e non vedo altre spiegazioni) e' del tutto chiaro che debba corrsiponderlo ora a tassazione separata.
Parlando infatti di tredicesima mensilita' la medesima e' contrattulamente prevista dal CCNL 9.5.2006 all' art.5 che riporto :
ART. 5 - TREDICESIMA MENSILITÀ
Gli enti corrispondono ai lavoratori con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato una tredicesima mensilità nel periodo compreso tra il 10 ed il 18 dicembre di ogni anno.
Quindi nel caso di enti locali il datore di lavoro si espone a causa di lavoro per inadempienza contrattuale.
Stante inoltre che e' un non senso poiche' la tredicesima mensilità dovrebbe venir erogata una volta l’anno, prima del periodo natalizio, per assicurare al lavoratore una maggiore disponibilità economica nel periodo delle feste relative al Natale.
In sintesi l’obiettivo della norma è quello di evitare che, nei casi di redditi percepiti con ritardo rispetto alla loro maturazione, avvenuta in periodi d'imposta precedenti quello in corso, il sistema della progressività delle aliquote determini un pregiudizio per il contribuente, con una lesione del principio di capacità contributiva.
Il regime di tassazione separata non trova applicazione nei casi in cui la corresponsione degli emolumenti in un periodo d'imposta successivo a quello di maturazione deve considerarsi fisiologica ( premio di produttivita' etc ) rispetto ai tempi tecnici o giuridici occorrenti per l'erogazione degli emolumenti stessi.

Consiglierei nel caso di verificare la misura dell'ultima retribuzione ricevuta e cioè quella percepita nell'ultimo mese di lavoro che precede il congedo, che deve risultare maggiorata quindi del rateo per tredicesima mensilità.
Il Comune poi , dopo tale calcolo avrebbe dovuto corrispondere l'indennita' lex 104 su 12 mesi e non su 13 per cui mi pare una situazione davvero strana.

Chiedo se un'insegnante con ccnl degli enti locali che percepisce l'idennità di tempo potenziato per i mesi scolastici (9 su 12) se usufruisce della legge 104/92 per un lungo periodo, tale indennità è da considerare comunque anche se legata al servizio?

"se un'insegnante con ccnl degli enti locali che percepisce l'idennità di tempo potenziato "
chiarendo per tutti di cio' che parliamo
l’art.45 del DPR n.333/1990 riconosceva al personale insegnante delle scuole materne un’indennità di tempo potenziato collegata al maggiore orario di attività didattica prestato, nell’ambito dell’orario complessivo di lavoro, rispetto al corrispondente personale insegnante statale; tale disciplina è stata sostanzialmente confermata dall’art.37, comma 2, del CCNL del 6.7.1995, che ha lasciato immutati i presupposti per la sua erogazione; l’art.30, comma 1, del CCNL del 14.9.2000 ha fissato in trenta ore settimanali l’orario di attività didattica del personale docente docente delle scuole materne; tale orario deve articolarsi in modo da coprire l’intero arco di apertura delle scuole;• tale disciplina contrattuale, quindi, non ha modificato la misura dell’orario settimanale di attività didattica del personale insegnante del comparto Regioni-Autonomie Locali, che, in quanto superiore a quello del comparto Scuola, consente il pagamento dell’indennità di tempo potenziato

Ora nella fattispecie poiche' l'indennita' legge 104 e' normata dal'articolo 42, comma 5, del Decreto Legislativo n. 151/2001 il quale prevede che l'indennità per il congedo venga corrisposta nella misura dell'ultima retribuzione ricevuta e cioè quella percepita nell'ultimo mese di lavoro che precede il congedo, comprensiva quindi del rateo per tredicesima mensilità, altre mensilità aggiuntive, gratifiche, indennità, premi ecc.
Tale indicazione è ripresa sia dall'INPS (Circolare 15 marzo 2001, n. 64, punto 4) che dall'INPDAP (Circolare 10 gennaio 2002, n. 2).
Ergo tale indennita' se spettante l'ultinmo mese di servizio e' da inserire nel computo dell'indennita' lex 104 stessa e deve essere riconosciuta.

risposta esaustiva e celere,
la ringrazio.

MEDICI ANNA ha scritto:SONO DIPENDENTE DI ENTE LOCALE E DAL 1.10.2009 IN CONGEDO BIENNALE FRAZIONATO AI SENSI DELLA LEGGE 104 PER ASSISTENZA A MIA MADRE. SIN DA TALE DATA L'ENTE NON MI HA CORRISPOSTO IL RATEO DELLA TREDICESIMA MENSILITA' COME STABILISCE LA LEGGE, GIUSTIFICANDOMI CHE TALE TREDICESIMA NON MI ERA DOVUTA. SOLO ORA, DOPO AVER SCRITTO UNA LETTERA SCRITTA DOVE CHIEDEVO CHE MI VENISSERO COMUNICATI GLI ARTICOLI DELLA NORMA CHE MI ESLCLUDEVA DA TALE RICONOSCIMENTO, QUESTO MESE NELLA BUSTA PAGA (GENNAIO 2011) MI SONO STATI CORRISPOSTI I RATEI RELATIVI AI TRE MESI DEL 2009 E AI 12 DEL 2011.
LE CHIEDO QUESTI EMOLUMENTI SONO SOGGETTI A TASSAZIONE SEPARATA? NON SI RAVVISANO GLI ESTREMI DI UN INADEMPIMENTO DA PARTE DEL MIO DATORE DI LAVORO (COMUNE DI cARRARA). tRA L'ALTRO AVENDOMI CONTEGGIATO QUESTI ARRETRATI NEL MESE DI GENNAIO IN BUSTA PAGA HO AVUTO UNA RITENUTA IRPEF INACCETTABILE
LA RINGRAZIO
ANNA

la ringrazio per la sollecita risposta però io continuo a non capire.Le spiego meglio
Da quello che lei mi scrive il rateo relativo alla tredicesima mensilità avrei dovuto percepirlo mese per mese e quindi dal mese successivo al congedo biennale Legge 104.
Dietro mie richieste di chiarimenti l'ufficio preposto mi ha riconfermato che i ratei della tredicesima non mi saranno conteggiati e inseriti nella busta paga di ogni mese ma liquidati alla fine dell'anno e quindi nel mese di dicembre 2011.
Continuo io a non capire o si stanno comportando in maniera difforme a quanto stabilisce la legge?

La ringrazio
Anna Medici

Il datore di lavoro si sta' ( stando alla lettura dei post) comportando in modo non conforme alla norma che e' chiarissima.
Cio' che viene remunerato ex lex 104 e' una "indennita'" mensile computata come precedentemente detto.
Detta indennita' rimane fissa per tutto il periodo di permesso ancorche' nel contempo intervenisse nuoc CCNL.
Consiglio di domandare al proprio ente in forma scritta gli estremi di quale articolo e comma e di quale legge la tredicesima ex lex 104 non sia stata computata nel determinare l'indennita' mensile .