indennità di posizione

CARO PAOLO, SONO ROSA MARIA MARCIANO' E SONO RESPONSABILE NEL MIO COMUNE DI UN SETTORE A CUI FINO AD APRILE DEL DECORSO ANNO AFFERIVANO VARI SERVIZI(GESTIONE RISORSE UMANE, STATISTICA E CENSIMENTI, SERVIZI SOCIALI, CONTENZIOSO)CON UNA INDENNITA' DI POSIZIONE DI 10300 EURO. DA APRILE IN POI E' STATO AGGIIUNTO AL MIO SETTORE IL SUAP E ATTIVITA' PRODUTTIVE SENZA ALCUN AUMENTO DELL'INDENNNITA' DI POSIZIONE. A META' DICEMBRE DELLO SCORSO ANNO CON DELIBERA DI GIUNTA AL MIO GIA' CORPOSO SETTORE E' STATO AGGIUNTO ANCHE IL SERVIZIO DI IGIENE AMBIENTALE.
PUR TUTTAVIA LA MIA INDENNITA' DI POSIZIONE RIMANE SEMPRE LA STESSA.
L'AMMINISTRAZIONE PUO' AUMENTARE I SERVIZI A MIO CARICO SENZA CHE CI SIA DI VOLTA IN VOLTA UNA NUOVA PESATURA DELLA INDENNITA' DI POSIZIONE CHE SICURAMENTE, A PARERE MIO, DOVREBBE RAGGIUNGERE IL MASSIMO?
LA MIA INDENNITA' DI POSIZIONE PUO' ESSERE AUMENTATA ALLA LUCE DELLE ODIERNE RESTRIZIONI IN MATERIA DI SPESE DEL PERSONALE?
GRAZIE INFINITE

sono i pareri della corte dei conti che confermano la tesi dell'amministrazione....ossia il blocco dei trattamenti economici riguarda anche le indennità di posizione che non possono essere aumentate anche in caso di maggiori attribuzioni

Quanto richiedi e' legittimo ma non possibile

da un post di Francodan

corte dei conti ha escluso l'incremento del quantum dell'indennità di posizione anche a seguito di pensionamento di altra p.o. e redistribuzione dei compiti e responsabilità tra le p.o superstiti.
la corte interpreta il blocco dei trattamenti economici in senso restrittivo ,da ultimo è stato esclusa la possibilità di rivedere anche il fondo anche in caso di erronea determinazione negli anni precedenti (parere 648 2011 L’art. 9, comma 2 bis del d.l. 78/10 è norma di portata generale ed inderogabile, volta a delimitare le risorse utilizzabili ai fini della remunerazione del personale. Nell’ottica dei congelamenti retributivi comminati dal D.L. n. 78 del 2010 la ratio della norma deve essere individuata nella cristallizzazione della dinamica retributiva del pubblico impiego (incluse le risorse per il trattamento accessorio) al fine di contenere la spesa pubblica per esigenze di stabilità economico-finanziaria del Paese. In virtù del carattere imperativo della disposizione, non assume alcuna rilevanza la precedente, erronea quantificazione da parte dell’ente dei livelli remunerativi. )

da un mio post

Peraltro anche un aumento legato alla dinamica retributiva ( accorpamento di aree, nuovi servizi e compiti ) nel recente le varie Corti lo ritengono parimenti ( ma a mio avviso immotivatamente ) non percorribile comunque.
Nel caso la differenza decretata in violazione di legge compone danno erariale ascrivibile al soggetto decretante.

secondo me è possibile evitare l' eccessivo carico di lavoro coinvolgendo direttamente il datore di lavoro. infatti non deve accadere che l' amministrazione, con la scusa che non sia possibile aumentare l' indennità, proceda ad aumentare ai più bravi il carico delle competenze. il datore di lavoro potrebbe imporre l' alt sulla base della normativa in materia di stress da lavoro correlato. in poche parole oltre un certo limite non si va

E' possibile, nel caso della collega, incrementare la sua indennità per maggiore carico di lavoro a fronte di una corrispondente riduzione ai suoi colleghi che invece vedono ridotto il loro carico di lavoro? in seguito a pesatura delle posizioni fatta dall'OIV; in questo caso la spesa complessiva per l'ente non varia, quindi non c'è danno erariale, o no?

Reitero il concetto della corte :
Peraltro anche un aumento legato alla dinamica retributiva ( accorpamento di aree, nuovi servizi e compiti ) nel recente le varie Corti lo ritengono parimenti ( ma a mio avviso immotivatamente ) non percorribile comunque.
Nel caso la differenza decretata in violazione di legge compone danno erariale ascrivibile al soggetto decretante

A nulla rileva la diminuzione di altre posizioni , cio' che rileva e' l'impossibilita' di aumento .

L'art.9 del DL 78/2010
Per gli anni 2011, 2012 e 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso il trattamento accessorio, previsto dai rispettivi ordinamenti delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi del comma 3 dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010,

anche se aumenta il valore della pesatura ,il blocco rimane (i pareri citati sono in questo senso)...l'unico caso in cui il blocco non dovrebbe operare è quello di un nuovo assunto con p.o.

sul blocco delle retribuzioni, specie dei titolari di P.O., ho trovato questo approfondimento che ad un certo punto dice:

"...Un'ulteriore eccezione al blocco stipendiale è costituito dallo svolgimento di funzioni diverse in corso d'anno.
La RGS ritiene quindi che gli incarichi attribuiti nel triennio 2011-2013 possono essere remunerati anche se non sussistenti nel 2010. Gli esempi si riferiscono alle retribuzioni per posizioni organizzative, indennità di
coordinamento e di responsabilità di ufficio. Nulla dice la circolare in merito alla possibilità di variare i reparti di tali retribuzioni rispetto al 2010. A parere di chi scrive è opportuno un atteggiamento di estrema prudenza, limitandosi la norma a specificare che le eccezioni valgono solo in presenza di funzioni diverse..."

http://www.publika.it/data2/file/50_044-2011-09-06-il-blocco-delle-retribuzioni.pdf

quindi mica sbaglio se dico che la ragioneria generale dello stato permette l' aumento dell' indennità di posizione in caso di riorganizzazione della macrostruttura dell' ente con cancellazione di un' area e assorbimento delle funzioni in altra area? mica è permesso che per una semplce disposizione legislativa un dipendente sia caricato di lavoro quasi da schiavo violando l' art. 36 della costituzione in tema di retribuzione

Va erogata l'indennità stabilite ai sensi del comma 2 dell'art. 36 ccnl per il responsabile dell' ufficio anagrafe con P.O.?

grazie

I titolari di posizione organizzativa non possono fruire delle indennità di cui all’art. 36, comma 2, del ccnl del 22.1.2004; sono consentiti, infatti, solo gli specifici compensi previsti dai vigenti ccnl (ICI, straordinario elettorale, progettazione….

Bek, mi interessa molto sapere qualcosa di più sul tuo commento "il datore di lavoro potrebbe imporre l'alt sulla base della normativa in materia di stress da lavoro correlato".
Con "datore di lavoro" intendi chi? l'Amministrazione o i dirigenti (o incaricati di P.O. negli enti privi di dirigenza)?
Hai del materiale a proposito di stress da lavoro correlato?
Grazie anticipatamente per il tuo interessamento

Raggio84 ha scritto:Bek, mi interessa molto sapere qualcosa di più sul tuo commento "il datore di lavoro potrebbe imporre l'alt sulla base della normativa in materia di stress da lavoro correlato".
Con "datore di lavoro" intendi chi? l'Amministrazione o i dirigenti (o incaricati di P.O. negli enti privi di dirigenza)?
Hai del materiale a proposito di stress da lavoro correlato?
Grazie anticipatamente per il tuo interessamento

come materiale non ho nulla purtroppo. per datore di lavoro si intende lo specifico funzionario o titolare di P.O. che è stato nominato in tal senso ai sensi del D. Lgs 81/2008. in caso di mancata nomina ne risponde il sindaco. per il materiale potresti chiede all' ASL di competenza ufficio prevenzione del Lavoro o uffici simili

come riportato in altro post la sezione lombardia della corte conti in febbraio 2012 (numero 28 2012)ha ritenuto che il blocco per i titolari di p.o.non opera in caso di maggiori e diverse funzioni

francodan ha scritto:come riportato in altro post la sezione lombardia della corte conti in febbraio 2012 (numero 28 2012)ha ritenuto che il blocco per i titolari di p.o.non opera in caso di maggiori e diverse funzioni

ecco l' articolo

http://www.ptpl.altervista.org/news_bis/2012_02/17022012_aumenti_solo_se_si_lavora_di_piu.pdf

bek ha scritto:

Raggio84 ha scritto:Bek, mi interessa molto sapere qualcosa di più sul tuo commento "il datore di lavoro potrebbe imporre l'alt sulla base della normativa in materia di stress da lavoro correlato".
Con "datore di lavoro" intendi chi? l'Amministrazione o i dirigenti (o incaricati di P.O. negli enti privi di dirigenza)?
Hai del materiale a proposito di stress da lavoro correlato?
Grazie anticipatamente per il tuo interessamento

come materiale non ho nulla purtroppo. per datore di lavoro si intende lo specifico funzionario o titolare di P.O. che è stato nominato in tal senso ai sensi del D. Lgs 81/2008. in caso di mancata nomina ne risponde il sindaco. per il materiale potresti chiede all' ASL di competenza ufficio prevenzione del Lavoro o uffici simili

ciao ho trovato un po di materiale... se mi mandi la tua email privata ti mando quello che ho trovato