sussite incompatibilità o no?

Buonasera,
ho bisogno di un parere in merito ala seguentequestione:
Il Sig. T è eletto consigliere press unEnte Locale.
Nelle more del mandato oitico partecipa ad un concorso indetto presso il medesimo Ente per lavoro a tempo indeterminato, collocandosi tra gli idonei non vincitori.
A seguito della deliberazione di scorrimento della graduatoria de qua, il Sig. T. viene convocato per la sottoscrizione del contratto.
Orbene, il procedimento ancora non si è perfezionato, poichè la prima convocazione non è andata a buon fine (indrizzo errato), ma cò che mi preme sapere è se ci troviamo in regime di incompatibilità.
La legge parla del fatto che NON DEVONO SUSSISTERE CAUSE DI ICOMPATIBILITà e, nel caso, devesi fare opzione.
Nella fattispecie di cui parliamo, però, presso l'ufficio risorse umane, dicono che il consigliere in carica, convocato per l'assunzione, non deve fare alcuna opzione perchè può presentare contestualmente alla firma del contratto richiesta di aspettativa, che deve essere concessa per mandato politico.Secondo me questa cosa non può essere condivisa, il Sig. T o si dimette da consigliere e firma il contratto di pubblico impiego o deve essere dichiarato decaduto ope legis.
Potreste cortesemente rispondermi, indicandomi giurisprudeza in proposit??
Grazie, Elo

Anche no.
Le cose stanno a questo modo : nel corso del mandato il consigliere viene a trovarsi in una delle cause di incompatibilita' riferibili alle cause di ineleggibilita' , ovvero dipendente del comune ove e' consigliere.
Occorre quindi rimuovere dette cause derivandone che prima della sottoscrizione del contratto individuale il consigliere debba dare le dimissioni per intervenute cause di incompatibilita'
Non e' il caso del dipendente che vuole fare il congilere ma del consiggliere che vuole fare il dipendente nel comune che amministra e tanto non e' possibile.

In realtà, gentilissimo Sig. Gros, il dirigente risorse umane dice che non sussiste incompatibilità anche sopravvenuta, o meglio riferisce che il Sig. T può appunto rimanere consigliere e firmare il contratto di pubblico impiego con contestuale richoiesta di aspettativa per mandato politico.
Anche io, come Lei, ritengo illegittima questa procedura...
Il Dirigente mi ha risposto che se ho interesse devo produrre presso il suo ufficio della giurisprudenza che sostenga la mia posizione, altrimenti mi attacco...ecco in buona sostanza è quello che mi ha risposto!
La ringrazio davvero se Vorrà rispondermi ed aiutarmi a trovare lumi.
Cordialità

Per la verita' e' vero il contrario ovvero produci una domanda di chiarimenti ed il dirigente rispondera' citando perche' non vi sono cause di incompatibilita' con eventuale giurisprudenza.
Rammento infine che il Tuel non deve essere interpretato e la 2giurisprudenza2 sicuramente aiuta ma non stabilisce principi di legge riservati ancora al legislatore .
Esistono poi i tribunali amministrativi.................

Buongiorno gentilissimo dott. Gross,
il problema si collega a quanto abbiamo già precedentemente postato sull'incompatibilità del consigliere provinciale e la sua assunzione.
In buona sostanza deliberata l'assunzione di due unità con scorrimento graduatoria in gennaio con necessità ed urgenza, come mai, essendo il predetto consigliere una delle due unità, a giugno non ha ancora preso servizio?
Il dirigente risorse umane dice che sta aspettando a notificargli la seconda convocazione (visto che la prima sarebbe tornata indietro per compiuta giacenza perchè il nostro avrebbe cambiato indirizzo....e allora mi chiedo come lo convocano per il consiglio provinciale...)per espressa richiesta del consigliere che sta sbrigando alcune faccende legali di famiglia(visto che è anche avvocato ed ha uno studio professionale proprio).
Tutto ciò è legittimo o è possibile fare qualcosa per far decadere anche ope legis il consigliere dall'assunzione?
Grazie se vorrà rispondere.

Al neo assunto occorre notificare la data di inserimento in servizio e qualora a tale data, senza giustificazione alcuna il soggetto non si presenti decade dal diritto stesso.
Questa la procedura corretta, senza inoltrarmi nel caso molto molto concreto .....

si è corretto, se convocato non si presenta viene dichiarato rinunciatario e decade ope legis.
Ma il caso in questione riguarda la particolarità che l'idoneo è stato regolarmente chiamato con raccomandata all'indirizzo che aveva lui stesso fornito con la partecipazione al concorso, senza curarsi nelle more di comunicare il suo cambio di resifdenza.
La PA ha compiuto un abuso/eccesso di potere riconvocando il soggetto dopo che la prima raccomandata di convocazione è tornata indietro perchè il destinatario risulta trasferito?
Ha fatto accertamenti ex se per il nuovo indirizzo e lo ha riconvocato per una certa data.
é abuso/eccesso di potere? L'atto può annullarsi?
Se così fosse, mi attiverei subito per un ricorso per farlo dichiarare decaduto dal Giudice Amministrativo.

se il convocato non si presenta viene dichiarato rinunciatario e decade ope legis ma nel caso il soggetto non risulta regolarmente convocato poiche' la rr e' ritornata con dicitura assente.
Per la decadenza occorre dimostrare che il soggetto fosse a conoscenza della convocazione e la procedura della PA mi pare legittima

A questo punto, in questa che ormai pare sia diventtata una barzelletta, il consigliere provinciale è stato nuovamente convocato con r/r al nuovo indirizzo.
La convocazione prevede che lo stesso si debba presentare x giorno per la sottoscrizione del contratto etc..., che prenderà servizio a decorrere da x giorno e che deve aver eliminato per quella data qualsiasi incompatibilità con l'assunzione di pubblico impiego.
Ebbene, il Consigliere non si dimette da tale carica, non si cancella dall'ordine avvocati cui appartiene e nnon prende la raccomandata che torna indietro per compiuta giacenza.
A questo punto spetterebbe all'idoeno immediatamente successivo essere convocato no?! Sempre in forza della detrmina di necessità ed urgenza di assunzione di quel profilo (D1) peraltro previsto nel piano assunzioni per il triennio 2011/2013.
E invece no!!!!
Pare che vogliano favorire il politico sino all'illegalità!!
Infatti da quanto informalmente ho saputo, il dirigente è intenzionato a revocare la determina de qua per salvare la posizione del consigliere e "congelare" tutto, così ha riferito.
Mi domando allucinata e sbigottita è mai possibile ciò?
La raccomandata tornata indietro per compiuta giacenza equivale a comunicata, almeno così vale nel normale diritto, forse nelle attività tra P.A. e politico no?!?!?!?!?!?!
Ho fatto richiesta di accesso agli atti, tra quattro giorni scadrà il trentesimo giorno ma ancora alcuna novità...
Posso avere possibilità di impugnare qualche provvedimento e sperare nella convocazione per rinuncia del consigliere?
E le nuove manovre avranno qualche effetto?
Grazie se vorrà rispondermi.

avverso l'atto determinativo e' possibile il ricorso al Tar nei termini per vizi propri dell'atto.
Quanto esprimi parrebbe avere un risvolto diverso e qualora lo si ritenga e' competente il giudice ordinario. ( ... vogliano favorire il politico sino all'illegalità)

Certo che no, non ho la minima intenzione di permettere un sopruso di questo tipo!
Ma ciò che vorrei sapere da Lei, se possibile, è se la Giunta a questo punto, dopo la rinuncia de facto del convocato per mancata presentazione alla stipula del contratto senza legittimo impedimento, possa deliberare la revoca dello scorrimento della graduatoria perchè non sussistono più i motivi che avevano invece giustificato otto mesi prima lo stesso scorrimento.
In poche parole può a questo punto la Giunta revocare lo scorrimento per aver sopperirto con altre risorse umane il posto per cui aveva deliberato lo scorrimento e tutto ciò immediatamente dopo che il politico convocato non si è presentato?
Grazie.
ps mi sto deprimendo sempre di più!!

se non vi e' determina che stabilisce il giorno e l'ora delle presa del servizio ben puo' il dirigente procrastinare l'assunzione ma qualora detta determina sia stata approvata ed il soggetto, regolarmente convocato, non prenda servizio e' d'obbligo scorrere la graduatoria e passare al secondo idoneo.
Questo in linea generale ed astratta

Il nostro consigliere, convocato regolarmente per scorrimento graduatoria (con determina del dirigente delle risorse umane caratterizzata da necessità ed urgenza ) con lettera raccomandata non si presenta, e la cartolina di ricevimento torna per compiuta giacenza all'ufficio che l'ha inviata.
Non vengono comunicati dall'interessato impedimenti.
Invece che scorrere la graduatoria con la convocazione del candidato immediatamente successivo, due settimane dopo la giunta delibera la modifica del piano assunzioni triennale, riducendo la disponibilità dei posti vacanti per la posizione per cui il consigliere dello stesso ente era stato convocato per l'assunzione e non si è presentato.
La determina di scorrimento però non viene revocata.
Mi domando se quest'ultima è superata dalla delibera di giunta o resta comunque in vigore, ma soprattutto se il consigliere deve comunque essere dichiarato rinunciatario.
Domando questo in quanto si vocifera che l'amministrazione vorrebbe congelare il suo posto in graduatoria e farlo scorrere a fine anno con una nuova modifica al piano assunzioni.
Nelle more io ho inviato una diffida a procedere alla mia convocazione (sono il candidato idoneo immediatamente successivo) a mezzo ufficiale giudiziario.
Quali gli altri passi?
Grazie se Vorrà rispondere.

stante la delicatezza della situazione cosi' come espressa consiglio il ricorso ad un legale non ritenendo corretto addentrarmi in problemi di natura politica che non mi competono

Gent.mo sig.Paolo,
il revisore di conti puo' registrare come CCR (collaboratore collegio revisori) sul portale SIQUEL un responsabile dell'ufficio della ragioneria del Comune per il quale svolge revisione dei conti?


grazie.

Non lo puo' fare poiche' gli accrediti riguardano espressamente e solo il o i componenti del collegio

Paolo Gros ha scritto:Non lo puo' fare poiche' gli accrediti riguardano espressamente e solo il o i componenti del collegio

Si tratta di revisore unico.....

Come detto il revisore non accreditare il soggetto che deve controllare e di cui deve "revisionare" i conti

Paolo Gros ha scritto:Come detto il revisore non accreditare il soggetto che deve controllare e di cui deve "revisionare" i conti

Paolo, condivido il discorso del controllore e del controllato, tuttavia il CCR non puo' inviare i dati puo' solo imputarli...e questo sarebbe di solo di ausilio all'attività...che ne pensi dal momento che la norma non prevede espessamente l'incompatibilità? Molte grazie.

Per tagliare la testa al toro sentirei direttamente la corte di riferimento

Paolo Gros ha scritto:Per tagliare la testa al toro sentirei direttamente la corte di riferimento

....ancora nessuna risposta.
Ti faccio una domanda tecnica: la nomina del CCR va presentata dal Comune,poi il Revisore attraverso la funzione "abilita" del portale SIQUEL conclude l'accredito del Collaboratore. Giusto?

Grazie.

Per ogni ente locale deve registrarsi un solo Presidente del collegio dei revisori o Revisore Unico (PCR/RU) e uno o più Collaboratori del collegio dei revisori (CCR) per un massimo di 5 utenze CCR per Ente

Chi nomina ed accredita il CCR e' il Presidente del collegio ovvero il revisore unico