Dipendente ex Monopoli Stato

In questo comune tempo fa si è adottata una delibera di “stabilizzazione, in ruolo soprannumerario” di un ex dipendente E.T.I. (Monopoli Stato) comandato presso questo ente ai sensi dell’art.9, co.25, del D.L.78/2010.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze provvede al rimborso del relativo onere.

L'intenzione dell'amministrazione è quella di inserire stabilmente il dipendente nella pianta organica, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Qual' è la procedura? Occorre rispettare i vincoli di spesa vigenti?

Grazie!!!

in assoluto occorre osservare tutte le limitazioni inerenti la spesa di personale ad esclusione del limite del turn over poiche' il soggetto passerebbe ttraverso un processo di mobilita' volontaria che deve essere attivtao dall'ente sempre che l'ente abbia avuto analogo procedimento in uscita

Già nella finanziaria 2007 (Legge 296/2006), l'art. 1 comma 563 prevedeva che A DOMANDA, i comandati ai sensi art. 4 D.Lgs. 283/1998 (Decreto privatizzazione Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato - ramo tabacco/sale e istituzione Ente Tabacchi Italiani) venissero inquadrati ANCHE IN SOPRANNUMERO presso le amministrazioni ove svolgevano il proprio lavoro. L'onere del trattamento economico rimaneva in capo al MEF che provvedeva a rimborsarlo interamente all'ente di destinazione, il quale invece provvedeva ad anticiparlo al dipendente. Il DL 78 (art. 9, comma 25), ha eliminato la volontarietà del trasferimento ma l'ha reso obbligatorio. In pratica dal 1° gennaio 2011 TUTTI i dipendenti ex AAMS o ex ETI in comando o distacco (quando si parla di comando o distacco in questo specifico caso non bisogna pensare agli istituti che normalmente conosciamo), sono assegnati ANCHE IN POSIZIONE DI SOPRANNUMERO nei ruoli degli enti ove prestano servizio alla data del DL 78/2010. Resta fermo il rimborso di tutto intero il trattamento economico da parte del MEF. Se esiste un posto in dotazione organica, il personale in questa situazione va a ricoprire il posto esistente. Se non c'è, allora viene inquadrato lo stesso ma in soprannumero. Se il posto ora non c'è ma ci sarà, viene inquadrato immediatamente non appena si verificherà una vacanza in organico ("salvo riassorbimento al verificarsi delle relative vacanze in organico"). L'inquadramento è quindi fatto ex lege ed ovviamente non è soggetto a nessuna limitazione (anche perché tale meccanismo è stato inserito all'interno del famigerato art. 9 del DL 78 e il comma 25 è una deroga all'art. 33 Dlgs 165/2001). C'è semplicemente da fare una D.G. di parere favorevole al trasferimento definitivo del personale nei ruoli dell'Ente ricevente e conseguente inquadramento giuridico/economico, nonché presa d'atto del rimborso totale del trattamento economico, da trasmettere al MEF. Successivamente, determinazione del Reponsabile del Personale con inquadramento giuridico/economico nella categoria corrispondente (vedi DPCM 14/12/2000 n. 446), assegnazione al settore/servizio o quant'altro, determinazione dello stipendio e dell'assegno ad personam riassorbibile. Bene che vada... il soggetto andrà in pensione senza mai percepire un solo scatto contrattuale da oggi per i prossimi vent'anni...

"L'intenzione dell'amministrazione è quella di inserire stabilmente il dipendente nella pianta organica, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato"
Non c'è alcuna intenzione discrezionale dell'Amministrazione. O lo utilizza, e quindi lo inquadra ex lege, OVVIAMENTE a tempo indeterminato, oppure lo rispedisce al mittente (MEF). Il dipendente è già inserito stabilmente nella pianta organica sia come ricoprente posto, sia in posizione di soprannumero fino al verificarsi di una vacanza in organico (del suo livello/categoria).