consigli di amministrazione partecipate

Dalla bozza del testo del D.L. 95/2012 coordinato con le modifiche approvate dall'Assemblea del Senato con voto di fiducia il 31 luglio 2012:
"art. 4 - comma 4. I consigli di amministrazione delle società di cui al comma 1 devono essere composti da non più di tre membri, di cui due dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione........Il terzo membro svolge le funzioni di amministratore delegato. I dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione ........ hanno l'obbligo di riversare i relativi compensi assembleari all'amministrazione ove riassegnabili, in base alle vigenti disposizioni, al fondo per il finanziamento del trattamento economico accessorio, e alla società di appartenenza. ...."
Un dipendente può rifiutare tale incarico? Mi sembra di capire che l'attività non sia remunerata. Quali dovrebbero essere i compiti dello stesso?

Sto leggendo gli articoli del codice civile con particolare riferimento alle srl ed alla sezione III "dell'amministrazione delle società e dei controlli".
Tenendo presente
- art 2475: quando l'amministrazione è affidata a più persone queste costituiscono il consiglio di amministrazione.....La redazione del progetto di bilancio e dei progetti di fusione o scissione, nonché le decisioni di aumento del capitale ai sensi dell'art. 2481 sono in ogni caso di competenza dell'organo amministrativo.
- art. 2475 bis: gli amministratori hanno la rappresentanza generale della società
- art. 2476: gli amministratori sono solidalmente responsabili verso la società dei danni derivanti dall'inosservanza dei doveri ad essi imposti dalla legge e dall'atto costitutivo per l'amministrazione della società.

Mi sembra che le responsabilità che verranno poste in capo ai due dipendenti comunali siano parecchio gravose, soprattutto in merito alle decisioni strategiche da assumere in seno ad una società che presenta canoni gestionali del tutto diversi da quelli di un ente locale. Vedendola dal lato della società si rischia di avere in seno amministratori che seppure eccellenti nel proprio ambito professionale, potranno rivelarsi incompetenti in attività che esulano completamente dalle loro conoscenze, assumendosi responsabilità non volute.

...Vedendola dal lato della società si rischia di avere in seno amministratori che seppure eccellenti nel proprio ambito professionale, potranno rivelarsi incompetenti in attività che esulano completamente dalle loro conoscenze, assumendosi responsabilità non volute....

e' come spesso accede negli enti locali dove chi amministra non conosce le regole ...corsi e ricorsi storici

A proposito di partecipate, qualcuno di voi è stato alle prese, di recente, con una delibera di ricognizione sulle partecipate di un ente????
Nel caso, potrei avere qualche ragguaglio circa lo schema della stessa delibera???

GRAZIE

Scusate, ma nessuno si trova nella situazione di cda in scadenza nelle partecipate? Navigando in internet mi sembra che l'art. 4 del dl 95/2012 commi 4 e 5 non sia ancora stato approfondito e non trovo rilievi in alcun senso. Avete visto qualcosa in merito?
Grazie

non c'è chiarezza non si trova nulla girando su internet, ma i dipendenti possono rifiutare l'incarico o vi è obbligo di accettare anche se il dipendente è assegnato ad un ufficio che nulla centra con la materia delle partecipate

Il dipendente puo' tranqullamente, motivando , rifiutare l'incarico che in qualsiasi caso e' aggiuntivo e non remunetrato