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Obbligo regolamento consiglio comunale
Ciao a tutti,
sono un neoconsigliere di minoranza e mi trovo in questa situazione. Ho richiesto copia del regolamento del consiglio comunale per prendere atto dello stesso in quanto ripreso formalmente dal Sindaco perché mi sono permesso di chiedere agli uffici comunali quando avrebbero pensato di produrre la documentazione richiesta: mi è stato risposto che il Comune non lo ha adottato.
Ho visionato quindi lo statuto, che però è decisamente incompleto e datato.
Ritengo che sia una grave carenza organizzativa e informativa: come può un ente funzionare bene, se non adotta regolamenti fondamentali come quello per il funzionamento del consiglio comunale?
So che le eventuali mancanze riscontrate dallo statuto, o regolamenti, va compensato con quanto stabilito dal TUEL, ma alcune cose sono specificità del singolo ente (basti pensare al numero dei consiglieri che determinano, o meno, il quorum per validare le sedute consiliari...).
Mi domandavo se esistesse qualche obbligo per l'assunzione di un tale regolamento o quale appiglio normativo ci sia per obbligare l'adeguamento dello statuto e l'adozione di un regolamento...
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno darmi il proprio parere!
Buona serata,
sono un neoconsigliere di minoranza e mi trovo in questa situazione. Ho richiesto copia del regolamento del consiglio comunale per prendere atto dello stesso in quanto ripreso formalmente dal Sindaco perché mi sono permesso di chiedere agli uffici comunali quando avrebbero pensato di produrre la documentazione richiesta: mi è stato risposto che il Comune non lo ha adottato.
Ho visionato quindi lo statuto, che però è decisamente incompleto e datato.
Ritengo che sia una grave carenza organizzativa e informativa: come può un ente funzionare bene, se non adotta regolamenti fondamentali come quello per il funzionamento del consiglio comunale?
So che le eventuali mancanze riscontrate dallo statuto, o regolamenti, va compensato con quanto stabilito dal TUEL, ma alcune cose sono specificità del singolo ente (basti pensare al numero dei consiglieri che determinano, o meno, il quorum per validare le sedute consiliari...).
Mi domandavo se esistesse qualche obbligo per l'assunzione di un tale regolamento o quale appiglio normativo ci sia per obbligare l'adeguamento dello statuto e l'adozione di un regolamento...
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno darmi il proprio parere!
Buona serata,
cons74- Messaggi : 4
Data d'iscrizione : 27.08.12
Regolamento
In particolare l’art. 38, comma 2, d. lgs. n. 267 del 2000 dispone:
Il funzionamento dei consigli, nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto, è disciplinato dal regolamento, approvato a maggioranza assoluta, che prevede, in particolare, le modalità per la convocazione e per la presentazione e la discussione delle proposte. Il regolamento indica altresì il numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute, prevedendo che in ogni caso debba esservi la presenza di almeno un terzo dei consiglieri assegnati per legge all'ente, senza computare a tale fine il sindaco e il presidente della provincia.
ne consegue che uil regolamento deve essere obbliatoriamente adottato e non facoltativamente.
il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali riconosce una piena e vera autonomia organizzativa al consiglio comunale e, fra l'altro, dispone che "le modalità per la convocazione" delle sedute siano disciplinate dal regolamento sul funzionamento del consiglio comunale. La riforma delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al d.lgs. 267/2000 ha attribuito tale autonomia organizzativa al consiglio comunale "nell'evidente convinzione che il riconoscimento di ambiti più estesi di autodeterminazione sia condizione anche di una maggiore efficienza degli enti stessi"
ed ha contestualmente abrogato le norme approvate con il precedente testo unico di cui al r.d. 4.2.1915, n.148, e in particolare, per ciò che riguarda la modalità di convocazione dello stesso organo assembleare, ha espressamente disposto, all'art. 38 comma 2, che il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale deve disciplinare "le modalità per la convocazione".
Ciò significa che, in difetto di previsione regolamentare specifica, debbono applicarsi i principi dello Statuto comunale in materia di partecipazione popolare, non potendo precludere l’attivazione dell’istituto a causa di un mancato esercizio del potere regolamentare riconosciuto dalla legge allo stesso organo consiliare
Il funzionamento dei consigli, nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto, è disciplinato dal regolamento, approvato a maggioranza assoluta, che prevede, in particolare, le modalità per la convocazione e per la presentazione e la discussione delle proposte. Il regolamento indica altresì il numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute, prevedendo che in ogni caso debba esservi la presenza di almeno un terzo dei consiglieri assegnati per legge all'ente, senza computare a tale fine il sindaco e il presidente della provincia.
ne consegue che uil regolamento deve essere obbliatoriamente adottato e non facoltativamente.
il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali riconosce una piena e vera autonomia organizzativa al consiglio comunale e, fra l'altro, dispone che "le modalità per la convocazione" delle sedute siano disciplinate dal regolamento sul funzionamento del consiglio comunale. La riforma delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al d.lgs. 267/2000 ha attribuito tale autonomia organizzativa al consiglio comunale "nell'evidente convinzione che il riconoscimento di ambiti più estesi di autodeterminazione sia condizione anche di una maggiore efficienza degli enti stessi"
ed ha contestualmente abrogato le norme approvate con il precedente testo unico di cui al r.d. 4.2.1915, n.148, e in particolare, per ciò che riguarda la modalità di convocazione dello stesso organo assembleare, ha espressamente disposto, all'art. 38 comma 2, che il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale deve disciplinare "le modalità per la convocazione".
Ciò significa che, in difetto di previsione regolamentare specifica, debbono applicarsi i principi dello Statuto comunale in materia di partecipazione popolare, non potendo precludere l’attivazione dell’istituto a causa di un mancato esercizio del potere regolamentare riconosciuto dalla legge allo stesso organo consiliare
Re: Obbligo regolamento consiglio comunale
più che esistere un obbligo ,vi è l'opportunità di approvarlo...in verità non esiste alcuna sanzione se non lo si adotta e sopperiranno le norme statutarie e la disciplina del t.u. 267 2000
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
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