sede di lavoro - convenzione di polizia locale

Questo comune ha sottoscritto una convenzione con alcuni comuni limitrofi per gestire in forma associata alcuni servizi di Polizia Locale.
Sono stati quindi costituiti l’Ufficio Unico per la gestione delle procedure sanzionatorie e l’Ufficio Unico di infortunistica stradale con sede nel comune capofila, che dista 9 km dalla nostra sede municipale.
Gli agenti dipendenti dei comuni associati dovranno prestare servizio presso gli Uffici Unici a rotazione per circa una decina di turni mensili.
Quali le modalità per recarvisi?
La sede degli Uffici Unici può essere considerata una nuova sede di lavoro alternativa all’abituale, anche se fuori del territorio comunale, e quindi è sufficiente un ordine di servizio del datore di lavoro affinchè l’agente prenda servizio e registri la presenza nel nuovo ufficio?
Oppure la sede di lavoro presso la quale prendere servizio resta la propria sede municipale e l’accesso all’Ufficio Unico si configura come trasferta?
grazie a chi può darmi una opinione in merito

Per lo svolgimento in forma associata di funzioni e servizi si rende opportuno procedere alla stipula di una idonea convenzione, ai sensi dell'art. 30 del D. Lgs. n° 267/2000;
Il territorio dei Comuni della convenzione, ai sensi della L. 65/86, costituisce l’ambito territoriale per lo svolgimento dei servizi e le attività di Polizia Municipale.
Sul territorio dei comuni associati e nello svolgimento dei servizi e delle attività di Polizia Municipale previsti in forma associata, i componenti dei Corpi di Polizia Municipale rivestono la qualità di cui all’art. 5 della L. 65/86.
Atti e accertamenti relativi ai servizi di Polizia Municipale gestiti in forma associata sono comunque formalizzati quali atti della Polizia Municipale del Comune nel cui territorio il personale si trova ad operare.
Gli addetti alla Polizia Municipale impiegati in servizio su tutto il territorio interessato dal presente accordo, sono sottoposti di volta in volta all’autorità del Sindaco del Comune dell’Associazione nel quale si trovano ad operare e gli eventuali relativi proventi contravvenzionali si accreditano al Comune nel cui territorio è stata accertata la violazione.

Ergo l'art.5 della L.65/86 detta " Il personale che svolge servizio di polizia municipale, nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza "
quindi detto personale identifica il territorio convenzionato quale proprio territorio e non come nuova sede di lavoro e tanto meno come trasferta.
Dovrebbe essere contemplato in convenzione ( ma non e' strettamente necessario) che l'accesso al servizio possa avvenire presso il Comune di appartenenza e l'accesso al o ai comuni convenzionato con auto di servizio e costituisce orario di servizio.

grazie Paolo