TFS SEGRETARI COMUNALI

Gentili colleghi vi pongo il presente quesito:
Dopo 5 anni dalla liquidazione del TFS, ad un Segretario generale del mio Comune è stata notificata dall'INPDAP una determina in cui si dispone il recupero dell'indebito pensionistico relativo al TFS; nello specifico per il motivo che l'indennità di Direttore Generale era stata a suo tempo inserita in quota A piuttosto che in quota B.
Stante che il segretario, nel 2007,come risaputo, era dipendente dell'Agenzia, Ente di diritto pubblico, mentre oggi, alla data di adozione della determina che dispone il recupero dell'indebito, dipendente del Ministero dell'Interno a tal proposito si chiede:
va applicata al Segretario la normativa di cui all'art. 30 del DPR 1032/1973 secondo cui l'INPDAP può esercitare il potere di revocare e/o rettificare l'indennità di buonuscita e/o TFS non oltre il termine perentorio di un anno che decorre dalla data dell'atto di rettifica dello stesso?
Se la superiore disposizione non risulta applicabile al Segretario, quale altra normativa è applicabile per quanto attiene al periodo entro e non oltre il quale l'INPDAP può procedere al recupero indebito di una quota parte del TFS?
Grazie sentite
anna.maria

Direzione genrale in quota A ovvero B e' una questione ormai datata ed esclusivamente i segretari che hanno adito il giudice del lavoro ne hanno vista riconosciuta la quota A.
La questione non e' definita in senso generale per cui non rimane che il ricorso del singolo

Nello specifico vorrei conoscere i termini di prescrizione del diritto, da parte dell'INPDAP, di richiedere la restituzione con gli interessi di una quota parte del TFS del segretario comunale, la cui determina di liquidazione è del 1.10.2007.
grazie
anna maria

In tali casi il termine prescrittivo e' il termine civile breve di cinque anni

le questioni riguardano l'indennità di posizione mentre per l'indennità di direzione la questione sempre chiusa

Con la sentenza n. 2/09 le SS.RR. della Corte dei Conti affermano che “a differenza dell’indennità di direzione generale, la retribuzione di posizione dei segretari comunali viene quantificata in parte in misura fissa e in parte secondo criteri predeterminati in sede di contrattazione collettiva decentrata. E appare significativo rilevare che l’INPDAP, in una sua circolare del 13.2.2002, desume la pensionabilità in quota A di questa seconda parte della retribuzione di posizione dei segretari comunali e provinciali, anziché da una sua ipotetica natura di assegno fisso e continuativo, proprio dal fatto che si tratta appunto della “maggiorazione di un emolumento, già utile a pensione nella prima quota di pensione”.