DEBITO FUORI BILANCIO - UN PO FUORI TEMA?

ciao a tutti e buon pomeriggio.

La questione che sottopongo è un po particolare e desidererei un conforto in quanto sconfortato...

La gestione del servizio idrico è affidata ad una ditta esterna sulla base di una convenzione 20nnale.

ai sensi di questa convenzione, un collegio arbitrale, con lodo irrituale ha deciso quanto segue:

Ha accertato un debito del comune per utenze di circa 800.000 mila

Ha accertato un credito del comune per canoni collegati alla gestione del servizio di circa 550.000.

Ho un debito di € 250.000 circa.

Allorchè, vado in bilancio e trovo residui passivi per € 430.000 circa.

quindi ho da riconoscere quale debito la somma di € 370.000. (800.000-430.000)

Tra l'altro questo mi serve per poter compensare le 550.000 con le 800.000 (di cui a r.p. ho 430.000) per poter poi effettuare il pagamento di € 250.000.

ecco i dubbi:

Pago tutto (ho il residuo che mi copre 430.000>250.000) e poi mi preoccupo del riconoscimento che in questo caso mi servirebbe solo per cancellare l'entrata? Pagare subito mi permette di evitare l'aggravio di interessi al quale la ditta rinuncerebbe.

Faccio il riconoscimento, ex art. 194, lett. e) (non è un lodo rituale quindi non è equiparabile a sentenza) ma mi assale un grosso dubbio circa l'utilità e l'arricchimento per l'ente.
Infatti, più leggo le sentenze delle varie Corti (n. 159/2009 Veneto - n. 260/2011 Lombardia - n. 14/2011 Lazio) più rilevo che è essenziale (Veneto) che la Delibera assolva al compito, tra l'altro,

• di accertare e documentare puntualmente se ed in che misura sussitano i presupposti dell'utilità e dell'arricchimento

• accertare le cause che hanno originato l'obbligo, anche al fine di evidenziare eventuali responsabilità

A questo punto, conviene fare una precisazione, il lodo non si è occupato di accertare l'utilità e l'arricchimento, ma di definire, tra l'altro, se la tariffa applicata sulle fatture (documentato dal giornale di bollettazione) era congrua. Ha tuttavia accettato il giornale di bollettazione quale prova documentale dell'avvenuta fatturazione.

Ma se ragiono da Corte dei Conti non è questa una prova dell'avvenuta utilità e dell'arricchimento per l'ente (anche se io eccepirei alla corte che trattasi di utenze Idriche per il quale l'unico peccato è di non aver contestato per tempo eventuali fatture anomale...)

Non trovandomi di fronte a sentenza (lodo irrituale) ho remore per il riconoscimento in quanto non voglio avallare qualcosa che al tempo non è stato controllato (non avendo nessuna liquidazione di quelle bollette).

Quindi riconosco e poi pago o pago (la ditta è disposta a rinunciare gli interessi e di questa rinuncia acquisisco dichiarazione di accettazione a saldo, stralcio e rinuncia di ogni pretesa ulteriore creditoria) e poi riconosco, atteso che come detto prima il fine del riconoscimento è solo la compensazione con l'entrata?
(non vi nego che mi è venuta voglia anche di cancellare solo l'entrata se non che mi sono pentito di questo cattivo pensiero).

Vi avevo detto che era un argomento delicato

Bah, siamo comunque in presenza di un arbitrato che come noto non e' debito fuori bilancio poiche' sia debito che eventuale credito si forma nel momento di definizione arbitrale transattiva.

scusa paolo, prendo per buono quello che dici, ma io devo riconoscere il debito ai sensi della lettera e).

Detto questo consigli di pagare il debito dei 250.000 subito con i residui passivi che ho e poi procedo a riconoscere il debito di 370.000 per fare le regolarizzazioni.

o faccio il riconoscimento e poi pago(mi sembre più opportuna come strada)

tuttavia ho grossi dubbi circa l'inquadramento di utilità e arricchimento per l'ente.

Darne atto è sufficiente.

Infatti la Corte del Veneto parla

di accertare e documentare puntualmente se ed in che misura sussitano i presupposti dell'utilità e dell'arricchimento

è sufficiente allegare il lodo.

Io non riuscirei mai a giustificare puntualmente tale arricchimento (in quanto l'accertamento è stato fatto dal lodo), oggi. In questo senso sposo il tuo pensiero di altri post, dove dici che le cose impossibili non ci sono richieste.

Il fatto che il lodo sia irrituale mi crea il problema di definire anche le eventuali responsabilità, perchè per le singole utenze è mancato un effettivo controllo dei consumi. Anche qui la corte suggerisce

accertare le cause che hanno originato l'obbligo, anche al fine di evidenziare eventuali responsabilità.
A mio favore c'è tuttavia il fatto che il prezzo della fornitura (oggetto del contendere) era da noi interpretato come più basso e dalla ditta più alto (poi l'arbitrato ha dato ragione a loro in tal senso) e quindi io ho impegnato meno (anche se a onor del vero non avevo proprio impegnato tutto tutto).

Ritornando alla questione pago subito o riconosco e poi pago?

Io sarei per pagare subito, anche se non è ortodosso, mi rendo conto, ma il tempo stringe e cio eviterebbe ulteriori danni.

a questo punto , condividendo i tuoi dubbi , direi ...faccio il riconoscimento e poi pago

e pensi sia sufficiente appoggiarsi al lodo per adempiere alle indicazioni della corte?

scusa se insisto ma è essenziale avere un ancora di salvezza, e il confronto con te è molto utile in tal senso.

ritengo di si poicheì il lodo e' comunque procedimento transattivo che dovrebbe contenere in se vantaggi per le due parti