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Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni

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Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni Empty Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni

Messaggio  Paolo Gros Lun 20 Giu 2011 - 6:42

Domani , con voto di fiducia, verra' approvato il decreto sviluppo.
Se nulla cambiera' tempi difficili per le riscossioni coattive dei comuni:
In sintesi gli effetti:
:Equitalia dal 1.1.2012 non si occupera' piu' della riscossione sia essa ordinaria che coattiva per gli enti locali
-Equitalia non potra' peraltro partecipare alle gare per la riscossione delle entrate dei comuni
-gli iscritti all'albo art.53 vedranno ridotte lke possibilita' di accesso facilitato alle informazioni
-residuale per gli enti locali il solo RD 639-1910 con sola rilevanza al pegbo mobiliare ed immobiliare ( escluso il ppt)
-procedura antieconomica per i debiti sotto i 2.000 euro
-gare obbligatorie entro il 31.12.2010


Gare obbligatorie e' gran bella cosa ma in assenza di ufficiali della riscossione previsti e mai attuati con il DL 209-2002 rimasto lettera semimorta, in assenza di possibilita' di assunzioni negli enti locali , la gestione diretta della coazione e' di fatto impossibile.
Si possono fare legare per gli iscritti all'albo art.53....ma chi partecipera' a questo punto?
L'unica soluzione pensabile e' l'associazionismo e la creazione di societa' miste a totale capitale pubblico per la gestione e la coazione dei tributi.
Oppure tutto fermo ed i rraa tributari aumentano mentre si parla e si discute di una riforma della contabilita' pubblica che permetta i pagamenti in riferimento alle riscossioni.....

Ma molto molto pacatamente ....di che caspita si sta' parlando in questa nostra Italia ?
Prima della fine dell'anno ci saranno sicuramente proroghe e correzioni al dl sviluppo in questo tema perche' come e' scritto in riferimento alla coazione non puo' funzionare.
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Messaggio  francodan Lun 20 Giu 2011 - 7:48

è un controsenso...da un lato si evidenziava come il gettito delle entrate da recupero dei ruoli grazie ai vari strumenti sta aumentando e dall'altro si vanifica il tutto cambiando i meccanismi e gli ambiti di recupero ,in un momento di difficoltà gestionale (soprattutto di cassa )per gli enti locali
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Messaggio  francodan Mar 21 Giu 2011 - 1:58

sulla problematica ieri il sole presentava un significativo articolo.

Decreto Sviluppo - La mini-riforma della riscossione
I sindaci perdono le ganasce e rischiano 8 miliardi di euro
Lo stop alle misure coercitive più forti riguarda il grosso delle «cartelle» comunali



Nei bilanci dei Comuni ogni anno vengono iscritti («accertati») 20,7 miliardi di euro di tributi, 1,4 miliardi di multe e 1,8 miliardi di tariffe per altri servizi, dallo scuolabus alle mense fino all'assistenza domiciliare nei confronti di chi ha un reddito per pagarsela. Totale: 23,9 miliardi. Quando si guarda nelle casse, però, si scopre che 8 miliardi circa (cioè un terzo del totale) non arrivano nell'anno in cui sono stati chiesti, sotto forma di «riscossioni di competenza», ma entrano nella gestione dei «residui» e vengono ricevuti dal Comune, quando ci riesce, negli anni successivi; in molti casi ricorrendo alla «riscossione coattiva», sotto forma di ingiunzione o iscrizione a ruolo. La serie iniziale dei numeri serve a far capire il tasso di preoccupazione con cui i sindaci guardano la mini-riforma della riscossione locale, scritta in uno degli emendamenti dei relatori al decreto sviluppo su cui il Parlamento si pronuncerà domani, dopo aver ottenuto la scorsa settimana un primo via libera dal Governo. L'emendamento, prima di tutto, spinge anche nel campo del Fisco locale le regole pensate per ammorbidire la riscossione nazionale, a partire dallo stop alle ganasce quando il debito del contribuente non raggiunge i 2mila euro.

Quando il creditore è il Comune, però, questa cifra si raggiunge raramente, perché per esempio anche in una città cara come Roma l'Ici di un appartamento da 70-80 metri quadrati impiega almeno 4 anni per superare questa soglia, e anche a Napoli dove la Tarsu è ai massimi causa emergenza una famiglia media non va oltre i 480 euro all'anno: per totalizzare 2mila euro di multe, poi, occorre fare strame del Codice della strada decine di volte. Con il sostanziale addio alle ganasce, i sindaci avrebbero solo la possibilità di ricorrere al pignoramento presso terzi (complicato, e inattivabile nei confronti dei lavoratori autonomi), oppure agli «inviti», che secondo le nuove regole potranno ripetersi solo a sei mesi di distanza dal precedente. Uno strumento, questo, non troppo persuasivo, soprattutto in un quadro in cui la riscossione «spontanea» e puntuale non appare troppo in voga. La media, come accennato, parla di una capacità di riscossione (intesa, sulla scorta dell'Istat, come rapporto fra accertamenti e riscossioni di competenza) intorno al 66% per tutta la "partita". Ma questo numero nasconde al proprio interno situazioni molto diverse fra loro. A guardare le sole multe, Reggio Calabria e Salerno, nel 2009 (ultimo certificato consuntivo disponibile), la riscossione puntuale ha riguardato meno del 20%, e dati come quello di Firenze mostrano che il problema non è concentrato esclusivamente nei capoluoghi del Mezzogiorno.

In un panorama come questo, è lecito prevedere che il tramonto dello strumento classico della riscossione coattiva locale, dopo la drastica limitazione posta lo scorso anno alle ipoteche (che non possono mai scattare sotto gli 8mila euro), riduca ulteriormente il grado di puntualità dei pagamenti. La riforma su cui il Parlamento deciderà domani pone però anche un altro problema ai sindaci. Chi sarà a effettuare la riscossione coattiva per conto dei sindaci, la maggioranza, che fino a oggi si sono rivolti a Equitalia? L'e-mendamento, infatti, prevede fra le altre cose che dal 1° gennaio prossimo l'agente nazionale della riscossione lasci il campo della fiscalità locale, cessando le attività di accertamento, riscossione e liquidazione dei tributi di sindaci e presidenti di provincia. In alternativa, i Comuni potranno riportare all'interno l'attività, oppure affidarla con gara a società «interamente pubbliche». A parte l'assenza di una disciplina transitoria in grado di chiarire il destino dei ruoli già emessi ma non ancora incassati, entrambe le prospettive non sono semplici. La prima si scontra con l'assenza di professionalità in molti Comuni, che tra l'altro non possono derogare ai vincoli rigidi del turn over, la seconda richiederebbe di organizzare immediatamente una gara: e trovare chi sia in grado di parteciparvi. © RIPRODUZIONE RISERVATA



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Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni Empty Il DL sviluppo passaalla Camera con modifiche

Messaggio  Paolo Gros Mer 22 Giu 2011 - 0:14

La Camera ha votato la fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, del suo emendamento Dis. 1.1 interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70 (atto 4357A, da pagg. 96 si può leggere il testo comparato del decreto con le modifiche apportate con il passaggio alla Camera). Il testo si presenta profondamente rivisto e con numerose modifiche. Tra queste, l'innalzamento del limite per le trattative private negli acquisti in economia a 40.000 euro e l'eliminazione del DURC per quelli sotto i 20.000. Prevista poi la possibilità di presentare una richiesta di variazione catastale autocertificando i requisiti di ruralità al fine di poter usufruire dei conseguenti benefici fiscali, che sarà vagliata dall'Agenzia del Territorio. Dal 2012 Equitalia cessa di riscuotere per conto degli enti locali, che procederanno autonomamente o con società iscritte all'albo con l'ingiunzione fiscale.Solo la riscossione diretta o tramite società pubbliche permetterà, però, l'utilizzo delle facoltà previste dal DPR 602/1973.

Fonte :Gruppo Delfino

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Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni Empty Re: Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni

Messaggio  francodan Mer 22 Giu 2011 - 8:07

le problematiche e i rischi che si aprono per i comuni sono notevoli,la procedura mediante ingiunzione comporta maggiori rischi di infruttuosità delle procedure e maggiori adempimenti organizzativi.
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Messaggio  francodan Gio 23 Giu 2011 - 1:47

evidenzia le problematiche oggi, il sole 24 ore che parla di paradosso.

Chi ha il pane non ha i denti, e viceversa. Dopo la miniriforma contenuta nella legge di conversione al decreto sviluppo, questa regola si applica anche al Fisco locale. I «denti», in questo caso, sono gli ufficiali della riscossione, arruolati negli anni dalle società private di riscossione che lavorano per gli enti locali, e che nel nuovo regime non sapranno che farsene. Dopo il correttivo del Governo ora in attesa del via libera del Senato, i privati che raccolgono i tributi dei sindaci dovranno ricorrere all'ingiunzione «classica», che ha bisogno dell'ufficiale giudiziario. La «procedura esattoriale», più rapida e svolta grazie all'ufficiale della riscossione, potrà invece essere utilizzata dai Comuni che riportano il servizio al loro interno, o dalle società che saranno create per svolgere in house il servizio.

Gli ufficiali "parcheggiati" (sono circa 600, secondo l'Anacap) nelle società private, allora, diventano materia preziosissima per i sindaci in vista dell'addio a Equitalia, previsto dalle nuove regole a partire dal prossimo 1° gennaio. Peccato, però, che i Comuni debbano fare i conti con il semi-blocco del turn over, a rischio di diventare un blocco totale con la manovra in arrivo, e che in questa situazione non abbiano quindi alcuna possibilità di assumerli. È un altro «effetto collaterale» della mini-riforma, che con la rivoluzione dell'intera riscossione locale mette nel vortice una partita da 8 miliardi all'anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Messaggio  Paolo Gros Gio 23 Giu 2011 - 2:02

"o dalle società che saranno create per svolgere in house il servizio. "
anche questa devo dire non e' male stante le limitazioni di assunzione personale esteso come risaputo sia alle partecipate enti locali o in house.
E' un empasse ( o per essere piu' chiari una castronata galattica) a cui il legislatore deve porre rimedio.
La vedo a questo modo : qualche mese, molte discussioni, interventi Anci, di categoria etc , dopo di che essendo arrivati a ottobre novembre ( durante le ferie tutto tace e l'Italia si ferma) e non essendoci piu' il tempo materiale per le gare che cosa si fara?
Una novita0' assoluta nel nostro ordinamento , la proroga !!
Ed al posto di 31.12.2011 si leggera' 31.12.2012 .
Cosi' come dettato il DL non puo' funzionare e blocca di fatto le riscossioni nei comuni per cui sicuramente , nei nostri tempi tecnici, qualcuno se ne accorgera' e correra' ai ripari .
Peraltro a che caspita servirebbe l'assunzione di un ufficiale della riscossione presso il comune ? Come potrebbe in tanti casi un solo soggetto effettuare tutte le coazioni ?
Provai anni addietro la nuda e cruda procedura 639 ed il risultato fu che il 100% delle coazione furono tenti pegni con spese a carico comune con le diciture dell'ufficiale giudiziario: non ho trovato nessuno e non avevo mezzi per la coazione forzata .
Qualcuno conosce servizi degli ufficiali giudiziari che anticipo le spese di un fabbro per entrare?
Se poi il pegno mobiliare va' a buon fine cosa facciamo , ci compriamo un martelletto per battere l'asta ? Facciamo convenzioni con l'istituto vendite giudiziarie ?
Quanto si cava da un pegno mobiliare?
Soo sempre piu' convinto che chi detta le regole del gioco....non abbia mia giocato e non sappia neppure come si fa What a Face
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Messaggio  francodan Gio 23 Giu 2011 - 2:25

ma l'ufficiale di riscossione può andare bene se si tratta di notificare nel piccolo comune da 1000 abitanti che ha anche la fortuna di avere tutti i contribuenti anche residenti....ma se la dimensione demografica aumenta e aumentano anche i contribuenti non residenti i problemi aumentano esponenzialmente anche perchè mi pare che l'ufficiale di riscossione del comune ha competenza limitata al territorio del propro comune.
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Messaggio  Paolo Gros Gio 23 Giu 2011 - 6:06

E' assolutamente come scrivi.
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Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni Empty Abilitazione Ufficiale della riscossione

Messaggio  kafka_bari Mar 26 Lug 2011 - 0:26

francodan ha scritto:ma l'ufficiale di riscossione può andare bene se si tratta di notificare nel piccolo comune da 1000 abitanti che ha anche la fortuna di avere tutti i contribuenti anche residenti....ma se la dimensione demografica aumenta e aumentano anche i contribuenti non residenti i problemi aumentano esponenzialmente anche perchè mi pare che l'ufficiale di riscossione del comune ha competenza limitata al territorio del propro comune.

Sono un ufficiale della riscossione abilitato nel 2008. A dire la verità sono stato abilitato dal prefetto e possiamo operare sull'intero territorio nazionale. Inoltre ci sono molti abilitati come me che finalmente vedono in questa riforma una possibilità concreta di utilizzo di tale abilitazione. Io penso che ne guadagnerà molto il rapporto con il contribuente specie se l'assunzione sarà diretta da parte del comune.

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Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni Empty Abilitazione

Messaggio  Paolo Gros Mar 26 Lug 2011 - 0:37

Benvenuto e grazie del tuo apporto che ci aiuta a fare luce sul problema.
"stato abilitato dal prefetto e possiamo operare sull'intero territorio nazionale"
Quali sono le possibilita' che un ufficiale della riscossione "comunale" ha per poter effettuare un pegno mobiliare in altro comune distante 1.000 km?
Utilizza la delega ad altro ufficiale della riscossione ( se esiste ) del luogo o che altro ?
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Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni Empty Riscossione a distanza

Messaggio  kafka_bari Mar 26 Lug 2011 - 0:59

Allora fermo restando che la riscossione a 1000 Km di distanza è un problema che anche con la precendete disciplina operatori diversi da equitalia dovevano affrontare perchè presenti con poche sedi e operativi principalmente in poche aree quindi si è sempre soggetti ad un costo opportunità. Aggiungo che sono abilitato ma non praticante quindi le mie nozioni sono teoriche e da cultore della materia, ma il pignoramento presso terzi e l'accesso all'anagrafe tributaria risolvono parecchi problemi senza muoversi dal proprio ufficio.

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Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni Empty Re: Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni

Messaggio  francodan Mar 26 Lug 2011 - 2:08

Finanza e Tributi - IL SOLE 24ORE

Fisco – L’entità stimabile dei ruoli 2000-2010 ancora non perfezionati
Incognita da 10 miliardi sulla riscossione locale
In Parlamento via al confronto per correggere il Dl Sviluppo



MILANO - L'arrivo sulle scrivanie degli uffici tributi dei Comuni di una valanga da 10 miliardi di euro in ruoli da gestire e portare in cassa, il blocco della riscossione locale per un "vuoto di potere" inaspettato e tutto da gestire, l'impantanarsi delle procedure coattive per milioni di cartelle che nel 95% dei casi non arrivano a mille euro, e vengono frenate dal restyling della riscossione scritto nel decreto Sviluppo (Dl 70/2011). È per evitare tutto questo che ieri Parlamento, amministratori locali e attori della riscossione hanno avviato un tavolo per correggere in tempo utile le previsioni del decreto Sviluppo, che ha previsto l'addio di Equitalia dalla riscossione locale a partire dal 2012, non ha chiarito le modalità del passaggio di consegne (all'articolo 7 c'è scritto semplicemente che dal prossimo Capodanno Equitalia cessa «di effettuare le attività di accertamento, liquidazione e riscossione» per Comuni e società partecipate) e ha coinvolto i tributi locali nel freno alle azioni esecutive sotto i 2mila euro. A chiamare a raccolta i vari attori in campo è stata la commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria, presieduta da Maurizio Leo (Pdl), che ieri ha messo intorno a un tavolo agenzia delle Entrate, Equitalia, dipartimento Finanze, Anci e Aspel, l'associazione che riunisce le società pubbliche che si occupano di entrate locali (da Roma Entrate alla torinese Soris, per fare qualche nome). La riunione in commissione è stata anche l'occasione per l'emersione di numeri-chiave su un terreno poco indagato come quello della riscossione locale gestita da Equitalia. Nei 5.300 Comuni gestiti continuativamente dall'agente nazionale nell'ultimo triennio, la coattiva vale circa 2 miliardi all'anno, con un tasso di riscossione che oscilla dal 66% dei ruoli nati nel 2000 al 19% di quelli emersi nel 2010.

Numeri che, in base a una "brutale" media matematica, indicano un rapporto medio fra accertato e riscosso del 42,5%, e che di conseguenza possono portare a stimare un carico di ruoli ancora da perfezionare intorno ai 10 miliardi per gli ultimi dieci anni. La manovra (Dl 98/2011) ha fatto slittare di un altro anno i termini per mettere il bollino della «inesigibilità» sui vecchi ruoli, ma con l'addio di Equitalia il problema sarebbe destinato a esplodere ugualmente negli enti a partire da gennaio. Un ultimo dato: il 70% delle partite comunali gestite da Equitalia non supera i 250 euro, e piazzando l'asticella a mille euro si abbraccia il 95% dei debiti verso gli enti locali, mentre meno di 5mila posizioni all'anno superano i 10mila euro a testa. Un quadro che conferma l'effetto a tutto campo che il freno alle azioni esecutive sotto i 2mila euro, nato per la riscossione dei tributi erariali e tradotto pari pari anche in quella locale, sarà destinato ad avere sui conti comunali. Per correre ai ripari, la commissione sull'anagrafe tributaria intende studiare con i diretti interessati le modifiche da proporre come correttivi nella legge di stabilità. «I lavori – spiega Maurizio Leo, presidente della commissione – sono serviti a fare chiarezza, anche perché studiare insieme interventi condivisi dà più forza alle proposte che saranno formalizzate»; un'esigenza condivisa anche dall'associazione dei Comuni secondo cui, senza correttivi, «ci troveremo fra sei mesi di fronte a una rivoluzione senza gli strumenti per fronteggiarla. Occorre – spiega Silvia Scozzese, direttore scientifico Ifel – inserire la riscossione fra le funzioni fondamentali dei Comuni, e colmare i vuoti normativi sulla coattiva: i privati attendono ancora i requisiti per partecipare alle eventuali gare, mentre i Comuni hanno seri problemi, con i tagli e il blocco del turn over, a individuare figure interne per lo svolgimento di queste mansioni».

Quattro i punti principali studiati ieri: l'esigenza di disciplinare un regime transitorio, per evitare il vuoto improvviso citato all'inizio, gli strumenti da far utilizzare agli attori locali della riscossione (a partire dall'ingiunzione "rafforzata", ora riservata ai soggetti pubblici), l'accesso alle banche dati, da rafforzare, e la possibilità di costruire "alleanze" nuove fra Equitalia ed enti locali. Tra le ipotesi allo studio, da quest'ultimo punto di vista, la possibilità di impegnare direttamente l'Anci, con l'affiancamento tecnico di Equitalia, in un servizio facoltativo a livello nazionale per supportare i Comuni che non vogliano affidare ad altri la riscossione e non abbiano la forza di gestirla direttamente. Una soluzione, questa, già prefigurata in un emendamento Anci alla manovra, e che va ancora definita nei dettagli. © RIPRODUZIONE RISERVATA



2 miliardi

È il carico medio annuo calcolato per la riscossione a mezzo ruolo nei 5.300 Comuni seguiti in maniera continuativa dall'agente nazionale della riscossione nel triennio 2008/2010.

95%

È la quota di debiti nei confronti dei Comuni che non raggiunge i mille euro pro capite. Nel 75% dei casi, la singola partita si attesta sotto i 250 euro, mentre meno di 5mila casi all'anno superano i 10mila euro.

19%

È la quota di entrate già riscosse sul totale delle iscrizioni a ruolo del 2010. La percentuale di riscosso dipende naturalmente anche dall'età dei ruoli, e quindi dal tempo intercorso: per quelli relativi al 2000 si attesta al 66%.

2012

Dal 1° gennaio, secondo il decreto Sviluppo, Equitalia «cessa le attività» di riscossione spontanea e coattiva nei confronti di Comuni e partecipate. Il decreto prevede la possibilità per gli enti di creare società ad hoc per le entrate.





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Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni Empty Ufficiali di riscossione

Messaggio  Emanuele15 Mar 26 Lug 2011 - 4:40

kafka_bari ha scritto:Allora fermo restando che la riscossione a 1000 Km di distanza è un problema che anche con la precendete disciplina operatori diversi da equitalia dovevano affrontare perchè presenti con poche sedi e operativi principalmente in poche aree quindi si è sempre soggetti ad un costo opportunità. Aggiungo che sono abilitato ma non praticante quindi le mie nozioni sono teoriche e da cultore della materia, ma il pignoramento presso terzi e l'accesso all'anagrafe tributaria risolvono parecchi problemi senza muoversi dal proprio ufficio.

Un altro problema che la normativa non risolve è il seguente:
precedentemente l'ufficiale di riscossione era un dipendente della concessionaria ed era autorizzato dalla Prefettura ove aveva la sede legale la società; pertanto se la società X aveva la sede a Milano l'ufficiale di riscossione era autorizzato dalla Prefettura di Milano e poteva operare in tutti i comuni ove la società aveva la concessione ( dalla Lombardia alla Sicilia);
adesso con il Decreto Sviluppo L'ufficiale di Riscossione che opera come dipendente del Comune può operare solo per quel Comune oppure come faceva precedentemente per diversi Comuni?
e nel qual caso lo possa fare deve essere autorizzato da più Prefetture; è leggittimo?
Personalmente ritengo che l'Ufficiale di Riscossione essendo subordinato di un Comune non possa lavorare per altri a meno che non abbia un contratto di collaborazione (partita IVA) con l'Ente
Altro aspetto da evidenziare è quello retributivo un ufficiale di riscossione dipendente della società lavorando per più Enti creava profitto alla società e quindi la stessa poteva permettersi di pagargli uno stipendio; mi sembra pertanto improbabile che un Comune di 1000 abitanti assuma un ufficiale di riscossione per gestire, forse qualche pratica coattiva all'anno...

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Messaggio  Ev1L4Ng3L Mer 27 Lug 2011 - 2:04

Paolo Gros ha scritto:Domani , con voto di fiducia, verra' approvato il decreto sviluppo.
L'unica soluzione pensabile e' l'associazionismo e la creazione di societa' miste a totale capitale pubblico per la gestione e la coazione dei tributi.

Scusa se mi intrometto nel vostro discorso, peraltro pregevole sotto svariati punti di vista, ma potresti essere così gentile da spiegare a me e agli altri come sia possibile creare una società mista, per definizione a capitale misto pubblico-privato, dotando poi la stessa di solo capitale pubblico peraltro in dotazione a più Enti locali [cd in house pluripartecipato o frazionato]? Se poi ti riferisci alle società miste in house create ad arte, dal lontano 2005, per ottenere l'affidamento diretto, senza gara, di un SPL [tra cui rientrano anche le attività tributarie] in violazione di tutte le Direttive Appalti, se vuoi configuare tale SPL come appalto pubblico di servizi, o di una decina di artt. del Trattato UE, se invece lo vuoi configurare come concessione di servizi pubblici, giova ricordare che le stesse esistono solo nella mente di un paio di Consiglieri di Stato e di alcuni giuspubblicisti. Evidentemente il virus degli amministrativisti ha infettato anche i tributaristi che ti devo dire.

In ogni caso ringrazio te e tutti coloro che postano per le preziose informazioni che questo forum offre.

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Messaggio  Paolo Gros Mer 27 Lug 2011 - 2:18

l'associazionismo e la creazione di societa' miste a totale capitale pubblico per la gestione e la coazione dei tributi
per miste intendevo di piu' enti pubblici senza la partecipazione dei privati ma forse mi sono espresso male.
In riferimento poi all'affidamento diretto condivido quanto espresso dal Tar Toscana, Sezione prima, sentenza 01 marzo 2011 n.377 .
...non vedo pero' soluzioni

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Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni Empty Ufficiali della Riscossione

Messaggio  Serena Sole Mer 27 Lug 2011 - 4:31

Scusate, a questo punto le società private, sono fuori del mirino, in teoria non potrebbero neanche partecipare alle gare oltre che impossibilitati ad esercitare la rscossione coattiva utilizzando gli Ufficiali della Riscossione!!!
I vari Comuni, indipendentamente dal numero degli abitanti, non hanno la possibilità di assumere, si detto e ripetuto tante volte, all'inizio si parlava di porte aperte agli Enti locali per la riscossione coattiva , credo proprio che le porte invece sono chiuse a tutti, se nessuno è in grado di assorbire, quelle che definiscono figure indispensabili per la riscossione dei crediti ovvero gli Ufficiali della Riscossione ," Porte Sbarrate " spero ad un piccolo spiraglio!!!

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Messaggio  Paolo Gros Mer 27 Lug 2011 - 4:53

Credo correranno ai ripari dopo i danni fatti poiche' questo ( forse preso sotto gamba ) e' l'inizio del default degli enti locali.
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Messaggio  Ev1L4Ng3L Mer 27 Lug 2011 - 10:06

Paolo Gros ha scritto:In riferimento poi all'affidamento diretto condivido quanto espresso dal Tar Toscana, Sezione prima, sentenza 01 marzo 2011 n.377 . ...non vedo pero' soluzioni

Beh in effetti lì si è data una lettura sostanzialmente biunivoca; da un lato si afferma che le attività tributarie sono attività
strumentali e quindi non soggette all'abrogato art. 23bis bensì all'art. 13 del cd decreto Bersani del 2006: il risultato non muta e,
per stare alla domanda che aveva formulato Emanuele, vige il divieto di attività svolte in extramoenia si tratti di società in house [sentenza CGUE cd Sea] o strumentali regolate dall'art. 13 DL Bersani; e dall'altro ci si incaponisce sul controllo analogo,
requisito abusato dell'in house e sviscerato a partire dalla sentenza CGUE cd Stad Halle per escludere il fenomeno delle società
miste in house di cui ti ho parlato prima o, peggio, il fenomeno di società nate pubbliche cui vengono affidati SPL senza gara
in virtù dell'eccezione Teckal per poi cedere nottetempo le relative azioni ad un imprenditore privato [sentenza CGUE cd Modling].

Per rispondere poi al rilievo mosso da vittoria le società private sono già fuori gioco e da un pezzo non tanto per il divieto di
extramoenia di cui sopra bensì perché qualsiasi Comune può constatare da sè che il servizio offerto da un privato è più
costoso di quello fatto in casa o in house; in un caso trattato dalla Quinta Sez del CdS [6 maggio 2011, n. 2713] la differenza
in un Comune di meno di 9.000 abitanti era di più di 150.000 € annui che il privato pretendeva e l'Ente locale voleva invece
risparmiare. Se proietti il tutto su un comune medio di 50.000 abitanti stiamo sul milione di € di differenza per ogni singolo anno
solare e quel milione in più lo paga la comunità territoriale di riferimento attraverso le addizionali. Per di più l'eventuale
provvedimento di revoca della concessione da parte del Comune è legittimo, non sindacabile da GA perché attiene al merito amministrativo e da luogo, a favore del privato prima concessionario [nel caso di specie era la SOGET], ad un indennizzo minimo
[20.000 €] in quanto l'interesse pubblico sotteso alle attività tributarie non può essere sacrificato per salvaguardare l'affidamento ingeneratosi nello stesso imprenditore privato. Un noto economista spiega il fenomeno partendo da una semplice constatazione:
la P.A. non ha nessun socio occulto, l'imprenditore privato sì. Trattasi dello Stato Italiano che periodicamente pretende dallo stesso
un quid chiamato IRES e per compesare tale perdita il privato aumenta le tariffe o, nel caso di specie, l'aggio onde conseguire
comunque un legittimo utile.

Scusa se mi sono intromesso in precedenza Paolo e continuate così perché fornite informazioni preziose a chi, come me, magari
può capirne qualcosa di amministrativo, ma di tributario applicato agli EL non sa quasi nulla.

Ciao Smile

Ev1L4Ng3L

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Messaggio  Paolo Gros Mer 27 Lug 2011 - 23:54

Per Ev1L4Ng3L

Intanto ti ringrazio per gli interventi molto utili e circostanziati ...ma di che ti scusi?
Inoltre non ti sei intromesso ma stai partecipando fattivamente ad una discussione utile a noi tutti .
L'apporto nel forum di ogni collega che porta le proprie conoscenze ed esperienze e' utilissimo e ci aiuta ogni giorno ad afffrontare problematiche sempre nuove .
Il contraddittorio poi e' costruttivo e spesso , come in altri post , porta a delle soluzioni condivise , sostenibili e soprattutto utilizzabili nel concreto.
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Messaggio  El_Peco Ven 5 Ago 2011 - 7:41

Scusate, ma mi sono perso, cosa cambia con il decreto sviluppo per le società private iscritte all'albo? Non dovevano già prima riscuotere tramite ingiunzione fiscale?

El_Peco

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Il DL sviluppo e il blocco della riscossione per i comuni Empty Riscossione

Messaggio  Paolo Gros Ven 5 Ago 2011 - 8:03

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Messaggio  Pittero Gio 11 Ago 2011 - 8:35

Il ns. ente, ora in gestione diretta delle entrate tributarie e patrimoniali, vorrebbe affidare all'esterno l'accertamento, la riscossione spontanea e coattiva delle entrate tributarie (ICI, TARSU) e patrimoniali (COSAP, ecc).
La scelta operata dovrebbe essere quella dell'affidamento in concessione. In conseguenza del Decreto Sviluppo quali sarebbero le problematiche per l'esternalizzazione?

Pittero

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Messaggio  Paolo Gros Gio 11 Ago 2011 - 23:33

Per l'affidamento ex se nessuna , i problemi sono le limitazioni ai poteri delle societa' di riscossione ex art.53 iscritte all'albo .

verifica

https://entilocali.forumattivo.it/t1952-il-dl-sviluppo-e-il-blocco-della-riscossione-per-i-comuni
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Messaggio  Pittero Ven 12 Ago 2011 - 3:00

Il problema sarebbe rappresentato dal fatto che la riscossione coattiva da effettuarsi tramite ingiunzione possa essere effettuata solo con l'utilizzo dell'ufficiale giudiziario?
riporto un intervento di Emanule15
"Riepilogando: dal 1 gennaio 2012 ed allo stato attuale (visto che si stanno discutendo in Commissionie parlamentare alcune modifiche) l'ingiunzione fiscale è lunica forma che si possa utilizzare per le entrate patrimoniali e tributarie degli Enti Locali verso tutti i contribuenti che non hanno ottemperato al pagamento con la riscossione ordinaria. In seguito e cioè quando il titolo diventa esecutivo (30 giorni) il recente decreto sviluppo ha posto in essere 2 strade:
riscossione coattiva a mezzo ufficiliali di riscossione che può essere utilizzata in via esclusiva dagli Enti Locali e dalle società in house costituite all'uopo;
riscossione coattiva a mezzo ufficiale giudiziario utilizzata dalle concessionarie private.

Sia nell'uno che nell'altro caso non necessita avvalersi di studi legali."


Per cui il rischio è una minore incisività dell'azione di recupero. Di contro se si mantiene la gestione diretta bisogna dotarsi di ufficiale di riscossione. Giusto?

Pittero

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