Patto di stabilità e prestiti Cassa DDPP

Ho due dubbi uno di natura interpretativa e l'altro "esistenziale" sulla gestione del bilancio con l'introduzione per il nostro ente dei vincoli del patto di stabilità

1.
Nel nostro Ente ci sono residui passivi al titolo II finanziati da prestiti con la Cassa DDPP. Alcuni di questi prestiti anche se contratti direttamente dal Comune sono interamente rimborsati con un contributo poliennale di uguale importo alla quota capitale ed interessi pagate dal Comune.
Di fatto ho in bilancio un residuo attivo al titolo V ed un corrispondente residuo passivo al titolo II ma anche il rimborso al titolo II del contributo poliennale da parte della Regione.
Secondo voi, ai fini del patto, come vanno registrati i movimenti ovvero quali fra questi devono essere considerati nel calcolo del saldo ?

2.
Il sottoscritto riveste più incarichi in diversi settori del comune. Tra le altre cose sono Responsabile del Servizio Finanziario ma anche Responsabile Unico di molti procedimenti di LLPP. Con il 2013 ho posto il problema (prima sempre ignorato) di questo doppio incarico non tanto e non solo per l'onerosità ma soprattutto perchè in molte occasioni mi sono trovato a dover paradossalmente agire nella duplice veste in modo contraddittorio.
Con il patto questa contraddizione di ruoli emerge con maggiore forza stante la necessità, da un lato, di portare avanti i procedimenti di LLPP e dall'altro di dover attestare la regolarità contabile. Il problema che ho ravvisato riguarda la gestione di procedimenti di LLPP finanziati da presti della CassaDDPP. Infatti, mentre posso appore il visto di regolarità, come sempre fatto in precedenza in quanto opere regolarmente finanziate e per le quali esiste la copertura finanziaria, non posso ignorare che la liquidazione comporterà la possibilità, nemmeno tanto remota, di mancare gli obiettivi del patto.
Pertanto non mi resta che fare il dottor Jekyll e Mr. Hyde cioè devo, in qualità di RUP, portare avanti il procedimento ma mi troverei, quando devo liquidare, a dovermi confrontare con la possibilità di essere soggetto a responsabilità per possibili spese per interessi da parte dei creditori se decido di bloccare il pagamento per poter rispettare il patto oppure, nel caso decido di liquidare, potrei essere soggetto a responsabilità per aver arrecato al comune danni erariali conseguenti al mancato rispetto del patto.
Non so se qualcuno di voi si è posto questo problema ma a vostro parere come mi/ci devo/dovremmo comportare ?

chiaramente quanto entra nel V non rileva positivamente ai fini del patto mentre rileva negativamente quanto si paga nel titolo secondo.
E' del tutto chiasro che gli enti si esporranno a richiesta di interessi poiche' non potranno pagare per non inosservare il patto .
Sicuramente si sarebbe reso necessario gia' fin dal 2012 ( si sapeva d che f dal 2013 sopra i 1.000 vi era il patto ) provvedere al pagamento ed alla razionalizzazione dei rp di conto capitale.
Il fatto che nel 2012 l'entre non fosse soggetto al patto non escludeva una analisi di tal fatta che andava doverosamente espletata.