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http://www.irpef.info/Anomalie analisi Rendiconto 2010
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Anomalie analisi Rendiconto 2010
Gent. mo Paolo,
ti sottopongo alcune domande che mi sono posto analizzando un rendiconto 2010.
1) È possibile che nel Conto del Patrimonio non risulti nessun importo circa un eventuale Credito o debito IVA. Ho controllato anche il Conto del Patrimonio degli anni precedenti, nel caso fosse stata una svista, ma di IVA non vi è nessuna traccia! Non so se può interessare, ma nel titolo II delle entrate del Rendiconto figurano solo contributi per trasferimento IVA su servizi. Può essere attendibile, corretto, veritiero un rendiconto senza tale rilevazione o l’IVA non ha nessuna influenza sul Rendiconto? Inoltre, se i revisori non dovessero riscontrare tale discordanza, o meglio dire “addirittura” il contrario, in consiglio si potrebbe sospendere l’approvazione del rendiconto fino a quando i revisori non integrano o rettificano il loro parere?
2) Inoltre il totale dei Residui Attivi non coincide con il totale dei Crediti iscritti nel Conto del Patrimonio? Non mi sembra corretto….cosa ne pensi? Inoltre, se i revisori non dovessero riscontrare tale discordanza, o meglio dire “addirittura” il contrario, in consiglio si potrebbe chiedere la sospensione o il rinvio dell’approvazione del rendiconto fino a quando i revisori non integrano o rettificano il loro parere o il responsabile non modifica il Conto del Patrimonio? Se si, qual è il riferimento di legge?
3) Premetto che l’Ente in questione ha creato una società di cartolarizzazione totalmente partecipata. Il patrimonio immobiliare ceduto alla società veicolo ammonta a euro 7.800.000. Analizzando la tempistica ipotizzata per le alienazioni degli immobili da parte dell’Ente alla società veicolo, risulta che euro 5.800.000 devono essere ceduti nel 2010 e la restante parte da cedersi nel 2011. Al contrario la società veicolo si impegna a vendere tali immobili in alcuni anni, di cui nel 2010 avrebbe venduto immobili per un ricavato pari ad euro 1.000.000 e la restante parte negli anni a seguire. Analizzando poi il prospetto degli effetti economici e finanziari dell’operazione di cartolarizzazione degli immobili dell’ente, si evince che per il 2010 erano previste maggiori entrate per alienazioni per euro 3.000.000 e minori entrate per locazione immobili, manutenzioni, ICI, pari a euro 80.000. Il tutto per un totale di economie dell’esercizio finanziario pari a 2.920.000
Nel rendiconto 2010, sotto la voce “ricavato alienazione immobili patrimoniali” (Tit. IV) vi sono tra gli stanziamenti definitivi (a competenza) euro 5.000.000 (importo inserito in assestamento 2010), mentre tra le riscossioni (a competenza euro) 1.900.000 e tra i residui da riportare (a competenza euro) 3.100.000. Il tutto per un totale di euro 5.000.000 tra gli accertamenti di competenza. Nel 2009 non vi era quasi niente!
Fatta tale precisazione, mi chiedo se l’ente invece di mettere tra gli stanziamenti definitivi l’importo da assestamento di euro 5.000.000, avrebbe dovuto indicare la somma che effettivamente la società veicolo poteva ricavare dalla vendita degli immobili nel 2010 (1.000.000) oppure euro 3.000.000 che l’ente avrebbe dovuto ricevere come maggiori entrate per alienazioni nel 2010 (naturalmente nell’assestamento si sarebbe dovuto indicare tale valore)! Con tale operazione l’ente è riuscito a rispettare il Patto di Stabilità per il 2010.
Non so se sono stato chiaro. Che ne pensi da tale contabilizzazione?
4) Ho rilevato che l’importo dei prestiti rimborsati negli anni 2008 e 2009 non corrispondono alla relativa quota capitale? Penso che dovrebbero coincidere!!
5) l’Ente non ha adottato misure ai sensi dell’art. 9 della legge 3/8/2009, n.102, misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti.”, adducendo come scusante il rispetto del patto di stabilità,ossia flussi finanziari programmati per il rispetto del limite. È come se volessero dire ai fornitori “non vi paghiamo perché altrimenti non rispettiamo il Patto di stabilità”….E’ corretto!
6) Al fine della rilevazione dei componenti economici positivi, gli accertamenti finanziari e gli impegni finanziari di competenza non sono stati rettificati, come indicato dall’articolo 229 del T.U.E.L.” ma solo integrati, quindi mancano le rettifiche apportate alle entrate ed alle spese correnti nel prospetto di conciliazione. Alla luce di ciò, le procedure adottate dall’ente per la veridicità nella compilazione del prospetto di conciliazione sono rispettate?
7) Il diritto di rogito è una componente da considerare o da escludere per la determinazione della spesa del personale al fine della determinazione del limite di cui all’art. 1 comma 557 della legge 296/06?
8)Quale secondo te è considerata una grave irregolarità tra quelle sopra menzionate?
Scusa se sono stato un po’ lungo.
Saluti
ti sottopongo alcune domande che mi sono posto analizzando un rendiconto 2010.
1) È possibile che nel Conto del Patrimonio non risulti nessun importo circa un eventuale Credito o debito IVA. Ho controllato anche il Conto del Patrimonio degli anni precedenti, nel caso fosse stata una svista, ma di IVA non vi è nessuna traccia! Non so se può interessare, ma nel titolo II delle entrate del Rendiconto figurano solo contributi per trasferimento IVA su servizi. Può essere attendibile, corretto, veritiero un rendiconto senza tale rilevazione o l’IVA non ha nessuna influenza sul Rendiconto? Inoltre, se i revisori non dovessero riscontrare tale discordanza, o meglio dire “addirittura” il contrario, in consiglio si potrebbe sospendere l’approvazione del rendiconto fino a quando i revisori non integrano o rettificano il loro parere?
2) Inoltre il totale dei Residui Attivi non coincide con il totale dei Crediti iscritti nel Conto del Patrimonio? Non mi sembra corretto….cosa ne pensi? Inoltre, se i revisori non dovessero riscontrare tale discordanza, o meglio dire “addirittura” il contrario, in consiglio si potrebbe chiedere la sospensione o il rinvio dell’approvazione del rendiconto fino a quando i revisori non integrano o rettificano il loro parere o il responsabile non modifica il Conto del Patrimonio? Se si, qual è il riferimento di legge?
3) Premetto che l’Ente in questione ha creato una società di cartolarizzazione totalmente partecipata. Il patrimonio immobiliare ceduto alla società veicolo ammonta a euro 7.800.000. Analizzando la tempistica ipotizzata per le alienazioni degli immobili da parte dell’Ente alla società veicolo, risulta che euro 5.800.000 devono essere ceduti nel 2010 e la restante parte da cedersi nel 2011. Al contrario la società veicolo si impegna a vendere tali immobili in alcuni anni, di cui nel 2010 avrebbe venduto immobili per un ricavato pari ad euro 1.000.000 e la restante parte negli anni a seguire. Analizzando poi il prospetto degli effetti economici e finanziari dell’operazione di cartolarizzazione degli immobili dell’ente, si evince che per il 2010 erano previste maggiori entrate per alienazioni per euro 3.000.000 e minori entrate per locazione immobili, manutenzioni, ICI, pari a euro 80.000. Il tutto per un totale di economie dell’esercizio finanziario pari a 2.920.000
Nel rendiconto 2010, sotto la voce “ricavato alienazione immobili patrimoniali” (Tit. IV) vi sono tra gli stanziamenti definitivi (a competenza) euro 5.000.000 (importo inserito in assestamento 2010), mentre tra le riscossioni (a competenza euro) 1.900.000 e tra i residui da riportare (a competenza euro) 3.100.000. Il tutto per un totale di euro 5.000.000 tra gli accertamenti di competenza. Nel 2009 non vi era quasi niente!
Fatta tale precisazione, mi chiedo se l’ente invece di mettere tra gli stanziamenti definitivi l’importo da assestamento di euro 5.000.000, avrebbe dovuto indicare la somma che effettivamente la società veicolo poteva ricavare dalla vendita degli immobili nel 2010 (1.000.000) oppure euro 3.000.000 che l’ente avrebbe dovuto ricevere come maggiori entrate per alienazioni nel 2010 (naturalmente nell’assestamento si sarebbe dovuto indicare tale valore)! Con tale operazione l’ente è riuscito a rispettare il Patto di Stabilità per il 2010.
Non so se sono stato chiaro. Che ne pensi da tale contabilizzazione?
4) Ho rilevato che l’importo dei prestiti rimborsati negli anni 2008 e 2009 non corrispondono alla relativa quota capitale? Penso che dovrebbero coincidere!!
5) l’Ente non ha adottato misure ai sensi dell’art. 9 della legge 3/8/2009, n.102, misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti.”, adducendo come scusante il rispetto del patto di stabilità,ossia flussi finanziari programmati per il rispetto del limite. È come se volessero dire ai fornitori “non vi paghiamo perché altrimenti non rispettiamo il Patto di stabilità”….E’ corretto!
6) Al fine della rilevazione dei componenti economici positivi, gli accertamenti finanziari e gli impegni finanziari di competenza non sono stati rettificati, come indicato dall’articolo 229 del T.U.E.L.” ma solo integrati, quindi mancano le rettifiche apportate alle entrate ed alle spese correnti nel prospetto di conciliazione. Alla luce di ciò, le procedure adottate dall’ente per la veridicità nella compilazione del prospetto di conciliazione sono rispettate?
7) Il diritto di rogito è una componente da considerare o da escludere per la determinazione della spesa del personale al fine della determinazione del limite di cui all’art. 1 comma 557 della legge 296/06?
8)Quale secondo te è considerata una grave irregolarità tra quelle sopra menzionate?
Scusa se sono stato un po’ lungo.
Saluti
ADVISOR- Messaggi : 62
Data d'iscrizione : 09.01.11
Rendiconto
Per punti:
1) puo' essere regolare nel caso in cui ricorra l'ipotesi :a) la denuncia Iva chiude sempre con un credito che viene portato in compensazione nell'anno successivo
L'Iva servizi esternalizzati e' Iva a rimborso dello Stato e deve essere utilizzata per l'abbattimento delle tariffe Tarsu ed a tal fine occorre verificare il quadro determinazione tariffa Tarsu verificando che tale importo sia in entrata .
2) il totale degli attivi deve gioco forza coincidere , in difetto esiste un errore nel prospetto di conciliazione.
Il revisore esprime parere contrario all'approvazione del rendiconto ed il CC e' tenuto a modificare e correggere gli errori riscontrati.In difetto il revisore rapporta alla procura della Corte dei Conti .
3)E' come dici , e' un metodo artato ed elusivo del patto ma non illegittimo.
4) la quota del titolo terzo restituita nell'anno deve essere pari all'importo in diminuzione nel conto del patrimonio senza via di uscita
5) Non e' corretto e sarebbe stato meglio farlo e non dirlo.( e' foriero di danno erariale)
6) se non sono state apportate le rettifiche nel propsetto di conciliazione deriva dal fatto che non sono state inserite le competenze economiche in impegni ed accertamenti in corso di esercizio.
7)La Corte dei Conti - Sezione autonomie - con delibera n.16/AUT/2009 del 9 novembre 2009 ha precisato
che ai fini della corretta interpretazione delle disposizioni di cui all’art 1, commi 557 e 562, della legge 27
dicembre 2006, n. 296, nelle “spese di personale” non debbono essere computati:
- gli incentivi per la progettazione interna, di cui all’art. 92 del d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 (cd. “Codice
dei contratti”);
- i diritti di rogito, spettanti ai segretari comunali;
- gli incentivi per il recupero dell’ICI
8)E' grave che il conto del patrimonio non riporti con esattezza le componenti in modo esatto , deve comunque essere corretto per essere veritiero .
NB: ( in tanti anni di servizio ti assicuro che ho visto ben di peggio!!! )
1) puo' essere regolare nel caso in cui ricorra l'ipotesi :a) la denuncia Iva chiude sempre con un credito che viene portato in compensazione nell'anno successivo
L'Iva servizi esternalizzati e' Iva a rimborso dello Stato e deve essere utilizzata per l'abbattimento delle tariffe Tarsu ed a tal fine occorre verificare il quadro determinazione tariffa Tarsu verificando che tale importo sia in entrata .
2) il totale degli attivi deve gioco forza coincidere , in difetto esiste un errore nel prospetto di conciliazione.
Il revisore esprime parere contrario all'approvazione del rendiconto ed il CC e' tenuto a modificare e correggere gli errori riscontrati.In difetto il revisore rapporta alla procura della Corte dei Conti .
3)E' come dici , e' un metodo artato ed elusivo del patto ma non illegittimo.
4) la quota del titolo terzo restituita nell'anno deve essere pari all'importo in diminuzione nel conto del patrimonio senza via di uscita
5) Non e' corretto e sarebbe stato meglio farlo e non dirlo.( e' foriero di danno erariale)
6) se non sono state apportate le rettifiche nel propsetto di conciliazione deriva dal fatto che non sono state inserite le competenze economiche in impegni ed accertamenti in corso di esercizio.
7)La Corte dei Conti - Sezione autonomie - con delibera n.16/AUT/2009 del 9 novembre 2009 ha precisato
che ai fini della corretta interpretazione delle disposizioni di cui all’art 1, commi 557 e 562, della legge 27
dicembre 2006, n. 296, nelle “spese di personale” non debbono essere computati:
- gli incentivi per la progettazione interna, di cui all’art. 92 del d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 (cd. “Codice
dei contratti”);
- i diritti di rogito, spettanti ai segretari comunali;
- gli incentivi per il recupero dell’ICI
8)E' grave che il conto del patrimonio non riporti con esattezza le componenti in modo esatto , deve comunque essere corretto per essere veritiero .
NB: ( in tanti anni di servizio ti assicuro che ho visto ben di peggio!!! )
Re: Anomalie analisi Rendiconto 2010
[quote="Paolo Gros"]Per punti:
6) se non sono state apportate le rettifiche nel propsetto di conciliazione deriva dal fatto che non sono state inserite le competenze economiche in impegni ed accertamenti in corso di esercizio.
Ma tale procedure è ammissibile?
Il prospetto di conciliazione rimane pur sempre veritiero?
Grazie
6) se non sono state apportate le rettifiche nel propsetto di conciliazione deriva dal fatto che non sono state inserite le competenze economiche in impegni ed accertamenti in corso di esercizio.
Ma tale procedure è ammissibile?
Il prospetto di conciliazione rimane pur sempre veritiero?
Grazie
ADVISOR- Messaggi : 62
Data d'iscrizione : 09.01.11
Rnediconto
La competenza economica non e' obbligatoria , ne consegue l'ammissibilita' ma anche l'incongruita' di ratei e risconti da conciliare con il patrimonio. ( saranno assenti)
Re: Anomalie analisi Rendiconto 2010
Infatti non vi sono ratei e risconti.
Grazie.
Grazie.
ADVISOR- Messaggi : 62
Data d'iscrizione : 09.01.11
Re: Anomalie analisi Rendiconto 2010
[quote="Paolo Gros"]Per punti:
1) puo' essere regolare nel caso in cui ricorra l'ipotesi :a) la denuncia Iva chiude sempre con un credito che viene portato in compensazione nell'anno successivo
Invece potrebbe essere possibile che l'Ente non abbia operazioni rilevanti ai fini IVA?
Grazie
1) puo' essere regolare nel caso in cui ricorra l'ipotesi :a) la denuncia Iva chiude sempre con un credito che viene portato in compensazione nell'anno successivo
Invece potrebbe essere possibile che l'Ente non abbia operazioni rilevanti ai fini IVA?
Grazie
ADVISOR- Messaggi : 62
Data d'iscrizione : 09.01.11
Iva
E' possibile ma sarebbe davvero una mosca bianca .
Occorrerebbe verificare con attenzione poiche' i Comuni sono soggetti passivi dell'Iva solo limitatamente alle attività svolte in esercizio di impresa: di contro, per le attività istituzionali, il Comune si comporta come un consumatore finale, con la conseguenza che resta inciso dall'imposta pagata sui costi che sostiene, non acquisendo alcun titolo per esercitare il diritto di detrazione dell'Iva pagata "a monte".
Lo svolgimento di attività soggette a Iva, inoltre, sottopone l'ente locale a tutti gli obblighi previsti dal titolo II del Dpr n. 633/1972, in ordine alla fatturazione, registrazione, liquidazione, versamento e dichiarazione delle operazioni svolte in esercizio di impresa o a esse equiparate.
Occorrerebbe verificare con attenzione poiche' i Comuni sono soggetti passivi dell'Iva solo limitatamente alle attività svolte in esercizio di impresa: di contro, per le attività istituzionali, il Comune si comporta come un consumatore finale, con la conseguenza che resta inciso dall'imposta pagata sui costi che sostiene, non acquisendo alcun titolo per esercitare il diritto di detrazione dell'Iva pagata "a monte".
Lo svolgimento di attività soggette a Iva, inoltre, sottopone l'ente locale a tutti gli obblighi previsti dal titolo II del Dpr n. 633/1972, in ordine alla fatturazione, registrazione, liquidazione, versamento e dichiarazione delle operazioni svolte in esercizio di impresa o a esse equiparate.
Re: Anomalie analisi Rendiconto 2010
Ciò vale anche per le Province?
Grazie.
Grazie.
ADVISOR- Messaggi : 62
Data d'iscrizione : 09.01.11
Pagina 1 di 1
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