Inapplicabilita' del taglio del compenso dei Revisori del DL 78/2010

Gia' in parte anticipato dalla direttiva del consiglio dei Ministri del 4.8.2010 .
Il taglio previsto dall'art.6 comma 3 del DL 78/2010 non si applica ai revisori dei conti :
La ratio risiede nel fatto che il compenso e' determinato dall'art.241 del TUEL tramite apposito DM ( ultimo 20/05/2005).
L'articolo 1 comma 4 del TUEL prevede che le modifiche al TUEL stesso devono essere espressamente modificative delle sue disposizioni quindi se l'art.5 comma 7 del DL 78/2010 modifica espressamente l'art.82 del TUEL ( indennita' consiglieri) l'art.6 comma 3 invece non esprime nessun richiamo esplicito modificativo dell'art.241 del TUEL.
Ne consegue che l'art.6 comma 3 non si applica al compenso dei revisori degli enti locali

La Corte dei Conti del Veneto , in riferimento ad altro problema ( dirigenza non di ruolo ex art.110 TUEL ) ci dice pero':

In secondo luogo, non vale a fare salvo l'articolo 110 ( ma tanto varrebbe per ogni altro articolo e quindi anche il 241 ) il comma 4 dell'articolo 1 del TUEL.
La Corte Veneto riprende quanto asseruito dalla sezione delle autonomie della Corte dei Conti con delibera 10/2010 ribadendo che :
l'articolo 1 comma 4 del TUEL e' da considerarsi come non esistesse poiche' contrasta platealmente con principi fondamentali in merito alle fonti e sul loro ordinamento poiche' " fra fonti dello stesso grado gerarchico promulgate in tempi successivi e regolanti la stessa materia , la legge posteriore deroga la legge precedente"

Ma perche' il legislatore quando vuole dire non dice e quando vuole abrogare non abroga ?

Quanto espresso nel primo post pare ben motivato e confermato nell'articolo in data odierna su Italia Oggi a firma Borghi e Di Russo a pagina 42 al titolo
" Revisori,i compensi non si toccano "
Ne consiglio la lettura.