LIQUIDAZIONE LEGALE

Per un contenzioso venne dato incarico ad un legale rimettendosi, nella determina di assegnazione dell'incarico, a quanto precedentemente stabilito con un altro legale rinunciatario (al quale originariamente era stato affidato l'incarico). Lo stesso legale rinunciatario aveva suggerito il nome del legale cui poi l'incarico effettivamente è stato affidato. Ora, a seguito di sentenza, abbiamo liquidato al legale incaricato quanto stabilito dal giudice in sentenza, dicendo che tanto era stato pattuito con il legale originario e che lui aveva accettato come risulta da lettera del precedente legale (richiamata in determina di assegnazione dell'incarico) nella quale risulta il suo consenso ad accettare le condizioni economiche precedentemente stabilite nonchè riceve come compenso quanto pattuito con il primo legale. oggi però il legale pretende non solo quanto stabilito dal giudice in sentenza (e, come ho detto, già liquidato a suo favore) ma anche altro, dicendosi disposto a trattare o ci fa causa dato che non esiste un patto da lui sottoscritto che lo vincola alle condizioni economiche pattuite con il legale primo affidatario. vorrei sapere se è giusto pagarlo o no.
non so se sono stato chiaro a sufficienza???
GRAZIE IN ANTICIPO PER LA RISPOSTA

onestamente incomprensibile

Per un contenzioso venne dato incarico ad un legale rimettendosi, nella determina di assegnazione dell'incarico, a quanto precedentemente stabilito con un altro legale rinunciatario (al quale originariamente era stato affidato l'incarico). Lo stesso legale rinunciatario aveva suggerito il nome del legale cui poi l'incarico effettivamente è stato affidato. Ora, a seguito di sentenza, abbiamo liquidato al legale incaricato quanto stabilito dal giudice in sentenza, dicendo che tanto era stato pattuito con il legale originario e che lui aveva accettato come risulta da lettera del precedente legale (richiamata in determina di assegnazione dell'incarico) nella quale risulta il suo consenso ad accettare le condizioni economiche precedentemente stabilite nonchè riceve come compenso quanto pattuito con il primo legale. oggi però il legale pretende non solo quanto stabilito dal giudice in sentenza (e, come ho detto, già liquidato a suo favore) ma anche altro, dicendosi disposto a trattare o ci fa causa dato che non esiste un patto da lui sottoscritto che lo vincola alle condizioni economiche pattuite con il legale primo affidatario. vorrei sapere se è giusto pagarlo o no.
non so se sono stato chiaro a sufficienza???
GRAZIE IN ANTICIPO PER LA RISPOSTA

p.s. nel mio comune il responsabile del procedimento firma le varie determine (es. di liquidazione) unitamente al responsabile del servizio. è corretto? come chi dei due è più responsabile? GRAZIE ANCORA

lui aveva accettato ......

ma mi pare di capire che non vi sia una sua accettazione espressa del compenso ,ma l'altro avvocato aveva detto che il subentrante era disponibile a quelle condizioni..
la migliore soluzione è cercare l'accordo transattivo,altrimenti andare in giudizio e sarà il giudice a valutare l'equità del compenso sulla base delle tariffe professionali
di fatto manca un disciplinare o un contratto con il nuovo avvocato.

è responsaile verso terzi chi adotta l'atto esterno ossia la determina di impegno ,ovvero ha ordinato la spesa ovvero ancora non ha adottato gli atti necessari a far fronte al maggior impegno...in altre parole il responsabile di servizio che ha in carico quel capitolo di spesa su cui grava l'impegno

grazie in anticipo per l'esaustiva risposta. in ultimo chiedo: avendo già liquidato parte di quanto richiesto, ovvero quanto fissato dal giudice in sentenza, conviene fare una determina di liquidazione in rettifica della precedente (già evasa) e, essendo la causa iniziata nel 2000 (TAR, valore delle controversia 150 mila €) e proseguita fino al Consiglio di Stato, nella determina devo far riferimento alle vecchie tariffe per giustificare la maggior liquidazione, nonchè ovviamente alla mancanza di un patto tra le parti? GRAZIE DAVVERO!!!!

deve fare una determina di integrazione di impegno di spesa ,le parcelle dei legali sono uno dei pochi casi in cui è possibile integrare l'impegno di spesa originario attesa la difficoltà di quantificare all'inizio l'effettiva spesa