monitoraggio lavoro flessibile

Dovendo effettuare il monitoraggio del lavoro flessibile di cui all'art. 36, comma 3 del D.lgs 165/2001 e s.m.i., ho incontrato parecchie difficoltà stante che presso il mio comune, come in tutti i comuni della regione Sicilia, prestano servizio unità di personale a tempo determinato provenienti dal bacino dei lavori socialmente utili ex art. 23 ed ex normative della medesima regione che non rientrano in alcuna delle tipologie previste dalle norme nazionali. Infatti tali lavoratori, prima impegnati in L.S.U., hanno stipulato contratti di lavoro a termine di durata annuale e/o quinquennale in applicazione della L.R. 85/95 e s.m.i., contratti che sono stati prorogati e/o confermati di anno in anno. Tutti i suddetti lavoratori hanno, pertanto, superato i 36 mesi di servizio e le possibilità di proroga previste dalle leggi nazionali, non solo, ma tutti i contratti sono stati stipulati in virtù di leggi regionali finalizzate alla stabilizzazione dei precari in LSU, senza il superamento di selezioni per titoli o per titoli ed esami. Dei contratti in essere alcuni andranno a scadere a dicembre 2014 ed altri nel 2017. La spesa di detto personale, utilizzato a tempo parziale (24, 18 e 15 ore settimanali) è a carico del bilancio comunale solo per una piccola percentaule, in quanto la Regione Sicilia ha trasferito fino al 2011 il 90% della stessa nel 2012 l'85%. Questo personale che risulta inserito nel conto annuale, nel bilancio e nel rendiconto del comune va rilevato ai fini del monitoraggio in oggetto? Qualcuno sostiene di no, ma se non vengono rilevati i lavoratori, la relativa spesa come si giustifica, visto che detta spesa è quella che fa lievitare il costo del personale e non consente il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica?
Altro problema che si è posto riguarda la dotazione organica dell'Ente. In applicazione di una ulteriore legge regionale, e precisamente la n. 24 del 2010, ai fino della definitiva stabilizzazione di detto personale, il Comune ha provveduto a rideterminare la propria D.O., sopprimendo posti di categoria D a tempo pieno ed istituendo posti di categoria, C, B ed A a tempo parziale, (24, 18 e 15 ore settimanali). Tali posti vanno inseriti rapportandoli al full time, (ad es. Cat "C" 12 posti P.T. a 24 ore settimanali = 12x24/36=8 posti) o vanno iscritti così come sono 12 posti? Come vede la confusione è tanta e nessuno ha chiaro come muoversi. Tutti i quesiti di carattere normativo inviati all'indirizzo indicato nel manuale operativo sono rimasti senza risposta.
Mi auguro di avere qualche chiarimento almeno in questa sede. Grazie

Tali posti vanno inseriti rapportandoli al full time

Grazie per la risposta al quesito relativo alla D.O. con posti a tempo parziale, ma il personale a tempo determinato ex art. 23 e proveniente dal bacino dei L.S.U., diverso, pertanto da quello di cui al D.Lvo 368/2001 va rilevato?