MENSA SCOLASTICA - UTENTI MOROSI - SOLUZIONI

Da noi non esiste più il buono pasto. L'utente paga il mese successivo in base alle presenze. Ora accade troppo spesso che almeno un 20% dei contribuenti si dimentica e pertanto occorre inviare solleciti con relativa perdita di tempo e costi.

Vi prospetto una soluzione per avere un Vs. parere.

Aumentare il pasto rispetto all'attuale ( che è pur sempre carente rispetto ai costi effettivi) ad esempio di 0,50 cent.
Proporre ai contribuenti che attivano il RID una riduzione del buono di 0,30 cent.

Risultato: se tutti attivano il RID per risparmiare, il Comune incassa prima e in un giorno determinato ovviando al problema dei solleciti.
Chi non aderisce ha un aggravio di spesa che parzialmente andrebbe a copertura dei maggiori costi per i solleciti.

Anelli Claudio ha scritto:Da noi non esiste più il buono pasto. L'utente paga il mese successivo in base alle presenze. Ora accade troppo spesso che almeno un 20% dei contribuenti si dimentica e pertanto occorre inviare solleciti con relativa perdita di tempo e costi.

Vi prospetto una soluzione per avere un Vs. parere.

Aumentare il pasto rispetto all'attuale ( che è pur sempre carente rispetto ai costi effettivi) ad esempio di 0,50 cent.
Proporre ai contribuenti che attivano il RID una riduzione del buono di 0,30 cent.

Risultato: se tutti attivano il RID per risparmiare, il Comune incassa prima e in un giorno determinato ovviando al problema dei solleciti.
Chi non aderisce ha un aggravio di spesa che parzialmente andrebbe a copertura dei maggiori costi per i solleciti.

Quella del RID mi sembra una buona soluzione, ma hai verificato i costi con il tesoriere? A me avevano chiesto troppo...
Una seconda problematica è giustificare, nella deliberazione delle tariffe, la differenza tra coloro che attivano il RID e gli utenti "normali".
Se ogni anno è necessaria l'"iscrizione" al servizio, ti suggerisco di imporre il saldo dell'arretrato per accettare la nuova iscrizione.
Infine, sui solleciti, carica le spese postali/di notifica all'utente...

El_Peco ha scritto:

Anelli Claudio ha scritto:Da noi non esiste più il buono pasto. L'utente paga il mese successivo in base alle presenze. Ora accade troppo spesso che almeno un 20% dei contribuenti si dimentica e pertanto occorre inviare solleciti con relativa perdita di tempo e costi.

Vi prospetto una soluzione per avere un Vs. parere.

Aumentare il pasto rispetto all'attuale ( che è pur sempre carente rispetto ai costi effettivi) ad esempio di 0,50 cent.
Proporre ai contribuenti che attivano il RID una riduzione del buono di 0,30 cent.

Risultato: se tutti attivano il RID per risparmiare, il Comune incassa prima e in un giorno determinato ovviando al problema dei solleciti.
Chi non aderisce ha un aggravio di spesa che parzialmente andrebbe a copertura dei maggiori costi per i solleciti.

Quella del RID mi sembra una buona soluzione, ma hai verificato i costi con il tesoriere? A me avevano chiesto troppo...
Una seconda problematica è giustificare, nella deliberazione delle tariffe, la differenza tra coloro che attivano il RID e gli utenti "normali".
Se ogni anno è necessaria l'"iscrizione" al servizio, ti suggerisco di imporre il saldo dell'arretrato per accettare la nuova iscrizione.
Infine, sui solleciti, carica le spese postali/di notifica all'utente...

Forse la soluzione più semplice può essere quella di addebitare le spese:
ma quali e per quali importi?

Anelli Claudio ha scritto:

El_Peco ha scritto:

Anelli Claudio ha scritto:Da noi non esiste più il buono pasto. L'utente paga il mese successivo in base alle presenze. Ora accade troppo spesso che almeno un 20% dei contribuenti si dimentica e pertanto occorre inviare solleciti con relativa perdita di tempo e costi.

Vi prospetto una soluzione per avere un Vs. parere.

Aumentare il pasto rispetto all'attuale ( che è pur sempre carente rispetto ai costi effettivi) ad esempio di 0,50 cent.
Proporre ai contribuenti che attivano il RID una riduzione del buono di 0,30 cent.

Risultato: se tutti attivano il RID per risparmiare, il Comune incassa prima e in un giorno determinato ovviando al problema dei solleciti.
Chi non aderisce ha un aggravio di spesa che parzialmente andrebbe a copertura dei maggiori costi per i solleciti.

Quella del RID mi sembra una buona soluzione, ma hai verificato i costi con il tesoriere? A me avevano chiesto troppo...
Una seconda problematica è giustificare, nella deliberazione delle tariffe, la differenza tra coloro che attivano il RID e gli utenti "normali".
Se ogni anno è necessaria l'"iscrizione" al servizio, ti suggerisco di imporre il saldo dell'arretrato per accettare la nuova iscrizione.
Infine, sui solleciti, carica le spese postali/di notifica all'utente...

Forse la soluzione più semplice può essere quella di addebitare le spese:
ma quali e per quali importi?

Direi quelle effettivamente sostenute, quindi il costo della raccomandata o della posta prioritaria...