ASSESSORE CHE DIVENTA PRESIDENTE CDA AZIENDA DI ALTRO COMUNE - QUALE REGIME PER INDENNITA'?

Salve a tutti. Mi sono appena iscritto avendo trovato utili molti dei vostri approfondimenti scaturiti nei forum. Spero di poter contribuire alla vs community con la mia esperienza di segretario comunale.
Intanto chiedo se qualcuno può meglio orientarmi per il seguente caso:

L’Assessore-Consigliere di un comune sotto 1000 ab (che prende un indennità di circa 170 E mnsili) HA ASSUNTO l’INCARICO di PRESIDENTE di azienda speciale di un ALTRO COMUNE limitrofo.

Sulle indennità da corrispondere ai componenti di tali organi, è intervenuto il legislatore con l’art.6 commi 2 e 3 del D.L. 78/10 (conv in L. 122/10), nonché con l’art.5 comma 5 (che prevede l’esclusivo rimborso delle spese sostenute x recarsi alle sedute e l’eventuale gettone di presenza… per coloro che sono già titolari di cariche elettive)

Ho preso visione del parere sez.reg cdc Lombardia n.155/2011 e mi pare si debba giungere alla seguente conclusione, in relazione al sopradetto caso:
- spettano al predetto Presidente del CdA - (che ha la carica di assessore/consigliere in un altro Comune e che può mantenere la relativa indennità prevista dal suo comune, nei limiti di quella stabilita per legge) - il rimborso delle spese sostenute e la corresponsione del gettone di presenza per le sedute del cda dell’azienda speciale, ove previste nello Statuto della stessa società approvato dal C.C. del Comune di cui è emanazione.
Sono sulla giusta strada?
Grazie e saluti a tutti

Nello specifico ritengo vietata la corresponsione di qulasivoglia emolumento se l’Azienda
Speciale e' ente strumentale dell’amministrazione locale.
Sicuramente dopo l’entrata in vigore del decreto legge n. 78 del 2010, convertito nella legge 122 del 2010 e, in particolare, della previsione contenuta nel comma 2 dell’art. 6, non è più possibile attribuire alcun compenso ai soggetti che facciano parte di organi collegiali delle Istituzioni o delle Aziende Speciali.
E' ancora piu' chiaro che non possono essere riconosciuti compensi a soggetti che facciano parte di organi collegiali di organismi strumentali che dipendano finanziariamente e giuridicamente dall’ente locale di riferimento

Nella fattispecie pero' si tratta di assessore e presidente di CDA di azienda speciale non collegata finanziariamente e giuridicamente al comune presso il quale il soggetto esplica la propria attivita' politica conseguendone che :
spettano al predetto Presidente del CdA - (che ha la carica di assessore/consigliere in un altro Comune e che può mantenere la relativa indennità prevista dal suo comune, nei limiti di quella stabilita per legge) - il rimborso delle spese sostenute e la corresponsione del gettone di presenza per le sedute del cda dell’azienda speciale, ove previste nello Statuto della stessa società approvato dal C.C. del Comune di cui è emanazione
sia la giusta interpretazione con la quale concordo .

grazie. a risentirci

Gent.mo Gros
ti sembra possibile escludere che il soggetto di cui al mio quesito, dimettendosi da consigliere e mantenendo la carica di assessore "esterno" (cioè nominato dal sindaco), possa fare escludere l'applicazione del citato art. 5 comma 5 del DL 78 (cioè far mantenere l'indennità prevista normalmente x il presidente cda e non il gettone di max 30 euro) ??

l'art.5 comma 5 del dl 78-10 indica <<titolari di cariche elettive>>
essere assessore nominato dal sindaco secondo me equivale..

Mi pare possibile se il soggetto e' assessore nel comune A e l'azienda di cui e' presidente del Cda e del comune B ed il comune A contale azienda speciale non ha rapporti giuridici e finanziari.
Nel caso spetta sia il gettone che l'indennita'
( se ho ben compreso il quesito )

LE ALTERNATIVE SONO LE SEGUENTI

1: al consigliere-assessore (eletto nel cc e poi nominato anche in giunta dal sindaco) spetterebbe - come presidente cda azienda di altro comune - da parte di quest'ultimo - il rimborso delle spese ed un gettone di max 30 e. (mantenendo indenn assessore primo comune)

2: se si dimette da consigliere (eletto) e resta assessore (nominato da sindaco), allora l'azienda speciale dell'altro comune può erogargli l'indennità standard (da loro prevista nel 50% dell'indenn sindaco)... e lui mantiene anche indenn assessore primo comune.

è possibile x te il caso 2?
oppure essere "assessore esterno" è pur sempre una "carica elettiva" (di cui parla art.5 comma 5 dl 78-10)?

A mio avviso l'essere assessore esterno non e' carica elettiva poiche' non elettivamente scelto ma individuato dal sindaco.

E' quindi come detto possibile l'ipotesi 2.