Riversamento compensi assembleari –art. 4, comma 4, D.L. 95/2012 convertito nella legge 135/2012

Un dipendente Posizione Organizzativa, su proposta del suo Sindaco, nel settembre 2012, è stato nominato nel consiglio di amministrazione della società controllata, percependo il relativo compenso, in quanto al comma 4 ….ovvero i dipendenti della società controllante hanno l’obbligo di riversare i relativi compensi assembleari all’amministrazione, ove riassegnabili, in base alle vigenti disposizioni, al fondo per il finanziamento del trattamento accessorio , e alla società di appartenenza.
Il compenso era stato erogato con trattamento fiscale dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con iscrizione all’INPS e conseguentemente inserito nel 730 relativo all’anno 2012.
Questo fino a agosto 2013, da settembre a novembre 2013 il dipendente, anche se ancora nel consiglio di amministrazione non ha voluto l’erogazione di tali compensi in quanto la delibera della Corte de Conti Lombardia n. 96 depositata il 18/3/2013 esaminando i compensi assembleari di cui all’art. in oggetto, peraltro esaminando il caso dei dirigenti, nominando l’art,. 20 del CCNL 22.2.2010. ribadisce il principio di onnicomprensività della retribuzione dei pubblici dipendenti .. nonché qualsiasi incarico ad essi conferito in ragione del loro ufficio o comunque conferito dall’amministrazione presso cui prestano servizio o su designazione della stessa; i compensi dovuti dai terzi sono corrisposti direttamente alla medesima amministrazione e confluiscono nelle risorse destinate al trattamento accessorio della dirigenza ……… essi non possono percepire direttamente somme da parte della società, ma che queste ultime possano, eventualmente, essere loro assegnate solo dall’amministrazione di appartenenza.
Considerato che nel nostro contratto anche alla lettera K), non sono previsti i compensi assembleari, questo mi sembra impossibile.
Ciò premesso, ferma restando l’obbligo di riversare i relativi compensi…. con quali modalità il dipendente deve riversare.. e quale importo, l’imponibile IRPEF? Anche per non produrre un danno al dipendente e all’amministrazione.

il riversamento deve avvenire direttamente tra gli enti

A proposito dell'obbligo di riversamento abbiamo che:
a)  l'art. 4, comma 4 del D.L. n. 95/2012 ultimo periodo recitava: "La disposizione del presente comma si applica con decorrenza dal primo rinnovo dei consigli di amministrazione successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto."
b) la L. 114/2014 (Conversione del D.L. 90/2014) oltre ad altre modifiche ha sostituito integralmente il comma 4 togliendo tale periodo. Entrata in vigore 19/08/2014.
Ergo: da tale data è dovuto il "riversamento", al di là dei rinnovi?
Nel mio caso, tra l'altro, l'amministratore è in prorogatio già dal 2012: il punto sub B) credo che tagli la testa al toro...