regolarizzazioni provvisori entrata e uscita anticipazioni.

Sono stato in anticipazione due mesi a causa del ritardo dei trasferimenti Statali. Ho utilizzato al massimo 25.000,00 euro. Ora mi ritrovo a dover regolarizzare i provvisori del tesoriere che  ammontano però a 136.000,00 in entrata e pari importo in uscita di restituzione. Per fortuna ho una previsione sia entrata che uscita di 200.000,00 per cui non ho problemi a regolarizzare. Ma se fossi rimasto tutto l'anno in anticipazione, magari con importi più alti,  con questo sistema cosa mi ritrovavo? 4.000.000,00 in entrata e uscita da regolarizzare??? Trovo assurdo questo sistema. Mi sembra  sensato una reversale in entrata e mandato di uscita che corrisponda al massimo utilizzato, altrimenti il dato di cassa totale assume valori assurdi e nell'ipotesi di un anno intero in anticipazione il totale previsione entrata e uscita e di cassa risulterebbe irreale.
Un'impresa privata se ottiene in banca un fido di 100.000,00 e lo utilizza costantemente dal 01/01 rientrando al 31/12 come contabilizza? 100.000,00 per 364 giorni ovvero 36.400.000,00?????
Ho le idee confuse o qualcosa non torna?

In effetti non torna.
Inutile stanziare una anticipazione nel limite del 25% se poi devi regolarizzare importi durante l'anno che alla fine sfondano gli stanziamenti.
Per tale motivo ho duvuto procedere a variazione entro il 30 novembre con evidenti problemi a far capire il problema al revisore .
La tua soluzione della rev/ mandato per il max utilizzato eviterebbe tante problematiche.

Il problema e i dubbi mi vengono da un post di Paolo che invece sostiene altra tesi. Sarei grato di un suo ulteriore parere o quello di altri colleghi.

Infatti ricordi bene e meglio di me , ma forse ho trovato dove avevamo già trattato la cosa :

http://www.paologros.net/t15039-anticipazione-di-tesoreria?highlight=anticipazione

Ho sentito il Tesoriere che mi conferma corretta la procedura che seguono perchè dettata da disposizione della Corte dei Conti. Vogliono che si contabilizzi giornalmente l'anticipazione e si regolarizzi con mandato e reversale. Dicono che è possibile anche sfondare senza problemi la previsione di entrata e uscita se non capiente per poter regolarizzare.
Robe da matti.
Provo a sentire la Corte dei Conti.

Ho sentito funzionario Corte dei Conti che però non sa darmi spiegazioni. Occorre che il Sindaco inoltri il quesito alla Corte. Bah...

......dicono che è possibile anche sfondare senza problemi la previsione di entrata e uscita ...

Problema già affrontato con la Corte , dopo avergli fatto capire che in entrata si che potevo sfondare ma che in uscita non avrei potuto emettere mandato, vollero una attestazione che , comunque, per ogni anticipazione attivata non fù superato lo stanziamento iniziale.

Giocoforza mi sono arreso a una norma/parere della corte alquanto privo di buon senso e contabilmente scorretto. Ma tant'è. Così sia scritto così sia fatto, così ordinava Ramesse I

Anelli Claudio ha scritto:Sono stato in anticipazione due mesi a causa del ritardo dei trasferimenti Statali. Ho utilizzato al massimo 25.000,00 euro. Ora mi ritrovo a dover regolarizzare i provvisori del tesoriere che  ammontano però a 136.000,00 in entrata e pari importo in uscita di restituzione. Per fortuna ho una previsione sia entrata che uscita di 200.000,00 per cui non ho problemi a regolarizzare. Ma se fossi rimasto tutto l'anno in anticipazione, magari con importi più alti,  con questo sistema cosa mi ritrovavo? 4.000.000,00 in entrata e uscita da regolarizzare??? Trovo assurdo questo sistema. Mi sembra  sensato una reversale in entrata e mandato di uscita che corrisponda al massimo utilizzato, altrimenti il dato di cassa totale assume valori assurdi e nell'ipotesi di un anno intero in anticipazione il totale previsione entrata e uscita e di cassa risulterebbe irreale.
Un'impresa privata se ottiene in banca un fido di 100.000,00 e lo utilizza costantemente dal 01/01 rientrando al 31/12 come contabilizza? 100.000,00 per 364 giorni ovvero 36.400.000,00?????
Ho le idee confuse o qualcosa non torna?

Secondo il principio, statuito dall’art. 162 TUEL 267/2000, di “universalità e integrità”, cioè l’obbligo di comprendere nel Bilancio di previsione e quindi nel Conto consuntivo, tutte le movimentazioni di entrata o di uscita nel suo ammontare integrale senza compensazione di sorta, la contabilizzazione degli utilizzi e delle restituzione delle anticipazioni di tesoreria deve essere effettuata per gruppi di movimenti in entrata (reversali) per gli utilizzi, in uscita per le restituzione (mandati). In altri termini le movimentazioni delle anticipazioni di cassa sia in entrata che in uscita, rappresentano dei movimenti di fondi che non influenzano il risultato della gestione corrente, pertanto gli stanziamenti di bilancio possono superare il limite dell'utilizzazione (3/12 accertamenti primi tre titoli entrata penultimo conto consuntivo approvato).
Raffaele Granitto