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l'ages agenzia fantasma da il mondo
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Ages, l'agenzia fantasma dei segretari comunali che continua a spendere e prova a risorgere
D
a oltre un anno è stata soppressa per legge eppure è ancora lì. L'attività dell'Agenzia per la gestione dell'albo dei segretari comunali doveva essere assorbita dal ministero dell'Interno ma a distanza di mesi nulla è cambiato. Anzi. La lobby che orbita intorno all'agenzia resta in servizio permanente per cercare di riesumarla dopo che la manovra dello scorso anno l'aveva cancellata di punto in bianco. Per comprendere il motivo basta elencare i numeri dell'ultimo bilancio e i compensi di un carrozzone che foraggiava 18 sezioni regionali e ben 162 consiglieri. Un fiume di soldi spesi in perfetto spirito bipartisan visto che nei cda si accomodavano amministratori di tutte le parti politiche. A cominciare dal consiglio nazionale in cui sedevano il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, Adriana Vigneri, ex parlamentare Ds ed ex sottosegretario agli Interni, Francesco Soro ex capo della segreteria politica di Linda Lanzillotta ed ex presidente del Corecom Lazio, e per qualche mese anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Non a caso nell'ultimo bilancio previsionale il costo per la gestione dell'albo dei segretari e i corsi di formazione aveva raggiunto quota 128 milioni di euro. Tra cui i 14 milioni di euro da destinare all'acquisto e la ristrutturazione di immobili, i 35 milioni per le scuole di formazione e i 2,7 milioni per pagare il cda e i consigli delle sedi regionali. Dopo lo scioglimento il ministero guidato da Roberto Maroni avrebbe dovuto rivedere le competenze dell'agenzia riassorbendole nell'arco di pochi mesi. Nell'interregno è stata predisposta anche la nomina di un prefetto per gestire la transizione e una relazione della Corte dei conti ha rimarcato l'elenco degli sprechi e denunciato una gestione poco oculata. Eppure niente è cambiato. La scuola superiore della pubblica amministrazione, che faceva capo all'agenzia, anziché essere accorpata alla scuola superiore del ministero dell'Interno resta intoccabile e nonostante ci siano circa 500 segretari comunali in disponibilità, cioè senza sede, ha avviato la procedura per la formazione di 225 nuovi segretari comunali con un costo di 4 milioni di euro. Una situazione paradossale visto che il disegno di legge relativo al codice delle autonomie rivede il sistema amministrativo locale prevedendo razionalizzazioni e accorpamenti per i Comuni sotto i 5 mila abitanti. Lo stesso meccanismo inserito nella manovra con lo svolgimento delle funzioni dei piccoli Comuni in forma associata. In poche parole servono sempre meno segretari comunali e nel caso di necessità ce ne sono 500 senza una sede per cui il serbatoio a cui attingere già esiste. Eppure con un blitz i senatori del Fli Candido De Angelis e Mario Baldassari hanno provato senza successo a infilare nell'ultima manovra un emendamento per ricostituire l'agenzia con tanto di cinque sezioni pluriregionali e un nuovo consiglio di amministrazione. Coincidenza vuole che De Angelis sia lo stesso firmatario dell'emendamento che lo scorso anno ha abolito l'Agenzia.
A.D.
Ages, l'agenzia fantasma dei segretari comunali che continua a spendere e prova a risorgere
D
a oltre un anno è stata soppressa per legge eppure è ancora lì. L'attività dell'Agenzia per la gestione dell'albo dei segretari comunali doveva essere assorbita dal ministero dell'Interno ma a distanza di mesi nulla è cambiato. Anzi. La lobby che orbita intorno all'agenzia resta in servizio permanente per cercare di riesumarla dopo che la manovra dello scorso anno l'aveva cancellata di punto in bianco. Per comprendere il motivo basta elencare i numeri dell'ultimo bilancio e i compensi di un carrozzone che foraggiava 18 sezioni regionali e ben 162 consiglieri. Un fiume di soldi spesi in perfetto spirito bipartisan visto che nei cda si accomodavano amministratori di tutte le parti politiche. A cominciare dal consiglio nazionale in cui sedevano il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, Adriana Vigneri, ex parlamentare Ds ed ex sottosegretario agli Interni, Francesco Soro ex capo della segreteria politica di Linda Lanzillotta ed ex presidente del Corecom Lazio, e per qualche mese anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Non a caso nell'ultimo bilancio previsionale il costo per la gestione dell'albo dei segretari e i corsi di formazione aveva raggiunto quota 128 milioni di euro. Tra cui i 14 milioni di euro da destinare all'acquisto e la ristrutturazione di immobili, i 35 milioni per le scuole di formazione e i 2,7 milioni per pagare il cda e i consigli delle sedi regionali. Dopo lo scioglimento il ministero guidato da Roberto Maroni avrebbe dovuto rivedere le competenze dell'agenzia riassorbendole nell'arco di pochi mesi. Nell'interregno è stata predisposta anche la nomina di un prefetto per gestire la transizione e una relazione della Corte dei conti ha rimarcato l'elenco degli sprechi e denunciato una gestione poco oculata. Eppure niente è cambiato. La scuola superiore della pubblica amministrazione, che faceva capo all'agenzia, anziché essere accorpata alla scuola superiore del ministero dell'Interno resta intoccabile e nonostante ci siano circa 500 segretari comunali in disponibilità, cioè senza sede, ha avviato la procedura per la formazione di 225 nuovi segretari comunali con un costo di 4 milioni di euro. Una situazione paradossale visto che il disegno di legge relativo al codice delle autonomie rivede il sistema amministrativo locale prevedendo razionalizzazioni e accorpamenti per i Comuni sotto i 5 mila abitanti. Lo stesso meccanismo inserito nella manovra con lo svolgimento delle funzioni dei piccoli Comuni in forma associata. In poche parole servono sempre meno segretari comunali e nel caso di necessità ce ne sono 500 senza una sede per cui il serbatoio a cui attingere già esiste. Eppure con un blitz i senatori del Fli Candido De Angelis e Mario Baldassari hanno provato senza successo a infilare nell'ultima manovra un emendamento per ricostituire l'agenzia con tanto di cinque sezioni pluriregionali e un nuovo consiglio di amministrazione. Coincidenza vuole che De Angelis sia lo stesso firmatario dell'emendamento che lo scorso anno ha abolito l'Agenzia.
A.D.
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
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