MISURE COMPENSATIVE

Chiedo aiuto per la contabilizzazione finanziaria di "misure compensative" che una società per la costruzione di un impianto di produzione energia elettrica alimentato a gas naturale dovrebbe dare al ns. Ente. Trattasi di € 1.500.000,00 da destinare alla manutenzione straordinaria delle strade?
Il Comune può incassare queste somme? o la Società dovrebbe svolgere i lavori?
Nel caso che ciò sia possibile quale codice di Bilancio devo utilizzare per l'entrata? Tit. III o IV? ed il codice SIOPE? Nel caso sia da incassare al tit. III negli equilibri di Bilancio è previto il finanziamento degli investimenti. Che dice il Certificato?
Grazie mi serve una risposta urgente.

Sarebbe una entrata del IV codice Siope 3502.

Dico "sarebbe" poiche' non evincendo chiaramentre dal quesito quali siano le "misure compensative " ricordo che il principio secondo cui regioni e province non possono chiedere denaro in cambio dell'installazione delle fonti rinnovabili è assoluto. Tuttavia, i comuni hanno diritto di pretendere che siano attuate opere di sistemazione dei siti in cui è situato l'impianto, in modo da diminuirne sensibilmente l'impatto sul paesaggio. Ove possibile non si dovrà chiedere denaro contante, ma solo interventi diretti sul sito. Il costo di tali interventi dovrà essere contenuto entro il 3% dei proventi, comprensivi degli incentivi vigenti, derivanti dalla valorizzazione dell'energia elettrica prodotta annualmente dall'impianto. Si dovrà comunque tener conto di tutte le misure prese dal committente per diminuire gli impatti negativi. Per fare due esempi, si potrebbe imporre che una distesa di pannelli fotovoltaici a terra sia mascherata alla vista da filari di piante o che l'installazione di pale eoliche limiti il più possibile gli sbancamenti e i riporti di terreno.

dipende dal tipo di misure compensative concordate che potranno essere correlate a spese di parte corrente che di parte capitale....

Qualcuno mi può dire qual'è la legge che vieta di incassare "royalties". Ho visto che altri comuni lo hanno fatto, destinandoli a lavori di manutenzione straordinaria del patrimonio.

Paolo Gros ha scritto:Sarebbe una entrata del IV codice Siope 3502.

Dico "sarebbe" poiche' non evincendo chiaramentre dal quesito quali siano le "misure compensative " ricordo che il principio secondo cui regioni e province non possono chiedere denaro in cambio dell'installazione delle fonti rinnovabili è assoluto. Tuttavia, i comuni hanno diritto di pretendere che siano attuate opere di sistemazione dei siti in cui è situato l'impianto, in modo da diminuirne sensibilmente l'impatto sul paesaggio. Ove possibile non si dovrà chiedere denaro contante, ma solo interventi diretti sul sito. Il costo di tali interventi dovrà essere contenuto entro il 3% dei proventi, comprensivi degli incentivi vigenti, derivanti dalla valorizzazione dell'energia elettrica prodotta annualmente dall'impianto. Si dovrà comunque tener conto di tutte le misure prese dal committente per diminuire gli impatti negativi. Per fare due esempi, si potrebbe imporre che una distesa di pannelli fotovoltaici a terra sia mascherata alla vista da filari di piante o che l'installazione di pale eoliche limiti il più possibile gli sbancamenti e i riporti di terreno.

forse il codice siope a cui si allude sopra è il 4502 atteso che potrebbe trattarsi di "altri trasferimenti di capitale da imprese" oppure il 3502 ma, dovrebbe essere una entrata al titolo III. Comunque, a parte i riferimenti a concetti tipo "misura compensativa" e/o ai supposti divieti ex lege di introiti per installazione di impianti di energia da fonti rinnovabili, in merito alla questione riguardante la finanziabilità di spesa corrente o in conto capitale o di entrambi le tipologie di spesa, sarebbe utile capire un pò meglio cosa ne pensate atteso che se è vero che, da un lato, i bilanci oggi sono in grande sofferenza, dall'altro, il ricorso a "tali entrate" soltanto per il "riequilibrio" di parte corrente potrebbe costituire un rischio ulteriore nel medio e lungo periodo. Forse sarebbe utile anche destinare le somme in parte a spese in conto capitale privilegiando le manutenzioni straordinarie.