Concessione a terzi degli impianti sportivi.

Nel ringraziarti per il tuo preziosissimo aiuto ti pongo all' attenzione questo altro argomento.
L' amministrazione ha emanato un bando per la concessione in uso delle strutture sportive tramite l' ausilio di un contruibuto: la manutenzione ordinaria era a carico del gestore (quindi anche il pagamento delle forniture) mentre la manutenzione straordinaria restava in capo dell' Ente. La concessione è stata assegnata ad un ATA ma in seguito è venuto fuori che il palazzetto dello sport non ha il C.p.i o meglio i vigili del fuoco hanno rimandato l' autorizzazione di accesso al pubblico al giudizio della commissione pubblico spettacolo, considerandolo alla stessa stregua di un locale di intrattenimento con capienza superiore a cento spettatori. E' giusto parlare in questo caso di mancanza di agibilità? Era possibile bandire una struttura che presentasse questa mancanza? Se non fosse stato possibile, considerando anche che la firma della convenzione è stata fatta durante la successiva gestione commissariale, la convenzione può decadere?
Per il campo comunale invece la stessa amministrazione ha intercettatom un finanzaimento pubblico per la sua riqualificazione: adesso che la struttura sta per essere rimessa a nuovo si potrebbe ipotizzare la rescissione della convenzione visto che una delle strutture subirà un sostanziale mutamento nella sua forma: per meglio intenderci se la struttura posta a bando fosse stata quella che verrà fuori dalla ristrutturazione le domande pervenute per quel bando sarebbero poptuto esser in numero superiore. Può essere considerata un manutenzione straordinaria la riqualificazione del campo sportivo?

La riqualificazione del campo ( senza la quale mi pare non vi siano i requisiti per l'utilizzo del campo stesso ) e' sicuramente da intendersi quale manutenzione straordinaria derivandone l'imputazione al titolo secondo.
La concessione in essere rimane comunque tale a meno che l'assegnatario abbia chiesto la rescissione per mancanza dei requisiti di utilizzo.
Nel concreto per concedere un bene comunale in utilizzo occorrerebbe ex ante verificarne i presupposti di utilizzo che nel caso non vi erano.
Se non ricorso l'atto si e' comunque perfezionato e se come detto , nulla e' stato eccepito ( e mi pare strano ) dalla concessionaria del bene , la concessione ex se rimane in piedi.

la gara non andava bandita in quanto il bene è inidoneo ad essere destinato alla finalità oggetto della concessione....è compito della p.a. quando bandisce una gara di concessione di bene pubblico assicurare l'assenza di vizi nel godimento del bene....