compenso ai dipendenti comunali in occasione del censimento 2011

Gent.li colleghi
sono la responsabile dell'UCC del comune di Guspini, e gia da un po' di tempo la responsabile dell'ufficio personale mi ha espesso alcune criticità relative al pagamento dei compensi ai dipendenti comunali in occasione del censimento. Ti riporto di seguito ciò che ho già espesso ai responsabili regionali dell'Istat, ti chiedo di esprimermi il tuo parere e se le preoccupazioni sono reali a fare da tramite affinchè le problematiche trovino una soluzione:
"Visto l'art. 9 comma 2 bis del D. L. n. 78 del 31.05.2010 coordinato con la legge di conversione n. 122 del 30.07.2010;
Vista la circolare della Ragioneria Generale dello stato n. 12 del 15.04.2011, punto 3 attinente l'interpretazione del comma 2 bis del sopra richiamato art.9;
Visto il parere rilasciato dalla Ragioneria Generale dello Stato all'ISTAT relativamente al 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni: limiti di spesa per il personale degli Enti Locali;
Preso atto che in tale parere si ammette la possibilità di escludere dal computo delle spese del personale ( ai fini dell'art. 1 comma 557 L.n. 296/2006 come modificato dall'art. 14, comma 7 del D.L. n. 78/2010) quelle relative alle operazioni censuarie, ma non si fa cenno alla possibilità di derogare il vincolo imposto dal comma 2 bis dell'art. 9 D.L. n. 78/2010, vale a dire il divieto di superare nell'anno 2011 l'ammontare complessivo delle risorse destinate al trattamento accessorio del personale quantificate per l'anno 2010.
Considerato infatti, che le somme spettanti al personale dipendente del Comune facenti parte dell'ufficio censimento, andrebbero a incrementare il fondo per il salario accessorio per l'anno 2011, comportando un aumento di spesa rispetto al fondo dell'anno 2010 e quindi violando il limite posto dal comma 2 bis dell'art. 9 citato.
Atteso che anche dalla lettura della circolare n. 12 del 15.04.2011 non si evince se nell'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio, che nel 2011 non possono superare l'importo del 2010, siano da escludere le somme dovute ai dipendenti per le operazioni censuarie svolte per conto dello Stato, tanto più che si tratta di somme già escluse dal computo delle spese del personale ai sensi dell'art. 1 comma 557 L. n. 296/2006 così come moificato dall'art. 14 comma 7 del D.L. n. 78/2010".
Posso anche aggiungere che se la soluzione è regolamentare il tutto come se fosse straordinario elettorale, è necessario stabilirlo subito, prima che passi il tempo e senza fare le marattone a gratis, l'efficienza del lavoro ordinario. Ma è chiaro che in questo caso cambierà tutta l'organizzazione e tutto il lavoro del censimento verrà svolto fuori dall'orario ordinario Se qualcuno riesce a interpellare altre organizzazioni, come l'ANCI o l'ANUSCA sarebbe molto utile.
un cordiale saluto Mariangela Porru.
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"non si fa cenno alla possibilità di derogare il vincolo imposto dal comma 2 bis dell'art. 9 D.L. n. 78/2010, vale a dire il divieto di superare nell'anno 2011 l'ammontare complessivo delle risorse destinate al trattamento accessorio del personale quantificate per l'anno 2010"

Le somme vengono corrisposte dall'Istat , l'Ucc deve essere organizzato , il censimento deve essere fatto :
Il DL 78 avrebbe anche potuto pensarci , ...e no....era un DL per cui vi era il requisito dell'urgenza !!!!

Personalmente e molto serenamente inserisco tali somme nella lettera K e parimenti ad Ici ed ex Merloni non le computo nel limite imposto dal comma 2 bis dell'art. 9 D.L. n. 78/2010,.

Scusate se torno sull'argomento.
Premetto che anch'io sono dell'avviso che se l'incarico di rilevatore viene svolto da un dipendente del Comune svolgente mansioni che non hanno nulla a che fare con il servizio statistica ci troviamo di fronte ad una prestazione occasionale.
Tuttavia, su una newsletter che ho ricevuto oggi, viene detto che in tali casi trova applicazione il comma 5 dell'art. 14 del CCNL 01/4/1999 e che il compenso non deve essere commisurato a ore ma a questionario pur se facendolo rientrare nel fondo straordinario integrato dall'importo erogato dall'ISTAT (e poi riconosciuto, come detto, in base ai questionari fatti). Ovviamente al di fuori dell'orario di lavoro.
Ora i miei dubbi sono questi:
- in quali casi trova applicazione l'articolo 14 comma 5 del CCNL 01/4/1999?
- nel caso trovi applicazione per questo censimento, come va erogato il compenso?
- io, al massimo, consideravo tali compensi nell'articolo 15 lett. k (con riferimento al dipendente dell'uff. statistica in qualità di corrdinatore). Forse sbagliavo?
- ma se la prestazione viene svolta fuori orario di lavoro il dipendente non dovrebbe timbrare. E nel caso subisca un infortunio come ci si deve comportare?
In definitiva, è corretto inquadrare tali prestazioni come occasionali o invece bisognerebbe inqudrarle nell'articolo 14 comma 5 citato?
Che confusione!
Grazie
Stefano

Avevo espresso la mia umile opinione che confermo al post
https://entilocali.forumattivo.it/t2721-trattamento-fiscale-e-previdenziale-rilevatori-censimento?highlight=censimento

capisco i tuoi dubbi e non condivido personalmente tali "newsletter" a cui ovviamente pero' ciascuno puo' prestar fede .