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tributi69
Eugenio Sbalzer
francodan
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Soppressa l’indennità di fi ne mandato di sindaci
Che dite, vogliamo parlarne ....
Soppressione dell’indennità di fi ne mandato per sindaci e presidenti di provincia. Azzeramento degli emolumenti corrisposti agli amministratori dei comuni fi no a 1.000 abitanti. E ancora obbligo per tutte le amministrazioni di adottare «misure di contenimento e revisione» dei costi della politica che consentano di ridurre la
spesa rispetto al 2013. La mannaia del nuovo ciclo di spending review colpisce anche gli enti locali, con una lunga serie di norme contenute nell’art. 22 dello schema di decreto legge predisposto dal governo Renzi sulla base delle indicazioni e dei
suggerimenti del commissario straordinario Cottarelli.
Le misure sono di due tipi. Da un lato, abbiamo quelle di immediata applicazione, che non necessitano,cioè, di essere recepite a livello regolamentare.
Fra queste, spicca, come detto, la cancellazione dell’indennità di fi ne mandato per gli organi di vertice (sindaco e presidente di provincia) disposta dal comma 5 con
effi cacia sostanzialmente retroattiva:la disposizione, infatti, si applica anche agli amministratori in carica con effetto dall’inizio del relativo incarico.
Il comma 6 completa l’opera cancellando dall’art. 82, comma 8,del Tuel, la lett. f), che quantifi ca la buonuscita in una somma pari ad una indennità mensile per ciascun anno di mandato (purché quest’ultimo sia durato almeno 30 mesi).
Sempre il comma 6 introduce al citato art. 82 del Tuel un nuovo comma 11-bis, ai sensi del quale «L’incarico di amministratore di comuni con
popolazione fi no a 1.000 abitanti è esercitato a titolo gratuito»: a partire dal giorno in cui il dl entrerà in vigore, quindi, sindaci, assessori e consiglieri dei mini-enti non percepiranno più alcuna indennità, gettone o altro emolumento.
La seconda categoria di misure include quelle che gli enti locali devono introdurre «nell’ambito della propria autonomia organizzativa e fi nanziaria
», al fi ne di abbattere i costi della politica. Qui ogni amministrazione potrà muoversi con maggiore libertà,ma all’interno di precisi paletti.
Innanzitutto, dovrà essere garantito un risparmio rispetto alla spesa
sostenuta per le medesime fi nalità lo scorso anno. Inoltre, il dl indica
alcune linee guida: sforbiciare le indennità di funzione e i gettoni al di sotto degli importi fi ssati dal dm 119/2000, tagliare ancora i rimborsi per viaggi e soggiorni o comunque,più in generale, tutte le «spese complessivamente riconducibili al funzionamento degli organi politici». Ciò anche mediante la razionalizzazione
dell’articolazione dei relativi lavori con modalità in grado di assicurare
il contenimento dei permessi e delle licenze di cui all’art. 79 del Tuel:
una norma, questa, che ricorda quella introdotta dal governo Monti che
puntava a spostare in orario serale le riunioni di giunte e (soprattutto)
consigli (trascurando, peraltro, le maggiori spese che ciò comporta per
elettricità e riscaldamento).
Nel menù non manca un nuovo taglio delle poltrone, in particolare di quelle degli assessori, in chiara controtendenza con quanto previsto dalla recente legge Delrio, che ha nuovamente aumentato i posti disponibili nei comuni con meno di 10.000
abitanti. In realtà, il dl si sforza di raccordare le due norme, prevedendo
che l’applicazione dei commi 135 e 136 della legge 56/2014 sia subordinata
alla previa verifi ca, da parte dei competenti organi di controllo della
compatibilità dei relativi effetti con gli obiettivi di risparmio imposti dal
decreto spending. Quest’ultimo non risparmia neppure le regioni, cui
l’art. 23 chiede una nuova stretta sui vitalizi spettanti ai consiglieri.
Ma in questo caso, la vera partita si giocherà nella riforma della Costituzione.
Fonte Italia Oggi
Soppressione dell’indennità di fi ne mandato per sindaci e presidenti di provincia. Azzeramento degli emolumenti corrisposti agli amministratori dei comuni fi no a 1.000 abitanti. E ancora obbligo per tutte le amministrazioni di adottare «misure di contenimento e revisione» dei costi della politica che consentano di ridurre la
spesa rispetto al 2013. La mannaia del nuovo ciclo di spending review colpisce anche gli enti locali, con una lunga serie di norme contenute nell’art. 22 dello schema di decreto legge predisposto dal governo Renzi sulla base delle indicazioni e dei
suggerimenti del commissario straordinario Cottarelli.
Le misure sono di due tipi. Da un lato, abbiamo quelle di immediata applicazione, che non necessitano,cioè, di essere recepite a livello regolamentare.
Fra queste, spicca, come detto, la cancellazione dell’indennità di fi ne mandato per gli organi di vertice (sindaco e presidente di provincia) disposta dal comma 5 con
effi cacia sostanzialmente retroattiva:la disposizione, infatti, si applica anche agli amministratori in carica con effetto dall’inizio del relativo incarico.
Il comma 6 completa l’opera cancellando dall’art. 82, comma 8,del Tuel, la lett. f), che quantifi ca la buonuscita in una somma pari ad una indennità mensile per ciascun anno di mandato (purché quest’ultimo sia durato almeno 30 mesi).
Sempre il comma 6 introduce al citato art. 82 del Tuel un nuovo comma 11-bis, ai sensi del quale «L’incarico di amministratore di comuni con
popolazione fi no a 1.000 abitanti è esercitato a titolo gratuito»: a partire dal giorno in cui il dl entrerà in vigore, quindi, sindaci, assessori e consiglieri dei mini-enti non percepiranno più alcuna indennità, gettone o altro emolumento.
La seconda categoria di misure include quelle che gli enti locali devono introdurre «nell’ambito della propria autonomia organizzativa e fi nanziaria
», al fi ne di abbattere i costi della politica. Qui ogni amministrazione potrà muoversi con maggiore libertà,ma all’interno di precisi paletti.
Innanzitutto, dovrà essere garantito un risparmio rispetto alla spesa
sostenuta per le medesime fi nalità lo scorso anno. Inoltre, il dl indica
alcune linee guida: sforbiciare le indennità di funzione e i gettoni al di sotto degli importi fi ssati dal dm 119/2000, tagliare ancora i rimborsi per viaggi e soggiorni o comunque,più in generale, tutte le «spese complessivamente riconducibili al funzionamento degli organi politici». Ciò anche mediante la razionalizzazione
dell’articolazione dei relativi lavori con modalità in grado di assicurare
il contenimento dei permessi e delle licenze di cui all’art. 79 del Tuel:
una norma, questa, che ricorda quella introdotta dal governo Monti che
puntava a spostare in orario serale le riunioni di giunte e (soprattutto)
consigli (trascurando, peraltro, le maggiori spese che ciò comporta per
elettricità e riscaldamento).
Nel menù non manca un nuovo taglio delle poltrone, in particolare di quelle degli assessori, in chiara controtendenza con quanto previsto dalla recente legge Delrio, che ha nuovamente aumentato i posti disponibili nei comuni con meno di 10.000
abitanti. In realtà, il dl si sforza di raccordare le due norme, prevedendo
che l’applicazione dei commi 135 e 136 della legge 56/2014 sia subordinata
alla previa verifi ca, da parte dei competenti organi di controllo della
compatibilità dei relativi effetti con gli obiettivi di risparmio imposti dal
decreto spending. Quest’ultimo non risparmia neppure le regioni, cui
l’art. 23 chiede una nuova stretta sui vitalizi spettanti ai consiglieri.
Ma in questo caso, la vera partita si giocherà nella riforma della Costituzione.
Fonte Italia Oggi
Re: Soppressa l’indennità di fi ne mandato di sindaci
mi pare che siamo alla proposta
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
re
gia' gia' ma ...cosi fosse:
e' retroattiva alla nomina, e quei sindaci cessati per dimissione qualche mese fa che hanno avuto l'indennita' ???
e gli impegni annuali di accantonamento per l'indennita' in parte corrente ai fini del patto valutati a suo tempo ???
stante che la ratio di tale indennita' ( reinserimento del sindaco nell'ambito lavorativo ) credo non sia piu' applicabile o verificabile ( ai sindaci in aspettativa paghiamo gia' TFR in rimborso ) non discuto sulla soppressione che ci sta' in abbondanza ma sui criteri applicativi
e' retroattiva alla nomina, e quei sindaci cessati per dimissione qualche mese fa che hanno avuto l'indennita' ???
e gli impegni annuali di accantonamento per l'indennita' in parte corrente ai fini del patto valutati a suo tempo ???
stante che la ratio di tale indennita' ( reinserimento del sindaco nell'ambito lavorativo ) credo non sia piu' applicabile o verificabile ( ai sindaci in aspettativa paghiamo gia' TFR in rimborso ) non discuto sulla soppressione che ci sta' in abbondanza ma sui criteri applicativi
Re: Soppressa l’indennità di fi ne mandato di sindaci
effetto retroattivo su diritti acquisiti...la vedo dura.......
certo che se la loro intenzione è bloccare quelle di maggio 2014 devono sbrigarsi...per chi ha percepito due o tre mesi addietro per dimissioni e altro dubito che la legge possa intervenire su denaro già percepito e spettante sulla base di una norma a quel momento vigente....
certo che se la loro intenzione è bloccare quelle di maggio 2014 devono sbrigarsi...per chi ha percepito due o tre mesi addietro per dimissioni e altro dubito che la legge possa intervenire su denaro già percepito e spettante sulla base di una norma a quel momento vigente....
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
Re: Soppressa l’indennità di fi ne mandato di sindaci
qualcuno ha il testo del decreto legge in argomento
ma quante belle sorprese nell'uovo Pasquale!!!
grazie
ma quante belle sorprese nell'uovo Pasquale!!!
grazie
Eugenio Sbalzer- Messaggi : 115
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Soppressa l’indennità di fi ne mandato di sindaci
in giro si vedono solo anticipazioni di contenuti come questo (italia oggi )
Non possono procedere «ad assunzioni di personale o ricorrere all'indebitamento» le pubbliche
amministrazioni che registrano ritardi nel pagamento dei debiti (e cioè entro 60 giorni). Nell'attesa dell'avvio
della fatturazione elettronica, i creditori e le amministrazioni dovranno comunicare i dati relativi alle fatture
tramite una nuova piattaforma elettronica ( http://certificazionecrediti.mef.gov.it) per la gestione telematica del
rilascio delle certifi cazioni, istituita dal dl 35/2013, convertito nella legge 64/2013. I titolari dei crediti potranno
invece comunicare, mediante la piattaforma informatica, i dati relativi alle fatture emesse a partire dal 1° luglio
2014. Le pubbliche amministrazioni, sempre con la stessa piattaforma, comunicheranno ogni 15 del mese i
dati relativi ai debiti non estinti, per i quali, nel mese precedente, sia stato superato il termine di decorrenza
degli interessi moratori. E, con riferimento ai debiti comunicati, le p.a. dovranno immettere obbligatoriamente
sul portale, contestualmente all'ordine di pagamento, i dati riferiti all'intera operazione: - credito maturato
comunicato dall'impresa; - data presunta del pagamento; - il codice identifi cativo gara, con cui si indica ogni
gara d'appalto aggiudicata all'impresa dalla pubblica amministrazione. Il mancato rispetto di tutti questi
obblighi comporterà la responsabilità del dirigente incaricato all'adempimento. Il tutto è previsto nel decreto
legge Irpef, varato il 18 aprile 2014 dal consiglio dei ministri. colo 7, comma 4-bis, del decreto legge n.
35/2013 convertito con la legge n. 64/2013 prevede che entro il 30 aprile attraverso la piattaforma informatica
vengano certifi cati i crediti . Lo stesso articolo 7, al secondo comma, statuisce alcune sanzioni per il mancato
rispetto dei tempi: « La mancata registrazione sulla piattaforma elettronica entro il termine di cui al comma 1 è
rilevante ai fi ni della misurazione e della valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili e
comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare ai sensi degli articoli 21 e 55, del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, e successive modifi cazioni. I dirigenti responsabili sono assoggettati, altresì, ad una
sanzione pecuniaria pari a 100 euro per ESSIONE CREDITI P ogni giorno di ritardo nella re ogni giorno di
ritardo nella registrazione sulla piattaforma elettronica ».
Non possono procedere «ad assunzioni di personale o ricorrere all'indebitamento» le pubbliche
amministrazioni che registrano ritardi nel pagamento dei debiti (e cioè entro 60 giorni). Nell'attesa dell'avvio
della fatturazione elettronica, i creditori e le amministrazioni dovranno comunicare i dati relativi alle fatture
tramite una nuova piattaforma elettronica ( http://certificazionecrediti.mef.gov.it) per la gestione telematica del
rilascio delle certifi cazioni, istituita dal dl 35/2013, convertito nella legge 64/2013. I titolari dei crediti potranno
invece comunicare, mediante la piattaforma informatica, i dati relativi alle fatture emesse a partire dal 1° luglio
2014. Le pubbliche amministrazioni, sempre con la stessa piattaforma, comunicheranno ogni 15 del mese i
dati relativi ai debiti non estinti, per i quali, nel mese precedente, sia stato superato il termine di decorrenza
degli interessi moratori. E, con riferimento ai debiti comunicati, le p.a. dovranno immettere obbligatoriamente
sul portale, contestualmente all'ordine di pagamento, i dati riferiti all'intera operazione: - credito maturato
comunicato dall'impresa; - data presunta del pagamento; - il codice identifi cativo gara, con cui si indica ogni
gara d'appalto aggiudicata all'impresa dalla pubblica amministrazione. Il mancato rispetto di tutti questi
obblighi comporterà la responsabilità del dirigente incaricato all'adempimento. Il tutto è previsto nel decreto
legge Irpef, varato il 18 aprile 2014 dal consiglio dei ministri. colo 7, comma 4-bis, del decreto legge n.
35/2013 convertito con la legge n. 64/2013 prevede che entro il 30 aprile attraverso la piattaforma informatica
vengano certifi cati i crediti . Lo stesso articolo 7, al secondo comma, statuisce alcune sanzioni per il mancato
rispetto dei tempi: « La mancata registrazione sulla piattaforma elettronica entro il termine di cui al comma 1 è
rilevante ai fi ni della misurazione e della valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili e
comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare ai sensi degli articoli 21 e 55, del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, e successive modifi cazioni. I dirigenti responsabili sono assoggettati, altresì, ad una
sanzione pecuniaria pari a 100 euro per ESSIONE CREDITI P ogni giorno di ritardo nella re ogni giorno di
ritardo nella registrazione sulla piattaforma elettronica ».
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
re
...Non possono procedere «ad assunzioni di personale ...
e quale sarebbe il problema , siamo una categoria ad esaurimento e con le mille limitazioni in essere non vedo davvero il senso logico, ammesso che ne abbia
e quale sarebbe il problema , siamo una categoria ad esaurimento e con le mille limitazioni in essere non vedo davvero il senso logico, ammesso che ne abbia
Re: Soppressa l’indennità di fi ne mandato di sindaci
Ovviamente si comincia dal basso e ci si fermerà lì ...piccoli Comuni.
E poi che differenza ci sarebbe fra un Comune di 900 abitanti e uno di 1.100??
E poi che differenza ci sarebbe fra un Comune di 900 abitanti e uno di 1.100??
Ospite- Ospite
Re: Soppressa l’indennità di fi ne mandato di sindaci
nella versione definitiva del decreto il taglio non è stato confermato.
tributi69- Messaggi : 193
Data d'iscrizione : 12.12.11
Re: Soppressa l’indennità di fi ne mandato di sindaci
tributi69 ha scritto:nella versione definitiva del decreto il taglio non è stato confermato.
Avrà telefonato Fassino.
Ospite- Ospite
Re: Soppressa l’indennità di fi ne mandato di sindaci
Ciao, mi confermate che l'indennità di fine mandato del sindaco non è stata soppressa? Nel testo del decreto 66 non l'ho trovato...
Grazie mille a tutti per l'ottimo lavoro che svolgete e non lo dico così, tanto per dire...
Grazie mille a tutti per l'ottimo lavoro che svolgete e non lo dico così, tanto per dire...
elena- Messaggi : 126
Data d'iscrizione : 07.05.11
Re: Soppressa l’indennità di fi ne mandato di sindaci
Confermo, non è stata soppressa
paolo.i- Messaggi : 247
Data d'iscrizione : 21.09.10
Re: Soppressa l’indennità di fi ne mandato di sindaci
paolo.i ha scritto:Confermo, non è stata soppressa
Ovviamente ........
PINCOPALLO- Messaggi : 255
Data d'iscrizione : 06.11.12
Località : MARCHE
enzo luca- Messaggi : 50
Data d'iscrizione : 06.05.13
re
ma che riferimenti era una proposta nel decreto poi non inserita nel decreto quindi e come non fosse mai esistita , nessun riferimento
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