Solleciti di pagamento

La recente legge n. 106 del 2010 recita " in tutti i casi di riscossione coattiva di debiti fino a euro duemila ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, intrapresa successivamente alla data di entrata in vigore della presente disposizione, le azioni cautelari ed esecutive sono precedute dall'invio, mediante posta ordinaria, di due solleciti di pagamento, il secondo dei quali decorsi almeno sei mesi dalla spedizione del primo "

Parliamo sia del fermo amministrativo (azioni cautelari) che dei pignoramenti mobiliari, presso terzi (azioni esecutive)

la mia domanda è la seguente: i solleciti vanno inviati successivamente alla notifica dell'ingiunzione fiscale visto che parliamo di trasmetterli precedentemente alle azioni esecutive oppure prima, come attività stragiudiziale a seguito del mancato pagamento?

Ottima domanda ; e' una questione che ho affrontato e che mi pare nuovamente mal scritta.
"le azioni cautelari ed esecutive sono precedute dall'invio, mediante posta ordinaria, di due solleciti di pagamento"

e' chiaro che tali solleciti debbano essere inviati post notifica ingiunzione rd 639/1910
(infatti la norma ci dice che le "azioni esecutive" sono precedute ma per essere esecutive occorre che vi sia atto specifico che ponga il contribuente nella posizione di essere esecutato.) la quale pero' e' atto esecutivo ex se .
Ne consegue l'assurdo che : notifico l'ingiunzione, mando due solleciti , l'ingiunzione perde nel contempo l'esecutivita' precettuale derivandone che per poter esecutare debbo ripetere la notificazione dell'ingiunzione stessa.

La questione e' molto seria; considerando che i crediti sotto i 2000 rappresentano la fetta più consistente delle entrate degli Enti si rischia un grosso danno per gli stessi ipotizzando i possibili ricorsi dei contribuenti .....