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azioni anci a tutela piccoli comuni - tre direttrici
Piccoli Comuni a Brindisi, azione su tre direttrici
Ivana Cavazzini: fondamentale il rapporto con le Regioni.
La manovra di agosto ha tenuto banco anche all'assemblea di Brindisi, soprattutto per l'articolo 16 che impone nuove modalità di gestione associata e uno scadenziario ravvicinato per il loro espletamento.
Se ne è parlato diffusamente in una riunione dei coordinatori regionali, tenuta a margine dei lavori centrali. Ivana Cavazzini, Presidente del dipartimento Piccoli Comuni e forme associative di ANCI Lombardia, era presente ai lavori.
"Sono state individuate tre direttrici su cui muoverci da subito - riporta Cavazzini - La prima riguarda i rapporti con la Regione, visto che ai governatori è conferito il potere rilevante di determinare limiti demografici e ambiti ottimali delle gestioni associate. Alla Regione dovremo rivolgerci per comunicare la nostra idea di Paese e chiedere che legiferi a sostegno di piccoli Comuni, nel segno dell'autonomia e autodeterminazione dei territori e in quello della flessibilità degli ambiti, che non possono essere tracciati in modo astratto per rispondere a una norma o a un numero".
Le Regioni hanno tempo fino al 17 novembre per legiferare. Nel frattempo gli esperti di ANCI stanno valutando il ricorso in Corte costituzionale su alcuni articoli della manovra. "Ci sono molti punti della legge 148 che puzzano di incostituzionalità - prosegue il Sindaco di Drizzona - e con gli esperti di ANCI li stiamo mettendo a fuoco uno ad uno. Non sarà l'associazione però a ricorrere alla Corte costituzionale, perché non ha i titoli per farlo. lo possono però fare sia i Consigli delle autonomie locali di ciascuna regione, sia i singoli Comuni. ANCI non farà mancare il suo appoggio né in un caso, né nell'altro".
Infine si aprirà a Roma il tavolo paritetico per le riforme istituzionali: "ANCI insisterà affinché anche i rappresentanti dei piccoli comuni siano ammessi al tavolo - conclude la Presidente Cavazzini - che dovrà trattare delle indispensabili semplificazioni per i piccoli comuni, per risolvere incongruenze palesi nella normativa attuale, che ad esempio prevede di fatto lo scioglimento delle unioni funzionanti, e affinché i piccoli comuni siano esentati dal patto di stabilità".
Ivana Cavazzini: fondamentale il rapporto con le Regioni.
La manovra di agosto ha tenuto banco anche all'assemblea di Brindisi, soprattutto per l'articolo 16 che impone nuove modalità di gestione associata e uno scadenziario ravvicinato per il loro espletamento.
Se ne è parlato diffusamente in una riunione dei coordinatori regionali, tenuta a margine dei lavori centrali. Ivana Cavazzini, Presidente del dipartimento Piccoli Comuni e forme associative di ANCI Lombardia, era presente ai lavori.
"Sono state individuate tre direttrici su cui muoverci da subito - riporta Cavazzini - La prima riguarda i rapporti con la Regione, visto che ai governatori è conferito il potere rilevante di determinare limiti demografici e ambiti ottimali delle gestioni associate. Alla Regione dovremo rivolgerci per comunicare la nostra idea di Paese e chiedere che legiferi a sostegno di piccoli Comuni, nel segno dell'autonomia e autodeterminazione dei territori e in quello della flessibilità degli ambiti, che non possono essere tracciati in modo astratto per rispondere a una norma o a un numero".
Le Regioni hanno tempo fino al 17 novembre per legiferare. Nel frattempo gli esperti di ANCI stanno valutando il ricorso in Corte costituzionale su alcuni articoli della manovra. "Ci sono molti punti della legge 148 che puzzano di incostituzionalità - prosegue il Sindaco di Drizzona - e con gli esperti di ANCI li stiamo mettendo a fuoco uno ad uno. Non sarà l'associazione però a ricorrere alla Corte costituzionale, perché non ha i titoli per farlo. lo possono però fare sia i Consigli delle autonomie locali di ciascuna regione, sia i singoli Comuni. ANCI non farà mancare il suo appoggio né in un caso, né nell'altro".
Infine si aprirà a Roma il tavolo paritetico per le riforme istituzionali: "ANCI insisterà affinché anche i rappresentanti dei piccoli comuni siano ammessi al tavolo - conclude la Presidente Cavazzini - che dovrà trattare delle indispensabili semplificazioni per i piccoli comuni, per risolvere incongruenze palesi nella normativa attuale, che ad esempio prevede di fatto lo scioglimento delle unioni funzionanti, e affinché i piccoli comuni siano esentati dal patto di stabilità".
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
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