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Paolo Gros
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Revisori -suddivisione in tre fasce
I revisori dei conti di Comuni e Province saranno divisi in tre fasce, per essere destinati a diverse categorie di enti in base al curriculum. Con un solo anno di iscrizione all'ordine alle spalle, e 15 crediti formativi specifici sulla contabilità degli enti locali, si potrà ambire alla nomina a revisori dei conti nei Comuni fino a 5mila abitanti, con almeno cinque anni di iscrizione e 20 crediti formativi si andranno a controllare i bilanci degli enti fra 5mila e 15mila abitanti mentre per far parte dei collegi che operano nei Comuni sopra i 15mila abitanti e nelle Province occorreranno 15 anni di iscrizione all'ordine e 30 crediti formativi.
Per essere inseriti nel secondo e terzo elenco occorre aver già presentato istanza per fare il revisore prima dell'entrata in vigore del provvedimento, mentre per la prima fascia ci potrà essere un anno di tempo. Qualche finestra temporale dovrebbe essere prevista per raccogliere il numero di crediti formativi richiesti dalle varie fasce (aprendo il rischio di intensificare il "mercato" dei crediti). La previsione è contenuta nella bozza di decreto del Viminale che attua la regola dei revisori dei conti «estratti» e non più nominati, in base a quanto previsto per i prossimi guardiani dei conti locali dall'articolo 16, comma 25 del Dl 138/2011.
Il nuovo meccanismo di scelta, che prima della versione definitiva potrebbe subire ulteriori aggiustamenti (per esempio modificando il numero di crediti formativi necessari per accedere alle varie fasce), è emerso ieri nel corso del convegno nazionale annuale dell'Ancrel, l'associazione dei revisori dei conti negli enti locali. Il compito (non facile) del decreto attuativo è di tradurre in un meccanismo razionale le previsioni di una norma nata male, che nel tentativo di sottrarre all'influenza della politica la scelta del revisore, oggi in pratica in mano alla maggioranza che amministra l'ente, ha scelto la strada "originale" dell'estrazione da un elenco regionale.
Anche nel corso del convegno fiorentino, i commercialisti sono tornati con forza a chiedere l'abrogazione del meccanismo dell'estrazione, mentre i tecnici governativi stanno tentando di attenuarne i difetti in sede attuativa. Per evitare che un professionista finisca per essere assegnato a un Comune che pur essendo nella stessa regione dista centinaia di chilometri dal proprio domicilio, il Dm dovrebbe introdurre una sorta di preselezione: il Comune che ha bisogno di un nuovo revisore fa la richiesta alla Prefettura, che mette il tutto in un avviso pubblico online per raccogliere delle "candidature". Su questa base intervengono le estrazioni, che le Prefetture svolgeranno periodicamente (l'ipotesi è ogni tre mesi) per assegnare ai diversi Comuni i revisori che hanno fatto richiesta.
FONTE: IL SOLE 24 ORE
Per essere inseriti nel secondo e terzo elenco occorre aver già presentato istanza per fare il revisore prima dell'entrata in vigore del provvedimento, mentre per la prima fascia ci potrà essere un anno di tempo. Qualche finestra temporale dovrebbe essere prevista per raccogliere il numero di crediti formativi richiesti dalle varie fasce (aprendo il rischio di intensificare il "mercato" dei crediti). La previsione è contenuta nella bozza di decreto del Viminale che attua la regola dei revisori dei conti «estratti» e non più nominati, in base a quanto previsto per i prossimi guardiani dei conti locali dall'articolo 16, comma 25 del Dl 138/2011.
Il nuovo meccanismo di scelta, che prima della versione definitiva potrebbe subire ulteriori aggiustamenti (per esempio modificando il numero di crediti formativi necessari per accedere alle varie fasce), è emerso ieri nel corso del convegno nazionale annuale dell'Ancrel, l'associazione dei revisori dei conti negli enti locali. Il compito (non facile) del decreto attuativo è di tradurre in un meccanismo razionale le previsioni di una norma nata male, che nel tentativo di sottrarre all'influenza della politica la scelta del revisore, oggi in pratica in mano alla maggioranza che amministra l'ente, ha scelto la strada "originale" dell'estrazione da un elenco regionale.
Anche nel corso del convegno fiorentino, i commercialisti sono tornati con forza a chiedere l'abrogazione del meccanismo dell'estrazione, mentre i tecnici governativi stanno tentando di attenuarne i difetti in sede attuativa. Per evitare che un professionista finisca per essere assegnato a un Comune che pur essendo nella stessa regione dista centinaia di chilometri dal proprio domicilio, il Dm dovrebbe introdurre una sorta di preselezione: il Comune che ha bisogno di un nuovo revisore fa la richiesta alla Prefettura, che mette il tutto in un avviso pubblico online per raccogliere delle "candidature". Su questa base intervengono le estrazioni, che le Prefetture svolgeranno periodicamente (l'ipotesi è ogni tre mesi) per assegnare ai diversi Comuni i revisori che hanno fatto richiesta.
FONTE: IL SOLE 24 ORE
Re: Revisori -suddivisione in tre fasce
" Per evitare che un professionista finisca per essere assegnato a un Comune che pur essendo nella stessa regione dista centinaia di chilometri dal proprio domicilio, il Dm dovrebbe introdurre una sorta di preselezione"
da un lato si limitano drasticamente lle norme relative ai rimborsi spese di dipendenti e segretari.....dall'altro per i revisori si introduce un meccanismo che può determinare spese anche elevate superiori allo stesso compenso annuale laddove il revisore abiti a 200 - 300 km di distanza.....è necessaria anche una norma territoriale che suddivida gli elenchi per ambiti provinciali.....
da un lato si limitano drasticamente lle norme relative ai rimborsi spese di dipendenti e segretari.....dall'altro per i revisori si introduce un meccanismo che può determinare spese anche elevate superiori allo stesso compenso annuale laddove il revisore abiti a 200 - 300 km di distanza.....è necessaria anche una norma territoriale che suddivida gli elenchi per ambiti provinciali.....
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
secondo e terzo elenco
Oggetto: richiesta di chiarimenti.
"Per essere inseriti nel secondo e terzo elenco occorre aver gia presentato istanza per fare il revisore...". Cosa significa, essere già revisore di Ente Locale o aver svolto l'attività di Revisore negli Enti Locali? Inoltre, "...iscrizione all'ordine..." si intende, iscrizione nel Registro dei Revisori Legali?
Angelo M.
"Per essere inseriti nel secondo e terzo elenco occorre aver gia presentato istanza per fare il revisore...". Cosa significa, essere già revisore di Ente Locale o aver svolto l'attività di Revisore negli Enti Locali? Inoltre, "...iscrizione all'ordine..." si intende, iscrizione nel Registro dei Revisori Legali?
Angelo M.
Elenco
Significa nel caso aver almeno presentato la domanda di iscrizione ante legem.
-si intende, iscrizione nel Registro dei Revisori Legali.
-essere già revisore di Ente Locale o aver svolto l'attività di Revisore negli Enti Locali...mi pare molto chiaro e che necessiti di spiegazione.
-si intende, iscrizione nel Registro dei Revisori Legali.
-essere già revisore di Ente Locale o aver svolto l'attività di Revisore negli Enti Locali...mi pare molto chiaro e che necessiti di spiegazione.
Re: Revisori -suddivisione in tre fasce
almeno a milano ho capito che per avere questi crediti bisogna svolger master/corsi pagmento (tipo cel o cndec a roma in 3 gg) che danno quello del cel 3+6 crediti, quello di roma 15. E' l'unica possibilità o ci sono anche corsi gratuiti??grazie
LOLLOKIKKO- Messaggi : 28
Data d'iscrizione : 13.10.11
Re: Revisori -suddivisione in tre fasce
a questo punto conviene fare quello irdcec roma che dà 15 crediti piuttussto qche quello enti locali che dà 3+6......siete d'accordo??
LOLLOKIKKO- Messaggi : 28
Data d'iscrizione : 13.10.11
REVISORI - SUDDIVISIONE IN TRE FASCE
LOLLOKIKKO ha scritto:a questo punto conviene fare quello irdcec roma che dà 15 crediti piuttussto qche quello enti locali che dà 3+6......siete d'accordo??
Per riuscire a capirci qualcosa, vorrei esporre il mio caso. Sono iscritto nel registro dei revisori legali dal 1994; ho sempre svolto l'attività di revisore in diversi comuni; ora sono in pensione dopo avere svolto l'attività lavorativa in qualità di dirigente finanziario in un ente locale per 33 anni e svolgo tuttora l'attività di revisore in un comune. In quale fascia verrò collocato?
GAUDENZIO PELIZZARI- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 24.10.11
Fasce
Con oltre quindici anni di iscrizione si rientra nella fascia dei comuni superiori a 15.000 abitanti sempre che si sia in possesso di 30 crediti formativi.
In assenza di crediti si rientra nella fascia sotto i 5.000 abitanti
In assenza di crediti si rientra nella fascia sotto i 5.000 abitanti
Re: Revisori -suddivisione in tre fasce
Paolo Gros ha scritto:Con oltre quindici anni di iscrizione si rientra nella fascia dei comuni superiori a 15.000 abitanti sempre che si sia in possesso di 30 crediti formativi.
In assenza di crediti si rientra nella fascia sotto i 5.000 abitanti
Avere svolto, come nel mio caso, l'attività di dirigente del settore econonomico e finanziario di un ente pubblico, e la costante partecipazione a convegni e corsi di aggiornamento in materia economico finanziaria e contabile degli enti pubblici, nonchè la nomina a revisore in diversi comuni, non potrebbe comportare l'attribuzione del massimo dei crediti formativi inerenti la contabilità pubblica?
Non voglio polemizzare, ma in questi anni durante la mia attività di dirigente finanziario mi sono capitati revisori che non avevano mai visto un bilancio comunale. Passavo ore a spiegare loro i meccanismi della contabilità pubblica, e spesso, per far prima, ci si sedeva in parte e si dettava loro i dati che dovevano inserire nelle loro relazione perchè non erano in grado di extrapolarli dai documenti a loro disposizione.
GAUDENZIO PELIZZARI- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 24.10.11
Revisori
Registro possono iscriversi sia coloro che sono iscritti al precedente Registro dei revisori contabili sia gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili.
Va precisato che l’iscrizione ha valore territoriale regionalen facendo riferimento all’Ordine professionale di appartenenza.
Il Registrò sarà suddiviso in tre fasce composta da :
1) iscritti che vantano almeno un anno di anzianità al registro Revisori o Odcec ed hanno espletato 15 crediti formativi inerenti la contabilità pubblica;
2) iscritti che vantano almeno cinque anni di anzianità al registro Revisori o Odcec, hanno espletato 20 crediti formativi inerenti la contabilità pubblica e vantano o una precedente esperienza come revisori degli enti locali o hanno effettuato domanda per essere nominati.
3) iscritti che vantano almeno quindici anni di anzianità al registro Revisori o Odcec, hanno espletato 25 crediti formativi inerenti la contabilità pubblica e vantano o una precedente esperienza come revisori degli enti locali o hanno effettuato domanda per essere nominati.
Coloro i quali saranno iscritti alla prima fascia potranno candidarsi ad essere nominati nei comuni fino a 5.000 abitanti, quelli iscritti alla seconda nei comuni fino a 15.000 abitanti, quelli iscritti alla terza nella totalità dei comuni
i crediti formativi verranno quindi valutati al momento dell'iscrizione al nuovo albo( a decorrere dal Dm attuativo – si effettuerà un’estrazione fra coloro i quali risultano iscritti in un elenco che si chiamerà Registro Revisori degli Enti locali, tenuto dal Ministero dell’Interno a cui si accederà attraverso domanda on-line)
Va precisato che l’iscrizione ha valore territoriale regionalen facendo riferimento all’Ordine professionale di appartenenza.
Il Registrò sarà suddiviso in tre fasce composta da :
1) iscritti che vantano almeno un anno di anzianità al registro Revisori o Odcec ed hanno espletato 15 crediti formativi inerenti la contabilità pubblica;
2) iscritti che vantano almeno cinque anni di anzianità al registro Revisori o Odcec, hanno espletato 20 crediti formativi inerenti la contabilità pubblica e vantano o una precedente esperienza come revisori degli enti locali o hanno effettuato domanda per essere nominati.
3) iscritti che vantano almeno quindici anni di anzianità al registro Revisori o Odcec, hanno espletato 25 crediti formativi inerenti la contabilità pubblica e vantano o una precedente esperienza come revisori degli enti locali o hanno effettuato domanda per essere nominati.
Coloro i quali saranno iscritti alla prima fascia potranno candidarsi ad essere nominati nei comuni fino a 5.000 abitanti, quelli iscritti alla seconda nei comuni fino a 15.000 abitanti, quelli iscritti alla terza nella totalità dei comuni
i crediti formativi verranno quindi valutati al momento dell'iscrizione al nuovo albo( a decorrere dal Dm attuativo – si effettuerà un’estrazione fra coloro i quali risultano iscritti in un elenco che si chiamerà Registro Revisori degli Enti locali, tenuto dal Ministero dell’Interno a cui si accederà attraverso domanda on-line)
Vorrei esporre il mio caso:
Paolo Gros ha scritto:Con oltre quindici anni di iscrizione si rientra nella fascia dei comuni superiori a 15.000 abitanti sempre che si sia in possesso di 30 crediti formativi.
In assenza di crediti si rientra nella fascia sotto i 5.000 abitanti
Sono iscritta all'Albo dei Revisori Contabili dal 1999 ed all'ODCEC fascia A dal 2005, facendo due esami distinti. Ho svolto un master privato sulla revisione degli enti locali nel 2005, non ho maturato altri crediti nella materia tramite l'ordine, in quanto mai effettuati. Ora, dove dovrei collocarmi, secondo i nuovi criteri?. Grazie per un vostro prezioso contributo.
studiovalvano- Messaggi : 1
Data d'iscrizione : 06.11.11
Fasce
A mio avviso nella seconda fascia anche se , come detto , occrre che il Dm attuativo ( che non c'e' ) chiarisca con esattezza la problematica dei crediti formativi.
revisori in tre fasce
qualcuno mi piega cosa significa la valutazione dei crediti formativi, se non sbaglio nessun credito derivante da attività formativa è a oggi previsto per i revisori contabili
grazie
grazie
giuliettaromeo- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 06.11.11
Revisori
Infatti come piu' volte detto per poter comprendere i crediti formativi e ogni altro adempimenti occorre attendere il decreto attuativo in mancanza del quale la norma risulta inapplicabile.
Re: Revisori -suddivisione in tre fasce
Scusate, io svolgo la mia professione di dottore commercialista in un comune situato sul confine di un'altra regione e da 10 anni svolgo la funzione di revisore in un comune appartenente ad una regione diversa da quella dell'ordine a cui sono iscritto.
Dove sta scritto che io potrò svolgere la mia professione di revisore solo nella regione o provincia di iscrizione all'ordine o al registro revisori legali?
La butto là, ormai è tutto incostituzionale, ma questa limitazione territoriale all’esercizio della professione di dottore commercialista è lecita?
Io farei domanda di iscrizione anche alla prefettura di Roma o Milano, anche se distanti, poiché non mi farebbe schifo fare il revisore colà (Roma o Milano) non solo per il compenso ma anche per l’esperienza che potrei fare.
Dove sta scritto che io potrò svolgere la mia professione di revisore solo nella regione o provincia di iscrizione all'ordine o al registro revisori legali?
La butto là, ormai è tutto incostituzionale, ma questa limitazione territoriale all’esercizio della professione di dottore commercialista è lecita?
Io farei domanda di iscrizione anche alla prefettura di Roma o Milano, anche se distanti, poiché non mi farebbe schifo fare il revisore colà (Roma o Milano) non solo per il compenso ma anche per l’esperienza che potrei fare.
gica- Messaggi : 8
Data d'iscrizione : 08.11.11
Revisori
Nel caso pero' e' solamente "l'iscrizione" che ha valore territoriale regionale e non l'esercizio della professione conseguendone che "Dove sta scritto che io potrò svolgere la mia professione di revisore solo nella regione o provincia di iscrizione all'ordine o al registro revisori legali" ... da nessuna parte.
Re: Revisori -suddivisione in tre fasce
Scusa ma dalla tua risposta non ho capito bene: posso richiedere l'iscrizione in più regioni? Mi sembra di no, se sono iscritto all'ordine di una provincia solo in quella regione posso essere iscritto. Ma come dottore commercialista e revisore legale posso svolgere la mia professione per clienti con sede legale in qualsiasi luogo d'Italia e del mondo. Nel caso della revisione degli enti locali invece questa norma (in via teorica) limita giuridicamente di molto la mia professione su base territtoriale che poi mi sembra contrasti con il vento di liberalizzazione delle professioni. Riformulo la domanda è giuridicamente corretto?
gica- Messaggi : 8
Data d'iscrizione : 08.11.11
Revisori
A mio avviso non e' cosi' ovvero l'iscrizione avviene opresso la regione di appartenenza ma nulla vieta che il revisore iscritto in Piemonte operi quale revisore in Sicilia o ogni altra regioen ( cosa diversa sono le spese di trasferta!)
Re: Revisori -suddivisione in tre fasce
Grazie, ma per quanto riguarda le spese di trasferta deve pensarci il "genio" che ha concepito la norma.
Comunque io non credo che il legislatore abbia pensato che un revisore piemontese potesse iscriversi nel registro in Sicilia ma credo che ritenesse che ogni revisore debba iscriversi solo nella regione di iscrizione all'ordine o ai revisori legali.
Comunque io non credo che il legislatore abbia pensato che un revisore piemontese potesse iscriversi nel registro in Sicilia ma credo che ritenesse che ogni revisore debba iscriversi solo nella regione di iscrizione all'ordine o ai revisori legali.
gica- Messaggi : 8
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Revisori -suddivisione in tre fasce
Paolo Gros ha scritto:Registro possono iscriversi sia coloro che sono iscritti al precedente Registro dei revisori contabili sia gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili.
Va precisato che l’iscrizione ha valore territoriale regionalen facendo riferimento all’Ordine professionale di appartenenza.
Il Registrò sarà suddiviso in tre fasce composta da :
1) iscritti che vantano almeno un anno di anzianità al registro Revisori o Odcec ed hanno espletato 15 crediti formativi inerenti la contabilità pubblica;
2) iscritti che vantano almeno cinque anni di anzianità al registro Revisori o Odcec, hanno espletato 20 crediti formativi inerenti la contabilità pubblica e vantano o una precedente esperienza come revisori degli enti locali o hanno effettuato domanda per essere nominati.
3) iscritti che vantano almeno quindici anni di anzianità al registro Revisori o Odcec, hanno espletato 25 crediti formativi inerenti la contabilità pubblica e vantano o una precedente esperienza come revisori degli enti locali o hanno effettuato domanda per essere nominati.
Coloro i quali saranno iscritti alla prima fascia potranno candidarsi ad essere nominati nei comuni fino a 5.000 abitanti, quelli iscritti alla seconda nei comuni fino a 15.000 abitanti, quelli iscritti alla terza nella totalità dei comuni
i crediti formativi verranno quindi valutati al momento dell'iscrizione al nuovo albo( a decorrere dal Dm attuativo – si effettuerà un’estrazione fra coloro i quali risultano iscritti in un elenco che si chiamerà Registro Revisori degli Enti locali, tenuto dal Ministero dell’Interno a cui si accederà attraverso domanda on-line)
ma di quale crediti parlate, io ho capito che esistono i crediti che dà l'ordine (che non servono per iscirversi negli elenchi) e crediti specifici per essere iscritti nell'elenco aspiranti revisori (ed a quanto pare acquisibili solo corsi a pagamento??)ad es. entilocaliweb attribuisce 3 cf specifici per il 2011 e 6 per il 2012, ma quindi non sono sufficientei per gli elenchi......che roba incredibile....
ho capito bene?
da dove avete ricuperato le tre fasce?
grrazie
LOLLOKIKKO- Messaggi : 28
Data d'iscrizione : 13.10.11
Revisori
Le modifiche, per la nomina dei revisori, introdotte dal D.L. 138/2011 nel testo definitivo risultante dalla legge di conversione n. 148/2011 hanno determinato le fasce.
La definizione dei crediti formativi sara' oggetto come detto di specifico Dm ad oggi mancante.
La definizione dei crediti formativi sara' oggetto come detto di specifico Dm ad oggi mancante.
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