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GIORGIO MARENCO
francodan
Paolo Gros
7 partecipanti
Mancato rispetto del patto - il responsabile del servizio finanziario
Riporto quesito e risposta Anci dal sito Reform
Domanda
In caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno, viste le sanzioni per i Comuni inadempienti stabilite dal D.Lgs. 149/2011, quali sono le conseguenze per i funzionari responsabili ed in particolare per il responsabile del servizio finanziario?
Risposta
Facendo riferimento alla questione posta, si fa presente quanto segue. Le nuove norme contenute nel D.Lgs. 149/2011, non prevedono, in caso di mancato rispetto del patto di stabilità, "conseguenze" sui funzionari responsabili dei vari servizi e nemmeno per il responsabile del servizio finanziario; d'altra parte, anche le norme precedenti non prevedevano "conseguenze" specifiche sui funzionari. Occorre però tenere presente, che le norme contenute nel D.Lgs. 149/2011, non escludono che a seguito del mancato rispetto del patto di stabilità, sia possibile che, a seguito di specifica segnalazione alla Procura della Corte dei conti, questa avvii una azione di responsabilità nei confronti di chi, con il proprio comportamento, ha creato le condizioni in base alle quali l'ente non ha rispettato il patto, e, conseguentemente, l'ente è soggetto a particolari sanzioni che possono arrecare danno all'ente stesso. In quella sede, la Procura potrà verificare anche i comportamenti del responsabile finanziario; cioè, se il responsabile finanziario, nello svolgere le funzioni che gli spettano per il ruolo che ricopre, ha fornito al Consiglio ed alla Giunta, le informazioni necessarie e, se, nel fornire i propri pareri di regolarità contabile riferiti al bilancio preventivo ed alle relative variazioni di bilancio, è stato coerente con il rispetto delle varie norme. In particolare, tra l'altro, si segnalano le responsabilità in capo al responsabile finanziario specificate dall'articolo 9 del D.L. 79/2009 (gli impegni possono essere resi esecutivi, solo se il responsabile finanziario è in grado di attestare che i pagamenti che ne conseguiranno, sono coerenti con i vincoli di finanza pubblica). Si raccomanda anche di prendere visione di quanto stabilito dal punto 73 del Principio contabile n. 2 elaborato dall'Osservatorio per la finanza Locale in data 18/11/2008 (si veda sito Ministero interno). Nel punto richiamato, si afferma che il parere di regolarità contabile è obbligatorio e può essere favorevole o non favorevole. Se la Giunta o il Consiglio deliberano pur in presenza di un parere di regolarità con esito negativo, devono indicare nella deliberazione i motivi della scelta della quale assumono tutta la responsabilità.
Domanda
In caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno, viste le sanzioni per i Comuni inadempienti stabilite dal D.Lgs. 149/2011, quali sono le conseguenze per i funzionari responsabili ed in particolare per il responsabile del servizio finanziario?
Risposta
Facendo riferimento alla questione posta, si fa presente quanto segue. Le nuove norme contenute nel D.Lgs. 149/2011, non prevedono, in caso di mancato rispetto del patto di stabilità, "conseguenze" sui funzionari responsabili dei vari servizi e nemmeno per il responsabile del servizio finanziario; d'altra parte, anche le norme precedenti non prevedevano "conseguenze" specifiche sui funzionari. Occorre però tenere presente, che le norme contenute nel D.Lgs. 149/2011, non escludono che a seguito del mancato rispetto del patto di stabilità, sia possibile che, a seguito di specifica segnalazione alla Procura della Corte dei conti, questa avvii una azione di responsabilità nei confronti di chi, con il proprio comportamento, ha creato le condizioni in base alle quali l'ente non ha rispettato il patto, e, conseguentemente, l'ente è soggetto a particolari sanzioni che possono arrecare danno all'ente stesso. In quella sede, la Procura potrà verificare anche i comportamenti del responsabile finanziario; cioè, se il responsabile finanziario, nello svolgere le funzioni che gli spettano per il ruolo che ricopre, ha fornito al Consiglio ed alla Giunta, le informazioni necessarie e, se, nel fornire i propri pareri di regolarità contabile riferiti al bilancio preventivo ed alle relative variazioni di bilancio, è stato coerente con il rispetto delle varie norme. In particolare, tra l'altro, si segnalano le responsabilità in capo al responsabile finanziario specificate dall'articolo 9 del D.L. 79/2009 (gli impegni possono essere resi esecutivi, solo se il responsabile finanziario è in grado di attestare che i pagamenti che ne conseguiranno, sono coerenti con i vincoli di finanza pubblica). Si raccomanda anche di prendere visione di quanto stabilito dal punto 73 del Principio contabile n. 2 elaborato dall'Osservatorio per la finanza Locale in data 18/11/2008 (si veda sito Ministero interno). Nel punto richiamato, si afferma che il parere di regolarità contabile è obbligatorio e può essere favorevole o non favorevole. Se la Giunta o il Consiglio deliberano pur in presenza di un parere di regolarità con esito negativo, devono indicare nella deliberazione i motivi della scelta della quale assumono tutta la responsabilità.
Re: Mancato rispetto del patto - il responsabile del servizio finanziario
è una materia molto delicata come recenti sviluppi stanno facendo emergere,una materia dove il responsabile deve evitare condotte elusive perchè ,purtroppo si rischia ,in prima persona....come confermano fatti recenti.
Il ragioniere capo del Comune di è finito in carcere nell’ambito dell’inchiesta sul bilancio consuntivo 2010 che secondo l’accusa è stato alterato per rispettare il patto di Stabilità. Nella medesima inchiesta sono indagati il sindaco e l’assessore alle Finanze .è indagato da luglio per falso, abuso d’ufficio, truffa ai danni dello Stato. L’esposto partì dai consiglieri di minoranza.
Il ragioniere capo del Comune di è finito in carcere nell’ambito dell’inchiesta sul bilancio consuntivo 2010 che secondo l’accusa è stato alterato per rispettare il patto di Stabilità. Nella medesima inchiesta sono indagati il sindaco e l’assessore alle Finanze .è indagato da luglio per falso, abuso d’ufficio, truffa ai danni dello Stato. L’esposto partì dai consiglieri di minoranza.
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
patto di stabilità - responsabilità del Ragioniere
Per il dolo direi che non ci sono dubbi, guardate che succede dalle nostre parti
(tratto da sito Ansa Piemonte)
Bilancio alterato, arrestato ragioniere Comune Alessandria
Indagati anche sindaco e assessore
21 dicembre, 17:29
ALESSANDRIA, 21 DIC - Il ragioniere capo del Comune di Alessandria, e' finito in carcere nell'ambito dell'inchiesta sul bilancio consuntivo 2010 che secondo l'accusa e' stato alterato per rispettare il patto di Stabilita'. Nella medesima inchiesta da ieri sono indagati il sindaco Piercarlo Fabbio e l'assessore alle Finanze Luciano Vandone. Il ragioniere e' indagato da luglio per falso, abuso d'ufficio, truffa ai danni dello Stato. L'esposto parti' dai consiglieri di minoranza. (ANSA).
Per la cronaca Sindaco, Assessore e Ragioniere sono stati chiamati dalla procura della Corte dei Conti per una richiesta di danno erariale pari a circa 7.000.000,00 (è scritto giusto) di euro a testa.
ciao
Giorgio
(tratto da sito Ansa Piemonte)
Bilancio alterato, arrestato ragioniere Comune Alessandria
Indagati anche sindaco e assessore
21 dicembre, 17:29
ALESSANDRIA, 21 DIC - Il ragioniere capo del Comune di Alessandria, e' finito in carcere nell'ambito dell'inchiesta sul bilancio consuntivo 2010 che secondo l'accusa e' stato alterato per rispettare il patto di Stabilita'. Nella medesima inchiesta da ieri sono indagati il sindaco Piercarlo Fabbio e l'assessore alle Finanze Luciano Vandone. Il ragioniere e' indagato da luglio per falso, abuso d'ufficio, truffa ai danni dello Stato. L'esposto parti' dai consiglieri di minoranza. (ANSA).
Per la cronaca Sindaco, Assessore e Ragioniere sono stati chiamati dalla procura della Corte dei Conti per una richiesta di danno erariale pari a circa 7.000.000,00 (è scritto giusto) di euro a testa.
ciao
Giorgio
GIORGIO MARENCO- Messaggi : 421
Data d'iscrizione : 14.10.11
Re: Mancato rispetto del patto - il responsabile del servizio finanziario
GIORGIO MARENCO ha scritto:Per il dolo direi che non ci sono dubbi, guardate che succede dalle nostre parti
(tratto da sito Ansa Piemonte)
Bilancio alterato, arrestato ragioniere Comune Alessandria
Indagati anche sindaco e assessore
21 dicembre, 17:29
ALESSANDRIA, 21 DIC - Il ragioniere capo del Comune di Alessandria, e' finito in carcere nell'ambito dell'inchiesta sul bilancio consuntivo 2010 che secondo l'accusa e' stato alterato per rispettare il patto di Stabilita'. Nella medesima inchiesta da ieri sono indagati il sindaco Piercarlo Fabbio e l'assessore alle Finanze Luciano Vandone. Il ragioniere e' indagato da luglio per falso, abuso d'ufficio, truffa ai danni dello Stato. L'esposto parti' dai consiglieri di minoranza. (ANSA).
Per la cronaca Sindaco, Assessore e Ragioniere sono stati chiamati dalla procura della Corte dei Conti per una richiesta di danno erariale pari a circa 7.000.000,00 (è scritto giusto) di euro a testa.
ciao
Giorgio
39 milioni di euro di danno erariale stimati, 60% a carico del sindaco, 20% assessore bilancio, 10% giunta, 10% chi ha votato favorevole al bilancio
lucac88- Messaggi : 462
Data d'iscrizione : 15.11.11
Re: Mancato rispetto del patto - il responsabile del servizio finanziario
la drammaticità dell'episodio ,più che nell'eclatante danno erariale ,sta nella misura cautelare che colpisce il ragioniere e che si configura come extrema ratio....
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
Re: Mancato rispetto del patto - il responsabile del servizio finanziario
i revisori, per non essere stati chiamati in causa, evidentemente avevano segnalato
ale- Messaggi : 999
Data d'iscrizione : 03.06.11
Re: Mancato rispetto del patto - il responsabile del servizio finanziario
A quanto pare, dalla lettura della documentazione pubblicata sullo stesso sito del Comune relativa al Rendiconto 2010, i Revisori avevano dato parere negativo sul documento contabile evidenziando la cancellazione, in sede di predisposizione del consuntivo, di circa 8 milioni di euro di impegni già presi durante il corso della gestione.
Onestamente al di là della misura cautelare (che appare molto forte e sicuramente induce tutti noi ad evitare per il futuro ogni tipo di forzatura contabile per garantire il rispetto del Patto), mi sembra che sia stata una manovra a dir poco azzardata...
Comunque, cari colleghi, è un brutto mestiere il nostro ....
Onestamente al di là della misura cautelare (che appare molto forte e sicuramente induce tutti noi ad evitare per il futuro ogni tipo di forzatura contabile per garantire il rispetto del Patto), mi sembra che sia stata una manovra a dir poco azzardata...
Comunque, cari colleghi, è un brutto mestiere il nostro ....
millini- Messaggi : 8
Data d'iscrizione : 23.12.11
Re: Mancato rispetto del patto - il responsabile del servizio finanziario
il quotidiano la stampa ha ricostruito tutta la vicenda ,emerge comunque a mio modo di vedere un condizionamento legato alle nomine fiduciarie (il vero disastro degli enti locali e della p.a. in genere)come tra l'altro il cronista con parole forti evidenzia ("Forse tenta anche di ribellarsi, ma qualcuno gli mette sotto il naso una clausola del contratto di assunzione: o cosl o il licenziamento in tronco").
da la stampa (rassegna stampa corte conti)
un bilancio da galera
Entrate gonfiate, uscite nascoste: in manette il ragioniere capo
Aveva brindato con il sindaco e l'assessore alle Finanze, e portato anche i pasticcini, Carlo Alberto Ravazzano quando il 25 gennaio fu nominato ragioniere capo (anzi «capo staff economico finanziario») del Comune di Alessandria. Per lui, 55 anni, tortonese ma da tempo trasferitosi nel capoluogo, dottore commercialista con studio nella centrale via Cavour, quell'incarico aveva il sapore di una rivinci-ta.'Nel 2002 era finito sotto processo, insieme ad altri tre, per una vicenda di truffe con sovvenzioni fantasma da cui era uscito senza condanna . Ora rientrava alla grande nel giro, addirittura responsabile delle finanze comunali: una rinascita.
Invece no, una lenta discesa agli inferi che l'ha portato ieri in carcere su richiesta della Procura della Repubblica con l'accusa di falso, truffa allo Stato e abuso d'ufficio. Reati gravi, consumati in questi 11 mesi passati a dire «signor-si». Perché Carlo Alberto Ravazzano viene indicato semplicemente come «longa manus» ed «esecutore degli ordini» dell'assessore alle Finanze, Luciano
Vandone, definito «vero deus ex machina» della «trama ordita» per falsificare il bilancio comunale 2010. La prima pillola amara Ravazzano se la trova sulla scrivania il giorno stesso della nomina: una busta gialla, sigillata, in cui c'è il prospetto, preparato in precedenza su ordine di Vandone (cosl dice la Corte dei conti), per modificare le cifre del conto consuntivo cancellando impegni di spesa e gonfiando le entrate oltre «ogni limite di prudenza». L'allora ragioniere capo, Antonello Zaccone, aveva chiaramente detto che lui non l'avrebbe mai firmato. Nessun problema, il sindaco Pier Carlo Fab-bio (pol) riorganizza gli uffici e sposta Zaccone ad altro incarico. Al suo posto arriva «ad interim» un dirigente di lungo corso, l'architetto Enrico Pelizzone, una vita in Comune: proprio per questo la busta non fa nemmeno finta di aprirla.Cos) tocca a Ravazzano. Lui comincia a sospettare che avessero ragione gli amici: «Attento Carlo Alberto, quelli ti vogliono non perché sei bravo, ma perché sei malleabile». Forse tenta anche di ribellarsi, ma qualcuno gli mette sotto il naso una clausola del contratto di assunzione: o co-sl o il licenziamento in tronco. Del resto
all'inizio le cose vanno tutt'altro che male. Il bilancio consuntivo, opportunamente rivisto, non solo smentisce i revisori dei conti che parlano di un disavanzo di 5 milioni (e lo bocciano), ma presenta addirittura un avanzo di oltre tre milioni, sbandierato dall'assessore. Le grane arrivano subito dopo: Brusasco manda gli atti alla Corte dei conti e dall'opposizione parte anche un esposto alla Procura della Repubblica. II 26 luglio scatta il primo blitz della Finanza: vengono perquisiti gli uffici di Ravazzano, lui è indagato per falso ideologico, abuso d'ufficio e truffa ai danni dello Stato, gli stessi reati che lo porteranno in carcere. La prima a muoversi è la Corte dei conti che ordina al Comune di «riaggiustare» quel bilancio in maniera veritiera e poi, la scorsa settimana, invia le richieste di danni erariali: 39,5 milioni, di cui 27 a carico di Fabbio, Vandone, Ravazzano, quasi 12 per i sei assessori che diedero l'ok al bilancio e 3,9 da dividere fra i 23 votanti in aula. Ieri è toccato al gip accettare la richiesta del pm del Tribunale di incarcerare il ragioniere capo. Ma non finisce qui. Ieri sera Vandone si è dimesso.
Sindaco e assessore In atto il sindaco Fabbio:
alla sua destra l'assessore al Bilancio Luciano Vandone
Lo yes men Ravazzano eseguiva gli ordini di Vandone
da la stampa (rassegna stampa corte conti)
un bilancio da galera
Entrate gonfiate, uscite nascoste: in manette il ragioniere capo
Aveva brindato con il sindaco e l'assessore alle Finanze, e portato anche i pasticcini, Carlo Alberto Ravazzano quando il 25 gennaio fu nominato ragioniere capo (anzi «capo staff economico finanziario») del Comune di Alessandria. Per lui, 55 anni, tortonese ma da tempo trasferitosi nel capoluogo, dottore commercialista con studio nella centrale via Cavour, quell'incarico aveva il sapore di una rivinci-ta.'Nel 2002 era finito sotto processo, insieme ad altri tre, per una vicenda di truffe con sovvenzioni fantasma da cui era uscito senza condanna . Ora rientrava alla grande nel giro, addirittura responsabile delle finanze comunali: una rinascita.
Invece no, una lenta discesa agli inferi che l'ha portato ieri in carcere su richiesta della Procura della Repubblica con l'accusa di falso, truffa allo Stato e abuso d'ufficio. Reati gravi, consumati in questi 11 mesi passati a dire «signor-si». Perché Carlo Alberto Ravazzano viene indicato semplicemente come «longa manus» ed «esecutore degli ordini» dell'assessore alle Finanze, Luciano
Vandone, definito «vero deus ex machina» della «trama ordita» per falsificare il bilancio comunale 2010. La prima pillola amara Ravazzano se la trova sulla scrivania il giorno stesso della nomina: una busta gialla, sigillata, in cui c'è il prospetto, preparato in precedenza su ordine di Vandone (cosl dice la Corte dei conti), per modificare le cifre del conto consuntivo cancellando impegni di spesa e gonfiando le entrate oltre «ogni limite di prudenza». L'allora ragioniere capo, Antonello Zaccone, aveva chiaramente detto che lui non l'avrebbe mai firmato. Nessun problema, il sindaco Pier Carlo Fab-bio (pol) riorganizza gli uffici e sposta Zaccone ad altro incarico. Al suo posto arriva «ad interim» un dirigente di lungo corso, l'architetto Enrico Pelizzone, una vita in Comune: proprio per questo la busta non fa nemmeno finta di aprirla.Cos) tocca a Ravazzano. Lui comincia a sospettare che avessero ragione gli amici: «Attento Carlo Alberto, quelli ti vogliono non perché sei bravo, ma perché sei malleabile». Forse tenta anche di ribellarsi, ma qualcuno gli mette sotto il naso una clausola del contratto di assunzione: o co-sl o il licenziamento in tronco. Del resto
all'inizio le cose vanno tutt'altro che male. Il bilancio consuntivo, opportunamente rivisto, non solo smentisce i revisori dei conti che parlano di un disavanzo di 5 milioni (e lo bocciano), ma presenta addirittura un avanzo di oltre tre milioni, sbandierato dall'assessore. Le grane arrivano subito dopo: Brusasco manda gli atti alla Corte dei conti e dall'opposizione parte anche un esposto alla Procura della Repubblica. II 26 luglio scatta il primo blitz della Finanza: vengono perquisiti gli uffici di Ravazzano, lui è indagato per falso ideologico, abuso d'ufficio e truffa ai danni dello Stato, gli stessi reati che lo porteranno in carcere. La prima a muoversi è la Corte dei conti che ordina al Comune di «riaggiustare» quel bilancio in maniera veritiera e poi, la scorsa settimana, invia le richieste di danni erariali: 39,5 milioni, di cui 27 a carico di Fabbio, Vandone, Ravazzano, quasi 12 per i sei assessori che diedero l'ok al bilancio e 3,9 da dividere fra i 23 votanti in aula. Ieri è toccato al gip accettare la richiesta del pm del Tribunale di incarcerare il ragioniere capo. Ma non finisce qui. Ieri sera Vandone si è dimesso.
Sindaco e assessore In atto il sindaco Fabbio:
alla sua destra l'assessore al Bilancio Luciano Vandone
Lo yes men Ravazzano eseguiva gli ordini di Vandone
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
RESPONSABILE FINANZIARIO
....L'allora ragioniere capo, Antonello Zaccone, aveva chiaramente detto che lui non l'avrebbe mai firmato. Nessun problema, il sindaco Pier Carlo Fab-bio (pol) riorganizza gli uffici e sposta Zaccone ad altro incarico....
e questo fa ancora una volta riflettere: l'allora ragioniere ha fatto benissimo a rifiutarsi, pagando però un prezzo molto salato: lo spostamento ad altro incarico.
Se ci fossero procedure più complesse e più controllate nelle attribuzioni delle responsabilità di un servizio, si eviterebbero anche situazioni del genere. Ci si inventa la solita motivazione formale, l'atto contiene tutti gli elementi essenziali, e così, da un giorno all'altro, perché non vai bene all'amministrazione, o, peggio, perché non fai quello che vuole, contro la legge, dopo anni di esperienza, studio e conseguente professionalità acquisita ti trovi in un settore del tutto estraneo alla tua formazione.
Non esiste alcuna tutela in merito. Quando la questione sarà risolta il "vecchio ragioniere" tornerà al suo posto? Se ci tornerà sarà sempre e solo per nomina dell'amministrazione e non per un reintegro nel posto che gli era proprio e che ha perso soltanto per diligenza nel suo lavoro. E non verrà neppure risarcito......
Quando cambieranno le norme? Una maggiore tutela e difesa delle professionalità eviterebbe di certo queste situazioni per le quali ora paga sempre la collettività (taglio di trasferimenti, ecc.)
e questo fa ancora una volta riflettere: l'allora ragioniere ha fatto benissimo a rifiutarsi, pagando però un prezzo molto salato: lo spostamento ad altro incarico.
Se ci fossero procedure più complesse e più controllate nelle attribuzioni delle responsabilità di un servizio, si eviterebbero anche situazioni del genere. Ci si inventa la solita motivazione formale, l'atto contiene tutti gli elementi essenziali, e così, da un giorno all'altro, perché non vai bene all'amministrazione, o, peggio, perché non fai quello che vuole, contro la legge, dopo anni di esperienza, studio e conseguente professionalità acquisita ti trovi in un settore del tutto estraneo alla tua formazione.
Non esiste alcuna tutela in merito. Quando la questione sarà risolta il "vecchio ragioniere" tornerà al suo posto? Se ci tornerà sarà sempre e solo per nomina dell'amministrazione e non per un reintegro nel posto che gli era proprio e che ha perso soltanto per diligenza nel suo lavoro. E non verrà neppure risarcito......
Quando cambieranno le norme? Una maggiore tutela e difesa delle professionalità eviterebbe di certo queste situazioni per le quali ora paga sempre la collettività (taglio di trasferimenti, ecc.)
carla- Messaggi : 171
Data d'iscrizione : 10.12.10
Re: Mancato rispetto del patto - il responsabile del servizio finanziario
Paolo Gros ha scritto:capo staff economico finanziario
detto tutto e tutto molto piu' chiaro .
si, era un 110
lucac88- Messaggi : 462
Data d'iscrizione : 15.11.11
Re: Mancato rispetto del patto - il responsabile del servizio finanziario
l'art 110 sta tutto nella frase...."ma qualcuno gli mette sotto il naso una clausola del contratto di assunzione: o co-sl o il licenziamento in tronco "
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
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