DISPOSIZIONE DI SERVIZIO - TRASFERIMENTO DA UNO STABILE AD ALTRO - REGIME

Premesso che le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte in via ESCLUSIVA dai dirigenti, fatta salva la sola informazione ai sindacati, ove prevista, mi domando in un caso concreto, se la disposizione che comporta il trasferimento del dipendente dalla sede centrale del comune ad una sua delegazione sita in una frazione, implichi particolari coninvolgimenti del dipendente interesato o magari del sindacato.
La questione rileva nell'ambito di un procedimento disciplinare avviato per inosservanza di una disposizione di servizio (nella fattispecie il dipendente - tenuto conto della notevolissima diminuzione stagionale del carico di lavoro nell'ufficio in cui si trovava - è stato "spostato" presso altro plesso).

Mi pare che l'atto dirigenziale rientri appieno nella propria discrezionalita' organizzativa.
( tenuto conto della notevolissima diminuzione stagionale del carico di lavoro nell'ufficio in cui si trovava - è stato "spostato" presso altro plesso) e' motivo di organizzazione piu' che plausibile.

"un procedimento disciplinare avviato per inosservanza di una disposizione di servizio "

non esiste una sanzione disciplinare del genere,esiste il trasferimento ad altra sede per incompatibilità ambientale.

Non mi sono spiegato (o forse hai letto il mio post di corsa). Il trasferimento ad altra sede non è la sanzione disciplinare conseguente alla mancata osservanza della disposizione di servizio...per carità, sarebbe abnorme. Il trasferimento ad altra sede E' LA DISPOSIZIONE DI SERVIZIO che non è stata osservata. Da questa inosservanza è scaturito un proc disciplinare che punta ad una sanzione che va "dal minimo del rimprovero al massimo della multa pari a quattro ore di retribuzione".

Si presume che la decisione del trasferimento sia giunta dopo opportuna valutazione di eventuali alternative, come ad es. l'adesione su base volontaria/rotazione e soprattutto non integri estremi di discriminazione, mobbing ecc.

Ciò premesso, se la conseguenza è il necessario trasferimento del lavoratore per esigenze tecnico-organizzative, se questi non è titolare di tutele particolari (es., l. 104/92, dirigente sindacale) non c'è molto altro da fare. Le oo.ss. vanno coinvolte quando il trasferimento riguardi situazioni di carattere generale o comunque una molteplicità di lavoratori/interessi da tutelare.

Oppure verranno coinvolte - a posteriori - su iniziativa del lavoratore, per contestare il trasferimento (o per assisterlo in difesa, a quanto sembra).

affinchè il trasferimento sia legittimo anche in altra sede posta nello stesso comune è necessario che vi siano ragioni tecniche, organizzative e produttive e il rispetto dei e principi di correttezza e buona fede .
Altrimenti è impugnabile.
In mancanza dovrebbe essere assicurata piena tutela ripristinatoria, trovandoci in ogni caso in presenza di un parziale inadempimento contrattuale.