E se Vi dicessi che la Local Tax "scivola" al 2016.

Da un paio di fonti leggo di questa possibilità per l'effettiva ed oggettiva presenza di alcune LEGGERE criticità.

Per intanto .. prepariamoci nel 2015 a:
TARI
TASI (così com'è o modificata è istess. Gli inquilini sono oggettivamente sono ingestibili !)
IMU
Mini IMU sui terreni
E possibile sforamento del limite del 10,6x1000 (altri immobili) e 6x1000 (prima casa) quale somma di IMU + TASI.

chi sa ... parli

Stabilità, tutto rinviato per la "local tax"
Emendamenti a raffica in Senato Pd: più fondi su ammortizzatori Tutto pronto per lo sciopero generale di
venerdì di Cgil e Uil. Camusso e Barbagallo: c'è ancora tempo per cambiare la finanziaria e il Jobs act
NICOLA PINI
Piovono gli emendamenti alla legge di stabilità al Senato (andranno al voto da domani) ma i fari sono puntati
soprattutto sulle decisioni del governo su alcuni capitole chiave ancora aperti: dall'ammorbidimento dei tagli
ad enti locali e Regioni, alla revisione degli aumenti di tasse o sulla previdenza integrativa. Mentre è sempre
più probabile, come ha spiegato ieri il relatore Giorgio Santini (Pd), che la nuova local tax annunciata da
Matteo Renzi e la riforma del canone Rai vengano affrontate in provvedimenti successivi. Nulla da fare anche
per i correttivi alle pensioni, rinviati a tempi migliori. Gli emendamenti alla manovra sarebbero oltre duemila
ma il dato potrebbe essere parziale. I partiti hanno in parte anticipato alcuni dei loro cavalli di battaglia: il Pd
chiede risorse aggiuntive (400 milioni) per gli ammortizzatori sociali e Ncd il riordino della tassazione sulla
casa. Sempre dai democratici arriva la richiesta di norme contro i licenziamenti per scoraggiare eventuali
assunzioni opportunistiche da parte delle aziende che beneficeranno di sgravi contributivi. Notizie poco
incoraggianti arrivano intanto però da un sondaggio di Swg/Gensworth, secondo cui la maggior parte dei
lavoratori privati italiani (67%) non è intenzionato ad avvalersi della possibilità offerta dalla manovra di
ricevere il Tfr in busta paga. Se la misura sarà un flop potranno risentirne anche le entrate fiscali attese dal
governo. Intanto Cgil e Uil hanno presentato ieri lo sciopero generale di otto ore proclamato per venerdì.
L'obiettivo è spingere il governo a "cambiare verso" davvero sull'economia e sul lavoro. In piazza con lo
slogan «così non va», i due sindacati hanno messo nel mirino il Jobs act delle «tutele calanti» e la legge di
stabilità. Puntando sul fatto che la manovra è ancora da approvare mentre sul ddl lavoro restano da scrivere i
decreti attuativi. Tra le richieste, anche il rinnovo del contratto del pubblico impiego, fermo al 2009, e
l'estensione del bonus degli 80 euro ai pensionati e agli incapienti. Per i due sindacati è la prima volta
insieme senza la Cisl. Il sindacato guidata da Annamaria Furlan ha scelto una strada diversa, con lo sciopero
del solo pubblico impiego e manifestazioni mirate nei territori. La Cgil e, a sorpresa, anche la Uil guidata da
poche settimane da Carmelo Barbagallo, puntano invece sulla prova di forza. Ci saranno 54 manifestazioni in
tutto il Paese della quali 10 di livello regionale. Al corteo di Roma ci sarà proprio Barbagallo. Mentre Susanna
Camusso, leader della Cgil, sarà a Torino. In sciopero venerdì è anche l'Ugl. La protesta coinvolge anche i
trasporti, treni (stop dalle 9 alle 17) aerei e bus e tram (con fasce orarie diverse da città a città). «Il governo
cambi politiche e affronti concretamente il problema del lavoro e l'uscita dalla crisi», ha affermato Susanna
Camusso. «Le motivazioni» dello sciopero generale «restano tutte in vita, purtroppo», ha aggiunto
Barbagallo, insistendo sul fatto che «noi non abbiamo né amici, né avversari: noi facciamo scioperi per», cioè
a sostegno di proposte e cambiamenti. I due leader in una conferenza stampa congiunta insistono sulla
necessità di rilanciare gli «investimenti pubblici e privati», su «una vera riforma fiscale» e una più efficace
lotta a corruzione, evasione fiscale, questi sì «veri vincoli strutturali, non l'articolo 18».

La local tax rischia di restare fuori dalla legge di Stabilità
Francesco Cerisano
La local tax non entrerà nella legge di Stabilità, ma in un decreto legge ad hoc. Sembra dunque sfumare la
prospettiva che, come l'anno scorso con la Iuc, anche la nuova riforma della fi scalità locale venga inserita
all'interno di un emendamento alla manovra di bilancio. A pesare non è soltanto la nuova articolazione del
tributo unico (che per le prime case rischia di tradursi in una riedizione dell'Imu, mentre per le altre abitazioni
prefi gura un'aliquota del 12 per mille), ma soprattutto lo scambio tra addizionale comunale Irpef e Imu sui
fabbricati D che rischia di far saltare i conti di molte amministrazioni. Nel disegno del governo, infatti, l'Imu sui
capannoni (oggi incassata dallo stato) tornerebbe ai comuni mentre l'addizionale sull'imposta sui redditi
farebbe il percorso inverso nella logica di concentrare nelle mani dei sindaci tutta la tassazione immobiliare.
Uno scenario che però in molti enti con l'addizionale al massimo (per esempio Roma e Milano) non sarebbe a
costo zero. E per questo renderebbe necessario un intervento del Fondo perequativo per riequilibrare i
rapporti di dare e avere con lo stato. Proprio sulle simulazioni contabili necessarie a prefi gurare le
conseguenze aperte da questo scambio di cespiti si sta arenando la trattativa tra governo e comuni. E a
questo punto la decisione di rimandare tutto ad un provvedimento ad hoc sembra la più saggia onde evitare
di ripetere gli errori dell'anno scorso con la Tasi. «Mi sembra di capire che questi temi (il riferimento era, oltre
che alla local tax, anche al canone Rai in bolletta ndr) troveranno collocazione in altri provvedimenti specifi ci
nei primi mesi del prossimo anno», ha confermato Giorgio Santini (Pd), relatore della manovra in
commissione bilancio al senato che oggi entrerà nel vivo dei lavori (il termine per il deposito degli
emendamenti parlamentari è scaduto ieri alle 20). Il governo dovrebbe presentare i propri emendamenti entro
giovedì sera, mentre l'arrivo in aula è previsto per martedì 16. Tra le modifiche governative in arrivo troverà
sicuramente posto l'emendamento (si vedano ItaliaOggi del 21 e 28 novembre 2014) che punta a risolvere la
grana dei dipendenti provinciali in esubero a seguito della riforma degli enti di area vasta. Oggi si riunirà la
Conferenza dei presidenti delle regioni per esaminare la bozza di emendamento. Poi nel pomeriggio sarà la
volta dell'Osservatorio nazionale sull'attuazione della riforma Delrio, dove le province porteranno i risultati del
monitoraggio sulle risorse (umane, strumentali e fi nanziarie) necessarie per l'esercizio delle funzioni
fondamentali e non. «Le province hanno fatto quello che dovevano nei tempi previsti, adesso spetta alle
regioni, entro 15 giorni, validare i dati e inviare tutta la documentazione all'Osservatorio centrale», ha
osservato il presidente dell'Upi, Alessandro Pastacci. Il rischio è che però le regioni (penalizzate da tagli per 4
mld nel 2015) scelgano di non accollarsi le funzioni provinciali e il personale necessario a gestirle, con la
conseguenza di vanifi care l'impianto complessivo della legge Delrio. I governatori dovranno decidere entro fi
ne anno. E il nodo degli esuberi sarà decisivo per orientare le loro scelte.

per ora si parla solo di decreto ad hoc nei primi mesi del 2015 e quindi non ci sarà nulla sulla legge di stabilità perchè dice il "Padoan" i tempi sono stretti

l relatore della legge di stabilità, Giorgio Santini, ha spiegato come sia sulla local tax che sulla riforma del canone Rai «prendo atto che ne sento parlare sempre meno …». Infatti, sarebbe tramontata l’ipotesi di inserire la riforma della tassazione sulla casa nella legge di stabilità: per il ministero dell’economia i tempi sarebbero troppo stretti e si starebbe pensando di utilizzare un decreto legge ad hoc, così come per l’ipotesi di inserire il canone Rai in bolletta.

altra fonte stessa "minestra"

Local tax: tassa unica dal 2015?
E’ stato il relatore sul provvedimento in Senato, Giorgio Santini (Pd), ad affermare che: “Pensioni, local tax e canone Rai sono argomenti su cui sta riflettendo il Governo. Ci aspettiamo che sciolga questi nodi ma è più probabile che siano collocati in altri provvedimenti che saranno fatti molto rapidamente ma non in legge di Stabilità”. Niente da fare per ora per la nuova tassa unica sulla casa, la local tax che dovrebbe unificare IMU, tasi e forse l’addizionale Irpef. Non scatterà dal 1 gennaio 2015 con la legge di stabilità in corso di approvazione, ma si dovrà attendere un provvedimento ad hoc.

la ratio e' il tempo...e no.......Uno scenario che però in molti enti con l'addizionale al massimo (per esempio Roma e Milano) non sarebbe a
costo zero

come sempre

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2014-12-12/tasi-rischio-aumenti-2015-072830.shtml

Tasse sulla casa, rischio di super-rincari nel 2015. Niente rinvio per l’Imu agricola di Gianni Trovati dicembre 2014


dal 'articolo il problema sembrerebbe solo in ordine al fatto che se nel 2015 non vi sarà la local tax vi sarà il rincaro tasi. Come se i comuni si divertissero a tassare i cittadini, posto che la local tax potrebbe essere lo stesso cara.

Il prblema di fondo è invece che ogni mese cambiano le norme tributarie (vedasi questione imu) con un asset impositivo oramai delirante.

Quando si utilizzano coperture finanziarie farlocche, i nodi poi vengono al pettine.

Vedrete con le aliquote IVA nel 2016 e 2017..!

Robespierre ha scritto:Quando si utilizzano coperture finanziarie farlocche, i nodi poi vengono al pettine.

Vedrete con le aliquote IVA nel 2016 e 2017..!

Perché vedrete ? Espatri ?