TARSU e superficie catastale

Bungiorno a tutti
L’art.1 comma 340 della legge 311/2004, prevede che la superficie tassabile ai fini TARSU non puo’ essere inferiore all’80% della superficie catastale.
Per effetto di questa norma, è stato riconosciuto ai Comuni, il potere di modificare d’ufficio i dati delle denunce già presentate se essi risultano inferiori a quelli dell’Agenzia del Territorio
Qualora la superifice già dichiarata risultasse superiore, si può procedere d’ufficio alla riduzione?
Per quanto riguarda i solleciti di pagamento TARSU, inviati con raccomandata A.R., e non ricevuti dai contribuenti, si può procedere ugualmente all’invio dell’avviso di accertamento per omesso versamento. In caso affermativo si possono applicare le sanzioni?
Ringranzio per la disponibilità.

...non puo’ essere inferiore all’80% della superficie catastale... ed e' quindi evidente che puo' tranquillamente essere superiore se di fatto tali aree sono utilizzate.
...solleciti di pagamento TARSU, inviati con raccomandata A.R., e non ricevuti dai contribuenti...occorre avere certezza del ricevimento ( nel caso inviare ai messi del comune interessato>9 poiche' in caso di ricorso in tributaria lìente deve provare che il contribuente era a conoscenza a nulla ilevando la notificazione per compiuta giacenza.

Il contribuente puo' eccepire di non essere mai venuto a conoscenza di un accertamento notificato a mezzo servizio postale (e quindi chiederne l'annullamento e ho la prescrizione) nel caso in cui l'avviso di ricevimento della raccomandata sia stato firmato per ricevuto dalla figlia convivente?
Dalle ultime sentenze della Cassazione sembra di si?
E' proprio cosi?

Grazie

In via genrale la notificazione a persona convivente e' legittima .
Nello specifico occorre poi scendere nel merito della singola sentenza giurisprudenziale.

tt

In riferimento alla sentenza della Commissione provinciale Novara n. 35 del 28.06.2010 ed alla sentenza della Corte Cassazione n. 11993/2011 sembrerebbe che se la notifica a mezzo posta viene effettuata ad un famigliare convivente del destinatario occorre inoltrare a quest'ultimo successiva raccomandata informativa (al pari della procedura in caso di irreperibilità di cui all'art. 140 cpc).

Quesito:
Il Comune notifica un avviso di accertamento a mezzo posta: riceve la raccomandata la figlia convivente del destinatario che firma regolarmente la ricevuta di ritorno.
Il Comune ritiene valida la notifica effettuata e non invia la raccomandata informativa al padre convivente.
Il padre (effettivo destinatario della notifica) potrebbe eccepire di non essere venuto a conoscenza della notifica ricevuta dalla figlia?

Stando al documento allegato (reperito occasionalmente su internet) sembrerebbe di si......

Ho interpretato male?

Grazie

E' giusto ma come detto e' giurispudenza appellabile nel caso si ricorso e non norma.

Marco P. ha scritto:In riferimento alla sentenza della Commissione provinciale Novara n. 35 del 28.06.2010 ed alla sentenza della Corte Cassazione n. 11993/2011 sembrerebbe che se la notifica a mezzo posta viene effettuata ad un famigliare convivente del destinatario occorre inoltrare a quest'ultimo successiva raccomandata informativa (al pari della procedura in caso di irreperibilità di cui all'art. 140 cpc).

Quesito:
Il Comune notifica un avviso di accertamento a mezzo posta: riceve la raccomandata la figlia convivente del destinatario che firma regolarmente la ricevuta di ritorno.
Il Comune ritiene valida la notifica effettuata e non invia la raccomandata informativa al padre convivente.
Il padre (effettivo destinatario della notifica) potrebbe eccepire di non essere venuto a conoscenza della notifica ricevuta dalla figlia?

Stando al documento allegato (reperito occasionalmente su internet) sembrerebbe di si......

Ho interpretato male?

Grazie

Ciao Marco, ho dato uno sguardo alle sentenze citate e trattasi di atti provenienti dall'Amministrazione Finanziaria e non dagli Enti locali, per i quali il Legislatore non ha uniformato i processi di notificazione, prevedendo invero anche il semplice di invio della raccomandata A/R per la notifica di un avviso di accertamento.

Di parere contrario, tuttavia, è la CTP di Salerno con la sentenza del 23/09/2010 n. 31, la cui massima - in tema di ICI - così recita: "La disposizione contenuta nell’art. 11 del d.lgs. 504/92, ove è previsto che l'avviso di accertamento ICI possa essere notificato al contribuente anche a mezzo posta mediante raccomandata con avviso di ricevimento, deve essere interpretata nel senso che la notifica può essere effettuata anche a mezzo posta e non già sostituita dal semplice invio di raccomandata con avviso di ricevimento.
In particolare l’'ufficiale postale, nel caso in cui non abbia potuto consegnare l'atto al destinatario o a persona abilitata e riceverlo in sua vece, deve provvedere a tutti gli adempimenti di cui all'art. 140 c.p.c., stante l'espresso rinvio a tali disposizioni da parte dell’art. 60 del DPR 600/73, di conseguenza, dopo aver accertato che il destinatario è temporaneamente assente, deve rilasciare al destinatario avviso del deposito del piego nell'ufficio postale e provvedere, eseguito il deposito, alla compilazione dell’avviso di ricevimento che, con la menzione di tutte le formalità eseguite, del deposito e relativa data, nonché dei motivi che li hanno determinati, deve essere restituito con il piego al mittente compiuti inutilmente dieci giorni dal deposito.
Quando non risulti che l'ufficiale postale abbia provveduto ad eseguire le operazioni richieste per il perfezionarsi della notifica, limitandosi ad annotare la compiuta giacenza, senza neanche indicare i motivi del mancato recapito del plico, deve ritenersi nulla la relativa notifica e tale nullità determina l'annullamento delle successive ingiunzioni di pagamento impugnate".

Per relationem la sentenza in esame potrebbe estendersi a tutti i tributi locali e alle notifiche "anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento", disciplinate dall'art. 1, comma 161, della Finanziaria 2007.

Grazie per la risposta.
la sentenza che citi fa riferimento ad impossibilità del postino di consegnare la raccomandata al destinatario ovvero ad una persona incaricata.
Debbo dedurre, quindi, che una raccomandata (contenente avviso di accertamento ici) ricevuta da un famigliare convivente del destinatario e' da considerarsi assolutamente valida e legittima.
Ho detto bene?


Avrei inoltre un altro dubbio: gli avvisi di accertamento in rettifica per infedele dichiarazione ici riferita al 2005 sono gia' prescritti e' vero? (al contrario gli avvisi di accertamento d'ufficio per omessa dichiarazione il cui invio deve essere notificato entro il 31.12.2011).

Ti ringrazio tantissimo.

Marco P. ha scritto:Grazie per la risposta.
la sentenza che citi fa riferimento ad impossibilità del postino di consegnare la raccomandata al destinatario ovvero ad una persona incaricata.
Debbo dedurre, quindi, che una raccomandata (contenente avviso di accertamento ici) ricevuta da un famigliare convivente del destinatario e' da considerarsi assolutamente valida e legittima.
Ho detto bene?

In linea di massima sì, salvo prova contraria.

Vedi Cassazione, sentenza del 30 Giugno 2011 n. 14361.

Inoltre, rileggendo attentamente la Finanziaria 2007, ho notato che il comma 158 dell'art. 1 prevede la possibilità per il dirigente dell'ufficio competente di nominare uno o più messi notificatori per "la notifica degli atti di accertamento dei tributi locali e di quelli afferenti le procedure esecutive di cui al testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato, di cui al regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, e successive modificazioni, nonche' degli atti di invito al pagamento delle entrate extratributarie dei comuni e delle province".

La disposizione in argomento parla tuttavia di possibilità, ma non di obbligo.

Marco P. ha scritto:
Avrei inoltre un altro dubbio: gli avvisi di accertamento in rettifica per infedele dichiarazione ici riferita al 2005 sono gia' prescritti e' vero? (al contrario gli avvisi di accertamento d'ufficio per omessa dichiarazione il cui invio deve essere notificato entro il 31.12.2011).

Ti ringrazio tantissimo.

Avvisi di accertamento in rettifica per infedele dichiarazione ICI riferita al 2005: IN PRESCRIZIONE DOPO IL 31/12/2011.

Avvisi di accertamento d'ufficio per omessa dichiarazione ICI riferita al 2005: IN PRESCRIZIONE DOPO IL 31/12/2011.

Marco P. ha scritto:

E' vero quello che tu dici... ma, secondo me, e' stato dettato un principio applicabile anche alle notifiche notifiche per i tributi degli enti locali ossequio ad analogo principio di cui allo statuto del contribuente (che per sua natura estende la sua portata a tutti gli accertamenti tributari e non solo a quelli di competenza statale).

Sbaglio?

Ti riferisci all'art. 1, comma 4, della Legge n. 212/2000?

scusa, mi riferivo all'art. 6 - 1' comma - della legge n. 212/2000.
ciao

Vedi pure CTP di Ravenna, sez. II, sentenza del 21 Ottobre 2003 n. 37, anche se relativa all'ICI...