DEBITI FUORI BILANCIO

Un Ente è stato condannato, da un arbitrato rituale definitivo, al pagamento di una somma al gestore di un servizio a rilevanza economica, a titolo di risarcimento per migliorie eseguite nel corso degli anni in cui il soggetto privato è stato gestore del servizio.
Lo stesso Ente ha poi indetto un gara per l'affidamento dello stesso servizio, prevedendo che il vincitore della gara si accolli i debito derivante dall'arbitrato.
Le domande sono:
1) l'importo fissato dall'arbitrato (ormai certo ed esigibile immediatamente) è un debito fuori bilancio?
2) è possibile contabilizzare l'importo sia nelle uscite che nelle entrate considerato che il nuovo affidatario del servizio si accollerà il debito ?
Cordiali saluti.

Tale soluzione e' possibile solo ed esclusivamente ( anche se irrituale ) poiche' quanto fuoriesce da un arbitrato non e' un debito fuori bilancio ma una spesa a finanziarsi.
Il debito arbitrale nasce nel momento in cui si sottoscrive l'arbitrato per cui e' fuori dalle procedure extra bilancio e non rientra quindi nel novero dei debiti fuori bilancio ( lo fosse stato andava data copertura nella delibera di riconoscimento e l'accollo a terzi del dbf non trova riscontro nelle forme di finanziamento dei dbf per cui sarebbe stato assolutamente illegittimo ).
E' quindi doveroso prevedere sia nell'entrata che nell'uscita detto debito che verra' introitato al titolo terzo e pagato in un intervento 08 del titolo primo tenendo presente che il suo incasso e' bene disgiungero dal canone di locazione dovuto all'ente.

Rimangono delle perplessità nel caso in cui la gara per il nuovo affidamento andasse deserta.
In questo caso il debito varia la sua natura?

Non varia la sua natura ma occorre porlo in finanziamento altrimenti .