Revisori prorogabili in attesa del sorteggio

La "lotteria" per la scelta dei revisori dei conti da nominare negli enti locali deve essere ancora attivata e già si regi-strano problemi interpreta-tivi e diversità di compor-tamento nell'applicazione della disciplina dettata dall'articolo 16, comma 25, Dl 138/2011 nella fase tran-sitoria, ossia nelle more del decreto attuativo. Fin dall'o-rigine, la revisione dei crite-ri di nomina dei controllori dei conti di Comuni e Pro-vince è stata fonte di per-plessità ed è stata fortemen-te criticata dagli Ordini pro-fessionali e dalle associa-zioni rappresentative dei revisori degli enti locali (con l'unica eccezione dell'Inrl). Intanto, pur auspi-cando che il legislatore prenda coscienza che non è la scelta a sorte la soluzione del problema dell'influenza della politica nella nomina dei propri controllori e/o della mancanza di profes-sionalità, si avvicina il mo-mento dell'avvio delle nuo-ve modalità di scelta per l'e-strazione. I tempi previsti non sono, in verità, brevis-simi: il decreto attuativo è stato tempestivamente pre-disposto dal ministero dell'interno ed è approdato in Conferenza Stato-Città. La scadenza di legge per l'adozione (15 novembre 2011) è già superata, ma il provvedimento dovrebbe, comunque, essere adottato e pubblicato in Gazzetta uffi-ciale entro l'anno. Ciò, tut-tavia, non sarà sufficiente a dare efficacia al sistema, in mancanza degli elenchi re-gionali nei quali saranno inseriti, a richiesta, i sogget-ti iscritti nel registro dei re-visori legali e all'ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili. I tempi per l'elaborazione degli elenchi e la predisposizione e atti-vazione delle procedure in-formatiche presso le prefet-ture per l'estrazione,fanno presupporre che la piena applicazione delle nuove modalità di scelta non potrà intervenire che da aprile o maggio 2012. Gli enti loca-li, intanto, si sono chiesti come rispettare il dettato normativo che prescrive la scelta mediante estrazione dell'organo di revisione a decorrere dal 13 agosto 2011, in mancanza del provvedimento e dei pre-supposti necessari per l'at-tuazione della prescrizione. È stata prospettata, in taluni casi, la proroga della sca-denza del mandato dell'or-gano (che, sia monocratico che in forma collegiale, ces-sa integralmente nel mede-simo termine), con il man-tenimento dei revisori u-scenti fino a quando non ci saranno tutte le condizioni per attuare il nuovo sistema di scelta. In altri casi, è stata prospettata la possibilità di una nomina a tempo, per alcuni mesi, con delibera-zione consiliare adottata a termini della norma ordi-namentale del Tuel, che consentirebbe ai revisori eletti di mantenere l'incarico fino al momento in cui non sarà operata la scelta per estrazione. È di tutta evi-denza che ai dubbi, rispetto alle diverse eventuali solu-zioni prospettate, non può che fornirsi unica risposta: il regime applicabile nelle more che le nuove norme possano dispiegare piena efficacia è quello dettato dall'articolo 234, comma 1, del Tuel. Ne consegue che, nelle more dell'applicazione del sistema di estrazione a sorte, gli organi di revisione in scadenza possono essere prorogati per non più di 45 giorni (articolo 3, comma 1, Dl 293/1994) e che, entro il termine di proroga, devono essere eletti con il vigente sistema di scelta nominativa da parte del consiglio.

IL SOLE 24ORE – pag.55

Sempre da Il Sole 24Ore

La "lotteria" per la scelta dei revisori dei conti da nominare negli enti locali deve essere ancora attivata e già si registrano problemi interpretativi e diversità di comportamento nell'applicazione della disciplina dettata dall'articolo 16, comma 25, Dl 138/2011 nella fase transitoria, ossia nelle more del decreto attuativo.

Fin dall'origine, la revisione dei criteri di nomina dei controllori dei conti di Comuni e Province è stata fonte di perplessità ed è stata fortemente criticata dagli Ordini professionali e dalle associazioni rappresentative dei revisori degli enti locali (con l'unica eccezione dell'Inrl).

Intanto, pur auspicando che il legislatore prenda coscienza che non è la scelta a sorte la soluzione del problema dell'influenza della politica nella nomina dei propri controllori e/o della mancanza di professionalità, si avvicina il momento dell'avvio delle nuove modalità di scelta per l'estrazione.

I tempi previsti non sono, in verità, brevissimi: il decreto attuativo è stato tempestivamente predisposto dal ministero dell'interno ed è approdato in Conferenza Stato-Città. La scadenza di legge per l'adozione (15 novembre 2011) è già superata, ma il provvedimento dovrebbe, comunque, essere adottato e pubblicato in Gazzetta ufficiale entro l'anno. Ciò, tuttavia, non sarà sufficiente a dare efficacia al sistema, in mancanza degli elenchi regionali nei quali saranno inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti nel registro dei revisori legali e all'ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili.

I tempi per l'elaborazione degli elenchi e la predisposizione e attivazione delle procedure informatiche presso le prefetture per l'estrazione,fanno presupporre che la piena applicazione delle nuove modalità di scelta non potrà intervenire che da aprile o maggio 2012.
Gli enti locali, intanto, si sono chiesti come rispettare il dettato normativo che prescrive la scelta mediante estrazione dell'organo di revisione a decorrere dal 13 agosto 2011, in mancanza del provvedimento e dei presupposti necessari per l'attuazione della prescrizione.

È stata prospettata, in taluni casi, la proroga della scadenza del mandato dell'organo (che, sia monocratico che in forma collegiale, cessa integralmente nel medesimo termine), con il mantenimento dei revisori uscenti fino a quando non ci saranno tutte le condizioni per attuare il nuovo sistema di scelta.

In altri casi, è stata prospettata la possibilità di una nomina a tempo, per alcuni mesi, con deliberazione consiliare adottata a termini della norma ordinamentale del Tuel, che consentirebbe ai revisori eletti di mantenere l'incarico fino al momento in cui non sarà operata la scelta per estrazione.

È di tutta evidenza che ai dubbi, rispetto alle diverse eventuali soluzioni prospettate, non può che fornirsi unica risposta: il regime applicabile nelle more che le nuove norme possano dispiegare piena efficacia è quello dettato dall'articolo 234, comma 1, del Tuel. Ne consegue che, nelle more dell'applicazione del sistema di estrazione a sorte, gli organi di revisione in scadenza possono essere prorogati per non più di 45 giorni (articolo 3, comma 1, Dl 293/1994) e che, entro il termine di proroga, devono essere eletti con il vigente sistema di scelta nominativa da parte del consiglio.

"È di tutta evidenza che ai dubbi, rispetto alle diverse eventuali soluzioni prospettate, non può che fornirsi unica risposta: il regime applicabile nelle more che le nuove norme possano dispiegare piena efficacia è quello dettato dall'articolo 234, comma 1, del Tuel. Ne consegue che, nelle more dell'applicazione del sistema di estrazione a sorte, gli organi di revisione in scadenza possono essere prorogati per non più di 45 giorni (articolo 3, comma 1, Dl 293/1994) e che, entro il termine di proroga, devono essere eletti con il vigente sistema di scelta nominativa da parte del consiglio. "

giustamente si dice possono,è una facoltà del consiglio messo di fronte ad un istituto quale la proroga che ha comunque carattere eccezionale...
a mio avviso se si vuole proprio essere accorti nel procedere alla nomina con l'attuale sistema (nomina consiliare)si può inserire nella delibera una disposizione che fa salvi i provvedimenti di autotutela in capo al consiglio in capo di sopravvenuta normativa che disciplini in maniera diversa la fase transitoria....



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Resti ben inteso, Paolo, che l'influenza spesso nefasta della "politica" non potrà essere eliminata fintanto che la nomina dei revisori rimarrà in capo ai politici e che, comunque, è bene precisare a scanso di equivoci che l'Istituto Nazionale dei Revisori Legali (INRL) non è l'ultimo arrivato e che rappresenta autorevolmente tantissimi revisori. Proviamo invece a dire chiaramente come e se si potrebbe diversamente eliminare il condizionamento potenziale dei revisori scaturente da un ordinamento che prevede la nomina del controllore da parte del controllato e su questo tema intavoliamo un approfondimento.
Per quanto riguarda il periodo di "vacatio legis", ingenarto dalla mancata emanazione del decreto attuativo previsto dall'art. 16, comma 25, del D.L. 138/2011, nel testo definitivo risultante dalla legge di conversione n. 148/2011 e dalla impossibilità di porre in essere i conseguenti ulteriori adempimenti amministrativi, ritengo che sia giuridicamente corretto che, nel frattempo, le nomine dei revisori non debbano essere fatte avocando l'istituto della "prorogazio" previsto dal DL 293/1994 ma essere invece disposte a termine, secondo le modalità previste dall'art. 234 del TUOEL, fino alla emanazione del decreto attuativo e della ultimazione degli adempimenti conseguenti, che ivi dovranno pur essere previsti, mi auguro definendo onesti e congrui termini perentori certi e non ordinatori. Ricordiamo però che il sopra richiamato 25° comma dell'art. 16 del DL 138/2011 si esprime in termini precisi in quanto non recita che la scelta dei revisori mediante estrazione entra in vigore dopo l'emanazione del decreto attuativo ma, semplicente, dispone:"A decorrere dal primo rinnovo dell'organo di revisione successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, i revisori dei conti degli enti locali sono scelti mediante estrazione.........omissis.......". Il legislatore ha poi posto un termine al Ministero dell'Interno per la emanazione dei necessari criteri "per l'inserimento degli interessati nell'elenco di cui al primo periodo", definendo, per altro, le linee guida entro cui detti criteri dovevano essere formulati. Ora, il mancato rispetto di detti termini sicuramente non fa venir meno il disposto della legge, che rimane intatto e che, ribadisco, prevede, in termini netti, che dalla data di entrata in vigore della stessa (13/8/2011) i revisori debbano essere scelti mediante estrazione da un elenco. Noi poi possiamo fare tutte le valutazioni che vogliamo ma sicuramente dobbiamo incinarci di fronte alla legge perchè questa non deve essere mai intesa come un optional.
Con l'occasione porgo a te e a tutti gli amici del forum i migliori auguri di un buon natele e di un felice anno nuovo

Concordo su : "le nomine dei revisori non debbano essere fatte avocando l'istituto della "prorogazio" previsto dal DL 293/1994 ma essere invece disposte a termine, secondo le modalità previste dall'art. 234 del TUOEL, fino alla emanazione del decreto attuativo "

Mi pare la soluzione ed interpretazione ottimale sulla carenza attuativa che si e' venuta a creare.
A mio avviso poi i revisori dovrebbero essere nominati espressamente dalla Corte dei conti cosi' come la dipendenza funzionale dei responsabili dei servizi finanziari dovrebbe essere dalla Corte

secondo lega autonomia

Il decreto modalità di nomina revisori dei conti di cui articolo 16 comma 25 D.L. 138/2011 sarà pronto entro la fine del mese di dicembre 2011.

È prevedibile che le nomine effettuate con il nuovo meccanismo, quindi con estrazione da parte della Prefettura, saranno attuabili a partire da aprile 2012, per dare tempo alle Prefetture di organizzarsi, in particolare sul piano informatico.

In caso di scadenza dell'organo di revisione prima dell'uscita del DM o durante i 3 mesi iniziali del 2012 o comunque fino all'entrata a regime del nuovo sistema si potrà procedere con le vecchie regole (nomina da parte del consiglio comunale per la durata di tre anni), come espressamente previsto nel decreto stesso nella parte relativa al regime transitorio.

segue questo orientamento anche la corte conti basilicata
la previa definizione dei criteri e dei principi cui attenersi nella predisposizione degli elenchi da cui trarre i nominativi ai quali conferire l?incarico, resta immutato e vigente il sistema regolato dall?art. 234 del TUEL.

Io ho provveduto a farlo nominare con le vecchie regole facendo espressa menzione nel deliberato di tutto il passaggio normativo e della mancanza del decreto.
La prorogatio vale 45 giorni ed arrivare a metà febbraio senza decreto secondo me rendeva imbarazzante nominarlo allora con le vecchie regole e poi con i bilanci ed adempimenti vari alle porte come si faceva senza revisore?

penso che a seguito del parere della corte dei conti si può procedere con maggiore sicurezza....