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ASPETTATIVA RETRIBUITA/NON RETRIBUITA
VOGLIO PORRE UN QUESITO: UN DIPENDENTE COMUNALE CHE FRUISCA DELLA LEGGE 104 PER IL PADRE, PUO' CHIEDERE L'ASPETTATIVA RETRIBUITA?
E SE OTTIENE I BENEFICI DELLA LEGGE 104 PER SE STESSO?
IN CASO DI RISPOSTA POSITIVA, VANNO VERSATI ANCHE I CONTRIBUTI?
E SE OTTIENE I BENEFICI DELLA LEGGE 104 PER SE STESSO?
IN CASO DI RISPOSTA POSITIVA, VANNO VERSATI ANCHE I CONTRIBUTI?
salvino- Messaggi : 185
Data d'iscrizione : 10.08.10
Aspettativa retribuita
La norma originaria e principale in materia di permessi lavorativi retribuiti è la Legge quadro sull'handicap (Legge 5 febbraio 1992, n. 104) che all'articolo 33 prevede agevolazioni lavorative per i familiari che assistono persone con handicap e per gli stessi lavoratori con disabilità e che consistono in tre giorni di permesso mensile o, in alcuni casi, in due ore di permesso giornaliero.
Aspettativa retribuita e permessi legge 104 non possono di fatto coesistere ( se il soggetto e' gia' a casa in aspettativa retribuita i permessi a chi giovano ? )
È necessario comprendere chi siano gli “aventi diritto”, cioè quali siano quei lavoratori che possono richiedere l’accesso ai permessi previsti dall'articolo 33 della Legge 104/1992. È da far notare subito che gli aventi diritto ai permessi lavorativi non sono gli stessi che possono anche richiedere i due anni di congedo retribuito . Per quella seconda agevolazione la normativa è infatti (per ora) molto più restrittiva.
Hanno diritto ai permessi lavorativi retribuiti, con diverse modalità, criteri e condizioni, la madre lavoratrice, o – in alternativa – il lavoratore padre, entro i primi tre anni di vita del bambino; la madre lavoratrice, o – in alternativa – il lavoratore padre, dopo il compimento del terzo anno di vita del bambino disabile e poi a seguire nella maggiore età; i parenti o gli affini che assistono la persona disabile non ricoverata in istituto.
Hanno infine diritto ai permessi lavorativi i lavoratori disabili in possesso del certificato di handicap grave.
I permessi spettano anche nel caso in cui i genitori siano adottivi o affidatari, in quest’ultimo caso solo nell’ipotesi di disabili minorenni. L’affidamento infatti può riguardare soltanto soggetti minorenni (articolo 2, Legge 149/2001).
Ergo il lavoratore puo' fruire dei permessi Lex 104 sia per il padre che per se stesso come sopra detto ma non contestualmente e cumulativamente.
I lavoratori disabili, in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità, possono richiedere due tipi di permessi: un permesso pari a due ore giornaliere, oppure tre giorni di permesso mensile.
Dopo una serie di pareri e sentenze di segno opposto, la Legge 8 marzo 2000, n. 53 ha definitivamente chiarito (articolo 19) che i due tipi di permesso non sono fra loro cumulabili, ma sono alternativi: o si usufruisce dei tre giorni di permesso oppure delle due ore giornaliere.
Per i lavoratori riferibili all'Inpdap i permessi sono sempre retribuiti e coperti da contribuzione da parte dell'ente datore di lavoro : non influiscono su ferie e tredicesima .
Aspettativa retribuita e permessi legge 104 non possono di fatto coesistere ( se il soggetto e' gia' a casa in aspettativa retribuita i permessi a chi giovano ? )
È necessario comprendere chi siano gli “aventi diritto”, cioè quali siano quei lavoratori che possono richiedere l’accesso ai permessi previsti dall'articolo 33 della Legge 104/1992. È da far notare subito che gli aventi diritto ai permessi lavorativi non sono gli stessi che possono anche richiedere i due anni di congedo retribuito . Per quella seconda agevolazione la normativa è infatti (per ora) molto più restrittiva.
Hanno diritto ai permessi lavorativi retribuiti, con diverse modalità, criteri e condizioni, la madre lavoratrice, o – in alternativa – il lavoratore padre, entro i primi tre anni di vita del bambino; la madre lavoratrice, o – in alternativa – il lavoratore padre, dopo il compimento del terzo anno di vita del bambino disabile e poi a seguire nella maggiore età; i parenti o gli affini che assistono la persona disabile non ricoverata in istituto.
Hanno infine diritto ai permessi lavorativi i lavoratori disabili in possesso del certificato di handicap grave.
I permessi spettano anche nel caso in cui i genitori siano adottivi o affidatari, in quest’ultimo caso solo nell’ipotesi di disabili minorenni. L’affidamento infatti può riguardare soltanto soggetti minorenni (articolo 2, Legge 149/2001).
Ergo il lavoratore puo' fruire dei permessi Lex 104 sia per il padre che per se stesso come sopra detto ma non contestualmente e cumulativamente.
I lavoratori disabili, in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità, possono richiedere due tipi di permessi: un permesso pari a due ore giornaliere, oppure tre giorni di permesso mensile.
Dopo una serie di pareri e sentenze di segno opposto, la Legge 8 marzo 2000, n. 53 ha definitivamente chiarito (articolo 19) che i due tipi di permesso non sono fra loro cumulabili, ma sono alternativi: o si usufruisce dei tre giorni di permesso oppure delle due ore giornaliere.
Per i lavoratori riferibili all'Inpdap i permessi sono sempre retribuiti e coperti da contribuzione da parte dell'ente datore di lavoro : non influiscono su ferie e tredicesima .
Re: ASPETTATIVA RETRIBUITA/NON RETRIBUITA
caro paolo grazie per l'interessante e come al solito utile excursus sulla legge 104, mi hai chiarito le idee. ora ti pongo un altro quesito: a prescindere della fruizione o meno dei benefici della legge 104, quali sono i presupposti perche' un dipendente comunale possa ottenere un certo periodo, diciamo 2 anni, di aspettativa retribuita per motivi legati alla propria salute o a quelli di un parente molto prossimo?
Paolo Gros ha scritto:La norma originaria e principale in materia di permessi lavorativi retribuiti è la Legge quadro sull'handicap (Legge 5 febbraio 1992, n. 104) che all'articolo 33 prevede agevolazioni lavorative per i familiari che assistono persone con handicap e per gli stessi lavoratori con disabilità e che consistono in tre giorni di permesso mensile o, in alcuni casi, in due ore di permesso giornaliero.
Aspettativa retribuita e permessi legge 104 non possono di fatto coesistere ( se il soggetto e' gia' a casa in aspettativa retribuita i permessi a chi giovano ? )
È necessario comprendere chi siano gli “aventi diritto”, cioè quali siano quei lavoratori che possono richiedere l’accesso ai permessi previsti dall'articolo 33 della Legge 104/1992. È da far notare subito che gli aventi diritto ai permessi lavorativi non sono gli stessi che possono anche richiedere i due anni di congedo retribuito . Per quella seconda agevolazione la normativa è infatti (per ora) molto più restrittiva.
Hanno diritto ai permessi lavorativi retribuiti, con diverse modalità, criteri e condizioni, la madre lavoratrice, o – in alternativa – il lavoratore padre, entro i primi tre anni di vita del bambino; la madre lavoratrice, o – in alternativa – il lavoratore padre, dopo il compimento del terzo anno di vita del bambino disabile e poi a seguire nella maggiore età; i parenti o gli affini che assistono la persona disabile non ricoverata in istituto.
Hanno infine diritto ai permessi lavorativi i lavoratori disabili in possesso del certificato di handicap grave.
I permessi spettano anche nel caso in cui i genitori siano adottivi o affidatari, in quest’ultimo caso solo nell’ipotesi di disabili minorenni. L’affidamento infatti può riguardare soltanto soggetti minorenni (articolo 2, Legge 149/2001).
Ergo il lavoratore puo' fruire dei permessi Lex 104 sia per il padre che per se stesso come sopra detto ma non contestualmente e cumulativamente.
I lavoratori disabili, in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità, possono richiedere due tipi di permessi: un permesso pari a due ore giornaliere, oppure tre giorni di permesso mensile.
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salvino- Messaggi : 185
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Aspettativa retribuita
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se ti rimangono dubbi esponili tranquillamente
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