contributi c/ ente su diritti di rogito

Buongiorno a tutti,
Ieri il mio responsabile ha partecipato ad un convegno sulla contrattazione decentrata, dove tra le tante cose, hanno detto che in sede di liquidazione dei diritti di rogito al segretario comunale, gli oneri dovuti conto ente - ex cpdel, inail e irap - sono da portare in diminuzione dalla quota dei diritti spettanti. Quindi il terzo dello stipendio spettante al segretario come limite massimo annuale è comprensivo anche degli oneri conto ente. Come riferimento è stato citato l'art. 1, c. 192 della legge finanziaria 2006. Ma secondo me questo articolo riguarda solo le risorse del fondo decentrato e non può essere applicato ai diritti di rogito.
Finora noi abbiamo liquidato al segretario sempre l'ntero 75% del 90% dei diritti incassati, fino ad un massimo del terzo del suo stipendio. Per gli oneri conto ente sono state trovate risorse finanziarie da bilancio.
Paolo , cosa ne pensi? grazie

Penso che spesso ai convegni si frigga l'aria e si ipotizzino quadri contabili inapplicabili e solo lontamente riferiti ad una ratio giuscontabile.
La procedura che seguie che hai descritto mi pare assolutamente regolare.

Grazie Paolo della tua risposta sempre puntuale che mi rassicura sul mio operato seguito sino ad oggi. Le problematiche sono tante:
1) I diritti di rogito corrisposti al segretario sarebbero in misura superiore
2) gli oneri dovuti c/ente li ho sempre fatti gravare su bilancio (creando forse danno erariale?)
3) I diritti li escludo dalla spesa del personale
4) gli oneri invece li includo nella spesa
L'operare quindi in modo corretto è importante perchè ha riflessi su tanti aspetti

Anch'io sono andata ad un corso di aggiornamento dove il docente ha sostenuto che dall'ammontare dei diritti di rogito spettanti al segretario andassero scorporati gli oneri a carico dell'ente richiamando il parere della corte dei conti sugli incentivi alla progettazione e sui compensi per l'avvocatura (Corte de Conti sezioni riunite del. 33/2010). Io non ho mai scorporato gli oneri a carico dell'Ente però ho dedotto gli oneri e l'Irap sui Diritti di rogito dalla spesa di personale per una questione di omogeneità. Anche perchè altrimenti non potrei mai tenere sotto controllo la spesa di personale che varierebbe a seconda dei contratti stipulati e che variano anche in misura notevole fra un anno e l'altro. Inoltre facendo il calcolo la spesa comunque sostenuta complessivamente dall'Ente per i diritti di rogito, gli oneri e l'Irap essa risulta completamente coperta da quanto versato dal privato.

Veronica ha scritto: Inoltre facendo il calcolo la spesa comunque sostenuta complessivamente dall'Ente per i diritti di rogito, gli oneri e l'Irap essa risulta completamente coperta da quanto versato dal privato.

Anche io ho sempre fatto in questo modo, e in effetti il 25% del 90% che resta all'ente copre tutti contributi a carico dell'ente, con una piccola economia a favore dell'amministrazione.

Ubi lex voluit dixit, ubi noluit tacuit

per Veronica, cosa significa "ho dedotto gli oneri e irap sui diritti di rogito dala spesa del personale"? significa che on consideri tale spesa ai sensi del c. 557?
io faccio così:
1) spesa per diritti di rogito es. 10.000 (pari ad 1/3 dello stipendio del segretario); cui corrisponde un capitolo di spesa nel PEG - tale importo non lo considero tra la spesa del personale
2) oneri su diritti di rogito € 2420 (pari a 10.000 x 23.80% + % inail) cui corrisponde un capitolo di spesa nel peg
3) irap su diritti di rogito € 850 (pari a 10.000 x 8,5%) cui corrisponde un cap. di spesa nel peg;
oneri ed irap però (pari a 2420 + 850) li includo nella spesa del personale perche sono risorse da bilancio.
attendo vostri pareri

A tal fine un autorevole collega ( Gianluca Bertagna ) mi ha comunicato che in sede di verifica da parte della Rgs in un comune le cose sono invece andate in tal senso :

"Relativamente alla modalità di corresponsione al Segretario comunale degli
importi per i diritti in questione, si rileva infine come questi debbano essere erogati al
netto dell 'IRAP e degli altri oneri riflessi. In altre parole, procedendo alla
corresponsione, l'Ente deve trattenere le somme occorrenti per il pagamento dei
suddetti oneri che sono a carico del Segretario comunale. Ciò, poiché, in caso
contrario, l'Ente si troverebbe a corrispondere al Segretario un importo superiore, con
conseguente maggiore aggravio di oneri, rispetto ai limiti previsti dalla disciplina di
riferimento per il pagamento dei diritti di rogito."

Confermo quanto ho detto escludo dalla spesa di personale ai sensi del 557 anche gli oneri e l'Irap in quanto coperti da finanziamento di privati. Inoltre non capisco come si possa togliere i diritti di rogito e non gli oneri strettamente connessi.

Paolo Gros ha scritto:A tal fine un autorevole collega ( Gianluca Bertagna ) mi ha comunicato che in sede di verifica da parte della Rgs in un comune le cose sono invece andate in tal senso :

"Relativamente alla modalità di corresponsione al Segretario comunale degli
importi per i diritti in questione, si rileva infine come questi debbano essere erogati al
netto dell 'IRAP e degli altri oneri riflessi. In altre parole, procedendo alla
corresponsione, l'Ente deve trattenere le somme occorrenti per il pagamento dei
suddetti oneri che sono a carico del Segretario comunale. Ciò, poiché, in caso
contrario, l'Ente si troverebbe a corrispondere al Segretario un importo superiore, con
conseguente maggiore aggravio di oneri, rispetto ai limiti previsti dalla disciplina di
riferimento per il pagamento dei diritti di rogito."

è per questo che l'Italia è in queste condizioni!

E' come dire che una volta stipulato il ccnl (chi lo sa quando)
"i relativi oneri sono a carico del lavoratore."

Sono riuscito a reperire la nota cui cui fà riferimento Paolo.
è pubblicata sul sito dell'ages Puglia:

http://puglia.agenziasegretari.it/attivita/Diritti%20di%20segreteria/MINISTERO%20DELL'Economia%20-rilievi%20attivit%C3%A0%20di%20rogito.pdf

estratto:

Relativamente alla modalità di corresponsione al Segretario comunale degli importi per i diritti in questione, si rileva infine come questi debbano essere erogati al netto dell’IRAP e degli altri oneri riflessi. In altre parole, procedendo alla corresponsione, l'Ente deve trattenere le somme occorrenti per il pagamento dei suddetti oneri che sono a carico del Segretario comunale. Ciò, poiché, in caso contrario, l'Ente si troverebbe a corrispondere al Segretario un importo superiore, con conseguente
maggiore aggravio di oneri, rispetto ai limiti previsti dalla disciplina di riferimento per il pagamento dei diritti di rogito. Quanto sopra, in analogia con quanto asserito dalla Corte dei Conti a Sez. Riunite in una recente delibera riguardante i compensi corrisposti dai Comuni ai propri dipendenti che rivestono la qualifica, rispettivamente, di avvocato (per il patrocinio di cause con sentenza favorevole) ovvero di profilo tecnico (per l'attività di progettazione e direzione dei lavori) (cfr. del. Corte dei Conti - Sez. Riunite, n.33/2010).

Ho letto quanto RGS ha detto nel verbale. Secondo me non è possibile assimilare i diritti di rogito ai compensi di progettazione e ai compensi per l'avvocatura perchè in queste due fattispecie è la legge che prevede una specifica deroga includendo nei compensi dovuti ai dipendenti anche gli oneri riflessi. Inoltre include anche l'Irap cosa che la sentenza 33 del 2010 della Corte dei Conti ha escluso categoricamente. Io penso che continuerò a operare come ho sempre fatto.

Concordo con Veronica , se cosi' si volesse sia la legge specificatamente a dirlo e non la Rgs a dedurlo.

Saluti a tutti!
il 23 febbraio ho partecipato ad una giornata di corso organizzato dall'Agenzia delle Entrate.
il Direttore dell'Agenzia ci ha spiegato come , attraverso il SIATEL, i funzionari comunali dovranno effettuare le segnalazioni di eventuali evasori.
Non sapevo che da oggi in poi i dipendenti comunali, per far incassare un po di soldi al comune dovessere fare la spia.
Qui si ha intenzione di confondere i ruoli, con il pretesto di fa incassare al comune il 100% dell'evasione , L'Agenzia ci vuole rivendere parte del lavoro, che da sempre è il suo.
il Direttore dell'Agenzia ha assicurato che su le "segnalazioni qualificate" vi è la più completa discrezione e riservatezza, ma io sinceramente, non vedo come , visto che per usare il siatel occorre abilitarsi con codice fiscale.
Per non essere solo polemica, lo spirito dell'iniziativa non sarebbe sbagliata, la collaborazione tra enti pubblici a 360 gradi potrebbe fare molto e non bisognerebbe avere remore su la denuncia di illeciti e truffe.
Il problema però, è sempre lo stesso quando si tratta di piccoli Comuni, occorre sempre chiedersi chi deve assumersi tale compito.
E' FACILE DIRE "IL comune" oppure "gli Uffici" dovranno fare le segnalazioni qualificate, ma poi alla fin fine è sempre un dipendente che dovrà operare.
Nei comuni piccoli , come quello in cui vivo, di 400 o massimo di 500 abitanti, si andrebbe a segnalare il proprio medico che èanche tuo fratello, il parrucchiere, il fratello del Sindaco o il suo padrino di cresima.
Siamo sommersi di adempimenti, ci mancava solo di fare i finanzieri o i poliziotti. A mio avviso è un fallimento di una branca dello Stato.
cosa ne pernsate , c'è qualcuno che ha già iniziato a segnalare?


saluti

La delazione , anche se prevista per legge, e' sempre pratica poco simpatica ma ad ogni buon conto nel caso e' finalizzata all'equita' fiscale e non all'indiscrezione conseguendone che le segnalazioni hanno esclusivo fondamento tecnico , anche se comprendo le difficolta' di ordine umano nel piccolo o piccolissimo comune.

in effetti su questo argomento è stata già emanata daq parte dell'agenzia delle entrate una circolare interna avente ad oggetto:
partecipazione dei comuni all'accertamento tributario e contributivo, art. 18 - d.l. 78/2010 - accertamento sintetico.
come da allegato