FESTA NAZIONALE DEL 17 MARZO 2011

Il Consiglio dei ministri ha deciso: il 17 marzo sarà festa nazionale per celebrare la ricorrenza dei 150 anni dall'Unità d'Italia. Una decisione, quella del governo, che, per venire incontro alle proteste arrivate soprattutto dai rappresentanti degli industriali, prevede che «al fine di evitare nuovi e maggiori oneri a carico della finanza pubblica e delle imprese private, per il solo anno 2011 gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti per la festività soppressa del 4 novembre non si applicano a tale ricorrenza ma, in sostituzione, alla festa nazionale per il 150mo anniversario dell'Unità d'Italia». Il 4 novembre, dunque, non verrà pagato come festività soppressa.

Come pensate di procedere
Le festività soppresse per il 2011 restano 4 ma bisogna utilizzarne obbligatoriamente una per il 17 marzo, oppure che le festività soppresse complessive da fruire per il 2011 diventano tre riproporzionandole per i part time...

Nel 1977 vennero drasticamente ridotte le festività fino ad allora esistenti con la soppressione di 4 feste religiose sino ad allora giorni festivi (Epifania; S. Giuseppe; Ascensione; Corpus Domini; SS. Apostoli Pietro e Paolo), l’Epifania è stata successivamente ripristinata e sostotuita dalla Festa Nazionale del 4 novembre.
A compenso della soppressione del 1977 venne introdotto l’istituto delle festività soppresse.
Lla Festa Nazionale del 17 marzo 2011è stata istituita con la Legge 29 giugno 2010, n. 100, che ha convertito il decreto-legge 30 aprile 2010, n. 64, «Disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attivita’ culturali"

che cosa dice il decreto del governo?

dice che il 17 marzo 2011 si festeggia l’Unità d’Italia, ma la festa la pagano i lavoratori perché, a recupero, riceveranno un giorno di meno dei compensi spettanti per le 4 festività soppresse, che quest’anno diventeranno 3, dato il trasferimento deciso dal governo degli effetti di una festività soppressa su una festività civile.

Quindi le festività soppresse per il 2011 restano 3!

(A mio avviso la decisione è totalmente illegittima, dato che i Contratti Nazionali di Lavoro non possono essere modificati di propria iniziativa dal governo, che non è neppure una delle parti, neppure per il comparto pubblico, dove i Contratti sono sottoscritti dall’ARAN e non dal Governo)

Quando dice riproporzionandole per i part time cosa intende?
Che in base alla % di p.t. spettano meno festivita' soppresse?

I dipendenti che adottano la modalità del part-time orizzontale hanno diritto ad un numero di giorni di ferie pari a quello che spetta ai lavoratori a tempo pieno. I dipendenti, invece, che adottano la modalità del part-time verticale o ciclico, hanno diritto ad un numero di giorni di ferie proporzionato alle giornate di lavoro prestate
nell’anno.
Occorre in caso quindi di ptime verticale riproprozionare le ex 4 festivita' rapportandole a 3 e riferite ai giorni lavorati dal soggetto.

se non erro nel contratto enti locali le 4 giornate di festività soppresse sono 4 giorni di ferie che spettano al lavoratore...
quindi in questo anno 2011 le ferie ad esempio di un full time diventano 32 + 3 invece delle classiche 36 giornate?

Tali giornate potevano e possono anche essere monetizzate, se le consideri in piu' al periodo feriale devi sommarne solo 3 in luogo di quattro.

NB : ai fini della monetizzazione si terrà conto della disciplina all’epoca applicabile (e cioè il compenso forfetario di L.8500 giornaliere lorde, ai sensi dell’art.1, comma 3, della legge n.937/1977). Infatti, sulla base dei principi generali in materia di efficacia dei contratti collettivi, la particolare previsione dell’art.52, comma 5, del CCNL del 14.9.2000, che equipara il trattamento economico da riconoscere in caso di mancato godimento dei quattro giorni della legge n.937/1977 a quello delle ferie, trova applicazione solo per l’ipotesi di mancata fruizione successiva alla stipulazione dello stesso CCNL (e quindi successivamente al 14.9.2000 ) .....quindi nell'attuale.
L' assimilazione ai giorni di ferie risulta ancora più evidente ove si consideri che l’art.52, comma 5, del CCNL del 14.9.2000 espressamente stabilisce che, in caso di mancata fruizione delle quattro giornate di riposo di cui all’art.18, comma 6, del CCNL del 6.7.1995, al dipendente deve essere corrisposto lo stesso trattamento economico previsto per i giorni di ferie.

considerando poi che ora è espressamente proibito monetizzare le ferie se non nel caso di risoluzione del rapporto... in un caso normale rapporto in essere le ferie sono per il 2011 36 di cui una obbligatoriamente fruita il 17/03.

Ferie non fruite e festivita' soppresse sono sorrette da due diverse norme , l'una contrattuale l'altro legislativa (legge n.937/1977 ).
L'equiparazione del pagamento delle festivita' soppresse alla stregua delle ferie non fruite non significa ex se che sia monetizzabili solo in caso di cessazione del rapporto ma ogni volta che si renda necessario per motivazioni specifiche di servizio non concederle come periodo feriale, mentre le ferie non fruite come giustamente osservi possono essere monetizzate nel sol caso di cessazione del rapporto di lavoro in quanto richieste e non concesse.

scusate, ma mi sono perso!
allora, preso atto della distinzione tra festività soppresse e ferie ( e cioè, che le prime possono anche essere monetizzate) ...
qui da me - come penso in molti altri enti - ormai si parla di 36 giorni di ferie (semplifico per chi lavora 6 ore al giorno per sei giorni la settimana).

la festività del 17 marzo, di fatto ...... cosa comporta?? riduce di un giorno le ferie??

(nel privato la situazione è più chiara perchè la festività del 04.11 viene pagata perchè non goduta in quanto spostata alla prima domenica di novembre - per cui quest'anno il 17.03 a casa ma il 04.11 non lo riscuoto...)

sarebbero 36 giorni di ferie di cui 4 festività soppresse. Quindi quest'anno un giorno di ferie è utilizzato il 17 Marzo o se vogliamo poi per cause di servizio potrai solo monetizzarne 3.

quindi, e scusa l'insistenza, a tutti i dipe che lavorano 6 ore al giorno per 6 giorni la settimana, per l'anno 2011 =
35 gg di ferie + festività 17 marzo .....

e per quanto riguarda la monetizzazione delle festività soppresse, ... mi sono perso, è uguale a quella delle ferie in caso di cessazione del rapporto di lavoro.

Inoltre,
le ferie sono indisponibili, non si perdono mai ... e le festività soppresse??

si vedi gli interventi sopra per quanto riguarda la riconducibilità delle feste soppresse alle ferie: vanno pagate con lo stesso importo giornaliero. Le ferie e le festività soppresse (che ripeto sono equiparate alle ferie) sono un diritto indisponibile e non possono essere monetizzarte se non alla cessazione o fruite entro un anno e mezzo dalla maturazione. Le festività soppresse possono essere liquidate anche per ragioni di servizio in base alla legge del 77 e quindi hanno una norma a parte.

rimango incredulo....
ho veramente sottovalutato la questione...
- mi confermate che quest'anno farò festa il 17 marzo, ma avrò 35 giorni di ferie??
- la eventuale monetizzazione delle festività soppresse avverrà al compenso contrattuale o al compenso stabilito dalla legge del 1977.... il messaggio di paolo (l'ho letto tre volte) è criptico....

...no ne hai 36 solo che una è il 17 Marzo... ma che te frega...
l’art.52, comma 5, del CCNL del 14.9.2000 espressamente stabilisce che in caso di mancata fruizione delle quattro giornate di riposo di cui all’art.18, comma 6, del CCNL del 6.7.1995, al dipendente deve essere corrisposto lo stesso trattamento economico previsto per i giorni di ferie.

Sul sole 24 ore di oggi a pagina 35 c'e' un buon articolo ( un po' in ritardo ) sulla questione e riassume in modo piu' evidente e chiaro quanto avevo inserito nei post precedenti.
( lo trovi anche nella rassegna Asmez e vi e' anche un grafico )

ma voi avete avvisato il personale, fatto circolari, mail? io non ancora, ho un po' di timore

Ti capisco.
Noi abbiamo provveduto : non tutti hanno capito e non tutti hanno sorriso ma del resto non dipende da nessuno di noi e purtroppo ci dobbiamo adeguare .
E' importante farlo onde evitare discussioni ex post ( successive )

infatti lo farò sennz'altro, speravo di aver capito male, ma non posso più indugiare.
domani mando mail
se non mi sentite più per un po' ricordatemi nelle vostre preghiere.. so che ambasciator non porta pene, ma qui già sono tutti esasperati perchè c'è un blocco totale su tutta la linea ( assunzioni, fondi, verticali, orizzontali) .. che poi in modo molto democratico ci dicano anche quando dobbiamo utilizzare i nostri giorni di ferie beh...

Sul sole 24 ore di oggi c'è un articolo che parla di un giorno di ferie in più....
La telenovela continua.Ma purtroppo non sono questi i problemi dei Comuni e del personale....nel mio piccolo Comune un dipendente immancabilmente ogni anno perde almeno 10 giorni di ferie che non riesce a fare....e non si è mai lamentato...

anche io non so ancora cosa fare ...
però secondo me le ferie non si perdono mai!

Personale
In regioni e comuni l'Unità "regala" un giorno di ferie

La festività del 17 marzo 2011 determinerà un duplice effetto per i dipendenti degli enti locali: un giorno in più di ferie e un giorno in più di maggiorazioni, gravante sulle risorse del fondo, per turno o per lavoro in giorno festivo infrasettimanale.


Ai sensi dell'articolo 1 del D.L. n. 5/2011, la festività del 17 marzo istituita per celebrare l'Unità d'Italia andrà ad assorbire gli effetti giuridici ed economici della festività soppressa del 4 novembre. In questo modo, il legislatore, nell'istituire un giorno di festività in più per il 2011, non ha inteso apportare nuovi o maggiori oneri per le finanze pubbliche.

A ben vedere, però, ciò non vale per i dipendenti degli enti locali che beneficeranno di un giorno di ferie in più perché la festività del 4 novembre, spostata automaticamente alla prima domenica di novembre, non generava alcun tipo di beneficio né giuridico né economico. Poiché il D.L. n. 5/2011 non ha disposto nulla in merito, si dovrebbe continuare ad usufruire dei giorni di ferie secondo le regole vigenti, senza alcuna decurtazione.

Inoltre, sembra fuor di dubbio che i dipendenti in servizio il 17 marzo (per turno o altri motivi) avranno diritto alle maggiorazioni previste nel giorno festivo dai contratti collettivi nazionali di lavoro, così come avranno diritto alle stesse maggiorazioni in caso di servizio la prima domenica di novembre.

Fonte: Il Sole 24 Ore n. 60 del 04/03/2011 pag. 31
Autori: Tiziano Grandelli Mirco Zamberlan

A questo punto c'è da chiedersi chi abbia ragione....

Onestamente rimango del'opinione gia' espressa .
Se si fosse voluta una ulteriore festivita' non si sarebbe scritto che andava a sostituire alcunche'.
Le fesivita' soppresse, anche per gli enti locali , in casi specifici possono essere monetizzate e non solo in caso di cessazione del rapporto di lavoro.
Non si puo ' a mio modo di vedere trattare allo stesso modo ferie e festivita' soppresse , sono una cosa diversa , normate in modo diverso e perlatro denominate in modo diverso.
Creare confuzione poi e' proprio del legislatore e lo sappiamo ma una linea comune dovra' pur esistere.

Se ...andrà ad assorbire gli effetti giuridici ed economici della festività soppressa del 4 novembre. In questo modo, il legislatore, nell'istituire un giorno di festività in più per il 2011, non ha inteso apportare nuovi o maggiori oneri per le finanze pubbliche.
...qualcosa vorra' dire , altrimenti si istituiva una nuova festa e tutto li'.
Che poi "perché la festività del 4 novembre, spostata automaticamente alla prima domenica di novembre, non generava alcun tipo di beneficio né giuridico né economico" non e' vero in quanto come detto tali giorni di festivita' soppresse , diversamente dalle ferie non fruite solo in caso di cessazione, possono essere monetizzate: se questo non e' un effetto economico...

... tanto per aumentare la confusione...

... dalla circolare del 28.02.2011 della Direzione provinciale del Lavoro di Modena ..

"Altri CCNL potrebbero aver “agito” non sulla retribuzione ma sulla fruizione di
permessi. Ovviamente, se vi è stata ricompresa la festività del 4 novembre, in
considerazione del fatto che il D.L. n. 5/2011 parla di effetti economici e di istituti
giuridici contrattuali relativi a tale festività, la giornata festiva del 17 marzo incide sul
numero dei giorni di permesso riconosciuti a titolo di compensazione per le c.d.
“festività abolite”" ....

se quindi la ex festività del 4 novembre (festività soppressa) per noi è tra quelle che è stata tramutata in un giorno di permesso (in sostanza ferie) .... si tratta di un giorno di ferie obbligatorio!!

"Altri CCNL potrebbero aver “agito” non sulla retribuzione ma sulla fruizione di
permessi. Ovviamente, se vi è stata ricompresa la festività del 4 novembre, in
considerazione del fatto che il D.L. n. 5/2011 parla di effetti economici e di istituti
giuridici contrattuali relativi a tale festività, la giornata festiva del 17 marzo incide sul
numero dei giorni di permesso riconosciuti a titolo di compensazione per le c.d.
“festività abolite"

ed e' la fattispecie applicabile al CCNL regioni enti locali.
La cnfuzione nasce proprio da come le 4 festivita' soppresse sono state inserite nei vari CCNL.
ma nel nostro caso ....purtroppo... e' un giorno di"ferie" obbligatorio che sostituisce l'ex 4 novembre che come festivita' soppressa poteva essere fruita quale "permesso" overo essere monetizzata come detto.

vi giro la relazione tecnica che mi ha inoltrato un amico:
non lascia spazi a diverse interpretazioni