Riscossione coattiva diretta

Il mio Comune si è "avventurato" nella gestione diretta dell riscossione coattiva e siccome devo adottare un apposito regolamento chiedo se qualcuno di voi ha qualcosa del genere da condividere

Grazie a tutti

Sono in riscossione diretta dal lontano 2000.
Per la coazione e' evidente che dovrai servirti del RD 639/1910.
La norma quindi esiste e non occorre regolamentarla ( per la parte di coazione) mentre occorre prevedere a regolamento la forma diretta della riscossione che pero' e' cosa ben diversa.
Ab origine provai con l'esecuzione diretta da parte delgi ufficiali giudiziari: non puo' funzionare.
Erano tutti tentati pegni ( su cui si pagavano le spese ) con le motivazioni piu' strane : non ho reperito nessuno in loco, non avevo i mezzi idonei per accedere , mancanza del fabbro etc etc).

Fino al 2010 ho affidato la coazione, trasformando l'ingiunzione fiscale in atto di precetto civile , ad uno studio legale e la cosa ha funzionato alla grande : il non riscosso con pegni negativi si era ridotto all'1% .
( lo studio seguiva l'atto post ingiunzione ed aveva mezzi suoi come il fabbro per l'apeertura forzata etc , la vendita dei beni pignorati attraverso l?Istituto vendite giudiziarie , curava i pegni presso terzi e le iscrizione ipotecarie.
Nel 2010 la Corte di appello di Torino ( su cui avevamo il 80% dei pegni) non ha piu' caricato i precetti sollevando ( dopo 10 anni ) l'effettiva discrasia della trasformazione in precetto dell'ingiunzione che eì atto precettivo ex se.
Nell'attuale mandero' a gara la sola coazione ex art. 53 ( abilitati iscritti all'albo) .

La coattiva in diretta non e' cosiì semplice , dopo l'ingiunzione vi e' il pegno , dopo il pegno la vendita all'incanto etc etc .

Buona fortuna.

Grazie, comunque spero di avere risultati maggiori nel recupero dei crediti rispetto al concessionario visto che comunque anche questo in realtà ha fatto quasi sempre solo azioni di tipo cautelare e non mi sembra si sia avventurato in azioni esecutive. In realtà ho un "periodo di prova" di due anni in cui verificherò l'andamento dell'attività di riscossione coattiva e la raffronterò con quella effettuata in passato del mio concessionario ... poi valuteremo se tornare all'esternalizzazione.
Allo stato attuale ho un altro problema quello di farmi consegnare dall'ex concessionario i fascicoli dei crediti ancora da riscuotere con l'attività svolta dallo stesso concessionario ai fini di una valutazione anche della cessione del credito. Il mio ex concessionario "nicchia" fa un po di melina e vorrebbe trasmettermi i dati in formato informatico (a seguito di un eventuale corrispettivo). Secondo me il concessionario deve consegnarmi gli originali degli atti e anche gratuitamente... cosa ne pensate e come mi consigliate di agire.

Grazie ancora

I crediti ancora in sofferenza il concessionario deve portarli a definizione anche ex post scadenza della concessione.
Gli atti che infatti hanno generato il credito in coazione sono stati legittimamente emessi e presi in carico dal concessionario.
Ci andrei pesante ovvero: se il concessionario non ritiene di portare a termine cio' per cui ha avuto la concessione esiste l'inadempienza contrattuale ed il danno arrecato ed un codice civile applicabile.
Se il Comune, bonta' sua, vuole i crediti in sofferenza per poter meglio fare di come abbia fatto il concessionario , provvedi con atto di diffida a richiedere la consegna entro x giorni della documantazione occorrenda in valutazione che ogni ritardo potrebbe causare danno erariale e come tale riferibile alla procura della corte ( a cui i concessionari sottostanno nell'esazione del pubblico denaro).
"il concessionario deve consegnarmi gli originali degli atti e anche gratuitamente" hai ragionissima e punta i piedi.
Nel 2000 quando per gli stessi motivi passai in diretta il concessionario minaccio' ricorsi al Tar etc etc ....ma poi si sono resi conto che il monopolio della riscossione non esiste piu' e che anche loro sono sul mercato .
Piu' fanno la voce grossa e piu' perdono clienti ( comuni) , piu' perdono clienti e minore e' la loro ragione di esistere.