Indennita' di carica amministratori . La corte piemonte

La Corte dei conti, sezione regionale di controllo per il Piemonte, con la delibera n.28/2012/SRCPIE/PAR, ha risposto ad una richiesta di chiarimenti in merito all'applicazione della riduzione del 50% per gli amministratori comunali prevista dall'art.82 del TUEL.

In particolare, un comune ha chiesto un parere in merito all'applicazione della riduzione del 50% dell’indennità di carica da corrispondere ad un amministratore comunale che svolge attività professionale di lavoratore autonomo contestualmente a quella di lavoratore dipendente presso un’azienda di servizi ex municipalizzata.

La Corte ricorda che l'articolo 82, primo comma, del TUEL, approvato con Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, dopo aver stabilito che la misura dell'indennità di funzione per gli amministratori locali è determinata con il decreto previsto dal successivo comma 8, dispone che "Tale indennità è dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l’aspettativa". I presupposti legislativi previsti per operare la riduzione del 50% sono l'essere lavoratore dipendente e non aver richiesto l'aspettativa ed entrambi sono presenti nella fattispecie prospettata dall'amministrazione comunale richiedente.

La circostanza che il lavoratore dipendente svolga contemporaneamente attività di lavoratore autonomo, non è idonea ad escludere l'operatività della riduzione, ma al contrario ne giustifica ulteriormente l'applicazione, ove si tenga conto che la ratio della decurtazione va individuata anche nel minor tempo che i lavoratori dipendenti non collocati in aspettativa possono dedicare all'espletamento del mandato amministrativo.

La Corte chiarisce, quindi, che nell'ipotesi di lavoratore dipendente che non abbia chiesto il collocamento in aspettativa e svolga contemporaneamente attività professionale di lavoratore autonomo, opera la riduzione del 50% dell’indennità di funzione, prevista dall’ultimo inciso del primo comma dell’art 82 del TUEL.

Fonte:Almacentroservizi

Ripeto il quesito fatto in un'altra sezione del forum...
CASO: Lavoratore dipendente in aspettativa che è Sindaco di un Comune e Consigliere Provinciale.... come si dovrebbe mettere a livello di indennità, gettoni di presenza e oneri previdenziali????
Mi spiego meglio: se questo stesso percepisce l'indennità chilometrica di cons.provinciale + i gettoni di presenza delle commissioni, egli non può percepire l'indennità di sindaco...Vero o mi sbaglio????
Per quanto riguarda inoltre gli oneri, li può (deve) corrispondere il comune presso il quale è sindaco, mentre se non avesse questa carica, gli oneri sarebbero a proprio carico????
Dalle varie interpretazioni di legge, mi sembra di aver capito ciò...si accettano volentieri chiarimenti in merito...

Condivido , nessuna indennita' quale sindaco e contruzione carico ente come scrivi

Paolo Gros ha scritto:Condivido , nessuna indennita' quale sindaco e contruzione carico ente come scrivi

Non è che potresti fornire qualche riferimento normativo preciso...Ho cercato qualcosa, ma non riesco a trovare questa materia specifica, in quanto mi sa che è stata disciplinata in maniera dettagliata da una o più finanziarie, ma non ricordo quali....