COMPENSI PER ADEMPIMENTI CENSIMENTO POPOLAZIONE

Ho visto che alcuni comuni in occasione dalla costituzione dell’Ufficio Censimento autorizzano lo svolgimento dello straordinario per i relativi adempimenti richiamando l’art. 39 del C.C.N.L. che disciplina lo straordinario elettorale e quello prestato per fronteggiare eventi straordinari imprevedibili e per calamità naturali.
Io avevo sempre ritenuto che gli adempimenti connessi al censimento, se svolti dal personale dipendente dell’Ente debbano essere assicurati durante l’orario di lavoro e possano essere compensati unicamente con degli “incentivi” provenienti dal relativo finanziamento accreditato dall’Istat. Vorrei conoscere eventuali altri punti di vista.

Confermo che che alcuni comuni in occasione dalla costituzione dell’Ufficio Censimento autorizzano lo svolgimento dello straordinario per i relativi adempimenti richiamando l’art. 39 del C.C.N.L.... con frasi del genere :
"Visto l’art.39 del C:C:N:L; stipulato il 14 settembre 2000, come modificato ed integrato dall’art.16 del CNNL stipulato il 5 ottobre 2001 e s.m.;"

Ora , stante che l'art.39 detta
Il lavoro straordinario prestato in occasione di consultazioni elettorali
referendarie e quello prestato per fronteggiare eventi straordinari imprevedibili e
per calamità naturali non concorre ai limiti di cui all' art. 14 del CCNL
dell'1.4.1999

che l'art.16 invece parla esclusivamente di consultazioni elettorali e refendarie :

e' del tutto evidente che detti straordinari non possano essere autorizzati ai dpendenti in quanto mi pare che il censimento della popolazione :
1) non sia un evento calamitoso
2) sia prevedibile ( lo sappiamo dal 2001!!!)

Condivido al 100% cio' scritto da Marina ovvero :
gli adempimenti connessi al censimento, se svolti dal personale dipendente dell’Ente debbano essere assicurati durante l’orario di lavoro e possano essere compensati unicamente con degli “incentivi” provenienti dal relativo finanziamento accreditato dall’Istat.( da far transitare nel fondo)

Paolo Gros ha scritto:Confermo che che alcuni comuni in occasione dalla costituzione dell’Ufficio Censimento autorizzano lo svolgimento dello straordinario per i relativi adempimenti richiamando l’art. 39 del C.C.N.L.... con frasi del genere :
"Visto l’art.39 del C:C:N:L; stipulato il 14 settembre 2000, come modificato ed integrato dall’art.16 del CNNL stipulato il 5 ottobre 2001 e s.m.;"

Ora , stante che l'art.39 detta
Il lavoro straordinario prestato in occasione di consultazioni elettorali
referendarie e quello prestato per fronteggiare eventi straordinari imprevedibili e
per calamità naturali non concorre ai limiti di cui all' art. 14 del CCNL
dell'1.4.1999

che l'art.16 invece parla esclusivamente di consultazioni elettorali e refendarie :

e' del tutto evidente che detti straordinari non possano essere autorizzati ai dpendenti in quanto mi pare che il censimento della popolazione :
1) non sia un evento calamitoso
2) sia prevedibile ( lo sappiamo dal 2001!!!)

Condivido al 100% cio' scritto da Marina ovvero :
gli adempimenti connessi al censimento, se svolti dal personale dipendente dell’Ente debbano essere assicurati durante l’orario di lavoro e possano essere compensati unicamente con degli “incentivi” provenienti dal relativo finanziamento accreditato dall’Istat.( da far transitare nel fondo)

ciao, il censimento 2011 sarà un lavoro abbastanza gravoso , abbiamo il contratto bloccato con il costo delle vita reale aumenta di un buon 5 - 6 per cento in più rispetto a quello calcolato dall'ISTAT e come se non bastasse i contributi ISTAT sono tassati del 32,3% alla voce oneri riflessi più l'IRPEF che varia da dipendente a dipendente alla fine rimane un 49 per cento del contributo.
Lavoro nell' ente locale da più di vent'anni ho partecipato a due censimenti è sto già operando al terzo con un forte pessimismo, perché lavoreremo quasi gratis, possibile che gli specialisti in materia finanziaria enti-locali non riescano a far comprendere al mistero delle finanze che togliessero almeno gli oneri riflessi per gli addetti ai lavori censuari?
grazie saluti. giampiero

Hai assolutamente ragione e solidarizzo con te , purtroppo gli specialisti in materia finanziaria enti-locali non hanno voce in capitolo e anche l'avessero ...nessuno li ascolterebbe.

Paolo Gros ha scritto:Hai assolutamente ragione e solidarizzo con te , purtroppo gli specialisti in materia finanziaria enti-locali non hanno voce in capitolo e anche l'avessero ...nessuno li ascolterebbe.

in riferimento al contributo ISTAT, definito "forfetario" -termine abbastanza ambiquo - che si presta (penso) ad una interpretazione contabile e fiscale diversa dall'origine "Che è fissato a forfait"
e le somme tecnicamente non sarebbero a carico del dipendente (come ad esempio i 2/3 di inps gestione separata o inail a carico del datore di lavoro oppure persino l'irap che l'ente paga perchè il compenso del dipendente non è deducibile da quell'imposta!). Per sollevare la discussione forse, sarebbe necessario pubblicizzare o quanto meno portare a conoscenza ai diretti responsabili delle finanze attraverso la tante associazioni vedi anusca, anci, ecc. ecc. javascript:emoticonp('')

Paolo Gros ha scritto:Confermo che che alcuni comuni in occasione dalla costituzione dell’Ufficio Censimento autorizzano lo svolgimento dello straordinario per i relativi adempimenti richiamando l’art. 39 del C.C.N.L.... con frasi del genere :
"Visto l’art.39 del C:C:N:L; stipulato il 14 settembre 2000, come modificato ed integrato dall’art.16 del CNNL stipulato il 5 ottobre 2001 e s.m.;"

Ora , stante che l'art.39 detta
Il lavoro straordinario prestato in occasione di consultazioni elettorali
referendarie e quello prestato per fronteggiare eventi straordinari imprevedibili e
per calamità naturali non concorre ai limiti di cui all' art. 14 del CCNL
dell'1.4.1999

che l'art.16 invece parla esclusivamente di consultazioni elettorali e refendarie :

e' del tutto evidente che detti straordinari non possano essere autorizzati ai dpendenti in quanto mi pare che il censimento della popolazione :
1) non sia un evento calamitoso
2) sia prevedibile ( lo sappiamo dal 2001!!!)

Condivido al 100% cio' scritto da Marina ovvero :
gli adempimenti connessi al censimento, se svolti dal personale dipendente dell’Ente debbano essere assicurati durante l’orario di lavoro e possano essere compensati unicamente con degli “incentivi” provenienti dal relativo finanziamento accreditato dall’Istat.( da far transitare nel fondo)

Ai dipendenti che svolgono il censimento, condividendo l'inapplicabilità delle ipotesi di cui all'art.39 del CCNL 2000, potrà essere però applicata la previsione di cui all'art. 14 - comma 5 - del CCNL 01/04/99, che parla di "specifici compensi al personale per le prestazioni connesse ad indagini periodiche ed attività di settore rese al di fuori dell’orario ordinario di lavoro." Siete d'accordo che la liquidazione di tali compensi possa essere erogata solo se effettuato fuori dall'orario normale?!?!? i colleghi già mugugnano!!!

"la previsione di cui all'art. 14 - comma 5 - del CCNL 01/04/99, "

alla nausea sosterro' che l'attivita' di rilevatore per i dipendenti comunali sia da inquadrarsi nel lavoro occasionale e per l'UCC che gli importi spettanti rientrino nella lettera K del fondo.

Paolo Gros ha scritto:Confermo che che alcuni comuni in occasione dalla costituzione dell’Ufficio Censimento autorizzano lo svolgimento dello straordinario per i relativi adempimenti richiamando l’art. 39 del C.C.N.L.... con frasi del genere :
"Visto l’art.39 del C:C:N:L; stipulato il 14 settembre 2000, come modificato ed integrato dall’art.16 del CNNL stipulato il 5 ottobre 2001 e s.m.;"

Ora , stante che l'art.39 detta
Il lavoro straordinario prestato in occasione di consultazioni elettorali
referendarie e quello prestato per fronteggiare eventi straordinari imprevedibili e
per calamità naturali non concorre ai limiti di cui all' art. 14 del CCNL
dell'1.4.1999

che l'art.16 invece parla esclusivamente di consultazioni elettorali e refendarie :

e' del tutto evidente che detti straordinari non possano essere autorizzati ai dpendenti in quanto mi pare che il censimento della popolazione :
1) non sia un evento calamitoso
2) sia prevedibile ( lo sappiamo dal 2001!!!)

Condivido al 100% cio' scritto da Marina ovvero :
gli adempimenti connessi al censimento, se svolti dal personale dipendente dell’Ente debbano essere assicurati durante l’orario di lavoro e possano essere compensati unicamente con degli “incentivi” provenienti dal relativo finanziamento accreditato dall’Istat.( da far transitare nel fondo)

Mi aggancio a questo post per porre un altro quesito.Nel nostro ente le prestazioni del personale connesse al censimento sono state inserite nel fondo e verranno liquidate come produttività. Si pone però il problema di come retribuire le ore di straordinario svolte dal personale dipendente per partecipazione al corso di formazione sul censimento.A me non sembra corretto utilizzare il fondo straordinario considerato che le somme trasferite dall'Istat dovrebbero essere comprensive di qualsiasi onere a carico dell'amministrazione (art. 1 co. 192 finanziaria 2006), voi che cosa ne pensate? Una "soluzione" potrebbe essere quella di liquidarle come produttività anche se svolte al di fuori dell'orario di lavoro?

L'unica soluzione possibile e' interpretare tali corsi come normale orario di servizio per i giorni in cui si sono tenuti ovvero chiarire a monte che dette ore sia possibile recuperarle.
L'Ucc e' compito di istituto per cui nulla vieta inoltre di considerare tali corsi quali obbligatori e considerare la missione del dipendente.