Messaggio INPS 8381 - 15/05/12 - Circ FP 2/2012 -

A presto per ... eventuali commenti ed interpretazioni...

al link

http://www.inpdap.gov.it/wps/wcm/connect/ce6733804b4722ddb4f6b66e5c5d29a2/nota_n_8381_15_05_2012.pdf?MOD=AJPERES&lmod=1525354539

Praticamente il bastone e la carota

http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/rassegna_stampa/pdf/2012051821697861.pdf

abal60 ha scritto:[left][justify][center]
A presto per ... eventuali commenti ed interpretazioni...

INTERPRETAZIONI??????????????

Premesso che e’ alquanto facile incorrere ad erronee interpretazioni delle varie norme emanate in materia pensionistica , volevo porre alla Vostra attenzione cio’ che viene espresso con il messaggio 8381 del 15/05/2011 :

1. Il riferimento fatto a due date ben precise (requisiti al 31/12/2011 e requisiti per il diritto al trattamento pensionistico conseguiti dopo il 31.12.2011)
2. L’eventuale applicazione della c.d. Media Ponderata.

Detto messaggio, nel ribadire il principio generale secondo il quale il datore di lavoro pubblico deve far cessare il rapporto di lavoro o di impiego con il dipendente medesimo qualora risulti raggiunto il limite di età previsto dall’ordinamento di appartenenza, (in genere fissato a 65 anni di età) , menziona due date ben precise.
• Requisiti al 31/12/2011.
Cessazione del rapporto di lavoro al compimento del 65° anno di eta’nei confronti dei dipendenti che al 31/12/2011 erano in possesso del requisito pensionistico della massima anzianità contributiva (40 anni) o della "quota" (somma dei requisiti di età e di anzianità contributiva) o comunque dei requisiti previsti per la pensione (es. lavoratrice iscritta alle casse gestite dall’ex Inpdap che al 31.12.2011 abbia 61 anni di età e sia già in possesso del requisito contributivo minimo previsto a quella data per la pensione di vecchiaia).
• Requisiti per il diritto al trattamento pensionistico conseguiti dopo il 31.12.2011.
……Il datore di lavoro pubblico deve far cessare il rapporto di lavoro o di impiego con il dipendente medesimo qualora risulti raggiunto il limite di età previsto dall’ordinamento di appartenenza quando al raggiungimento di detto limite il dipendente sia in possesso dei requisiti per il diritto al trattamento pensionistico (anche se conseguiti dopo il 31.12.2011).

Volevo chiedervi :
1. Per …….requisiti per il diritto al trattamento pensionistico anche se conseguiti dopo il 31.12.2011…… si e’ voluto far cenno esclusivamente al compimento di almeno 20 anni di contribuzione?
2. L’Ente datore di lavoro deve collocare a riposo , una volta raggiunto il limite di età previsto dall’ordinamento di appartenenza ( 65 anni ), quei dipendenti in possesso di almeno 20 anni di contribuzione?
3. Atteso che il datore di lavoro pubblico deve far cessare il rapporto di lavoro con il dipendente medesimo qualora risulti raggiunto il limite di età previsto dall’ordinamento di appartenenza (65 ANNI) e in presenza dei requisiti pensionistici ( conseguiti entro il 31/12/2011 o dopo il 31/12/2011), Il requisito anagrafico dei 66 anni (adeguato dal 2013 alla speranza di vita) richiesto per l’accesso alla pensione di vecchiaia ,in che modo trova applicazione al personale dipendente delle pubbliche amministrazioni iscritto alla Cassa per le pensioni ai dipendenti degli enti locali (CPDEL) ?

Un chiarimento sui tre punti sopra menzionati e’ indispensabile al fine di evitare che il superamento del limite di età previsto dai rispettivi ordinamenti per il collocamento a riposo d’ufficio (salve le ipotesi di legittimo trattenimento in servizio e di mantenimento in servizio in attesa dell’apertura della c.d. finestra mobile ) generi,nei casi di continuazione di iscrizione (qual è quello del trattenimento non espressamente autorizzato secondo le procedure vigenti) per periodi inferiori ai cinque anni , applicazione della c.d. Media Ponderata.


Grazie.

il decreto SalvaItalia ha riformato il regime pensionistico, riducendo a due le forme di pensione, la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata, le nuove norme hanno riflessi anche sul sistema dei limiti d'età. È infatti evidente che non si potrà più considerare valido il limite d'età dei 65 anni, compiuti i quali non era più possibile partecipare ai concorsi pubblici, giacché a 65 anni si dovrà continuare a lavorare. Il nuovo limite d'età per la pensione di vecchiaia nel sistema misto, infatti, è determinato in 66 anni dal 1° gennaio 2012 e in 67 anni dal 1° gennaio 2021. Senza contare che le due età di 66 e di 67 anni possono ancora essere elevate per effetto degli adeguamenti al tasso di sopravvivenza della popolazione. Non solo, non sembra nemmeno che non si possa continuare a lavorare anche dopo il compimento dell'anzianità per conseguire la pensione di vecchiaia. Nessuna norma del SalvaItalia, infatti, fa più riferimento al collocamento a riposo d'ufficio al compimento di tale anzianità. Cosicché bisogna pensare, come uno potrebbe continuare a lavorare anche oltre i 66 e i 67 anni se non si licenzia, che possano partecipare ai concorsi pubblici soggetti anche più anziani, senza limiti d'età.............

Provo a dire quello che ho capito/concordato/tradotto con Inpdap

punto n. 1 ok requisito minimo di 20 anni se l'attività lavorativa ha avuto inizio prima del 1° gennaio 1996, altrimenti valgono i 5 anni del contributivo. Se il dipendente ha dai 70 in su si prescinde dai 20 anni.

per i punti 2 e 3 premesso quest'anno siamo a 66 anni per la risoluzione unilaterale (sempre con minimo 20 anni) ma attenzione che se il dipendente ha già maturato un qualunque diritto entro il 31/12/2011 (e non dopo come da te scritto) con le vecchie normative, DEVE essere collocato a riposo al compimento dei 65 anni di età senza nessuna finestra mobile dal 2012 in poi.Quest'ultimo caso te lo 'giuro' come possibile perchè l'ho appena fatto

Per il resto...........confortiamoci e/o confrontiamoci tra noi

e allora........forse e' piu' utile esporre casi pratici...

1. Un dipendente (uomo) che compie 65 anni al 1° settembre 2012 e matura sempre a tale data solamente 21 anni di contribuzione ( senza quindi alcuna quota entro il 2011), và collocato a riposo al compimento del 66° anno di eta' e cioe' a far data dal 01/09/2013 ?
Oppure , il fatto stesso di avere al 1° settembre 2012 ( data del compimento del 65° anno di età ) un'anzianita' contributiva di almeno 20 anni ( ne ha 21.....) comporta il collocamento a riposo dello stesso a far data dal 02/09/2012 ?

In altre parole...l'avere maturato il solo requisito di anni 20 di anzianità contributiva e'da considerarsi un requisito sufficiente tale da permettere il collocamento a riposo al compimento del 65° anno di età e cioè entro il " limite previsto dall'ordinamento di appartenenza"?
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Ritengo che l'avere maturato il solo requisito di anni 20 di anzianità contributiva e'da considerarsi un requisito sufficiente tale da permettere il collocamento a riposo al compimento del 65° anno di età e cioè entro il limite previsto dall'ordinamento di appartenenza