Immobili ceduti in uso gratuito a familiari entro il secondo grado.

L'Amministrazione comunale vorrebbe inserire nel Regolamento ICI un articolo in cui fa salve le comunicazioni di cessione in uso gratuito a familiari di immobili anche se presentate successivamente (tre anni dopo), effettuate dai contribuenti per ottenere l'esenzione ICI sulla abitazione principale. Il tutto mediante produzione di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi della del DPR 445/2000. E' legittimo?
Grazie per la collaborazione.

E' assolutamente illegittimo.
Tre anni prima , come dici, sicuramente vi era un regolamento in vigore ( e peraltro lo prevedeva anche la norma ) che chiaramente imponeva la comunicazione ( se il comune aveva soppresso la dichiarazione) entro un determinato termine .
Se era vigente la dichiarazione entro il termine della dichiarazione dei redditi dell'anno successivo.
Non e' possibile ora per allora cambiare retroattivamente le regole nemmeno a favore del contribuente.
Vi assicuro che quando il regolamento in tal guisa sara' inviato al Ministero il buon Pulcrino ( che ben conosco) vi comunichera' le indicazioni che ora vi sto' fornendo.
La retroattivita' delle norme non e' materia regolamentabile , ci prova talvolta il legislatore ma anche il Sindaco!!!!!!
Il diritto e la successione delle norme non sono materia che i regolamenti comunali possano variare .
Se poi mi e' permesso.....non e' che ci sono le elezioni amministrative???

"Chiunque cede la proprietà o il godimento o a qualunque altro titolo consente, per un periodo superiore a 1 mese, l'uso esclusivo di un fabbricato o parte di esso, ha l'obbligo di comunicare all'Autorità di Pubblica Sicurezza, entro 48 ore dalla consegna dell'immobile, la sua esatta ubicazione nonché le generalità dell'acquirente, del conduttore o della persona che assume la disponibilità del bene, e gli estremi del documento di identità o di riconoscimento che il cedente deve richiedere al cessionario "

Quanto citato da Francodan riguarda il vecchi DL 59/78 detto "antiterrorismo".
Tale comunicazione altrinmenti detta "comunicazione di cessione di fabbricato" non ha a che vedere con le imposte comunali e non puo' essere utilizzato a tal fine.
In molti comuni spesso ho verificato confusione sul problema in particolare in quei comuni ove non vi e' un commissariato di Polizia.
La comunicazione del DL deve essere presentata nelle 48 ore alla "locale autorita' di PS".
Ora, nei comuni , come detto, privi di commissariato di PS ( a nulla rileva la stazione CC che non e' autorita' di PS ma di PG ) tale comunicazione e' dovuta al Sindaco quale autorita' di PS , il sindaco delega la PM in via ordinaria.
Ma , come ripeto e' solo accidentale tale comunicazione consegnata in comune e solo nei casi suespressi.
Ne consegue che tale comunicazione:
1) non puo' essere utilizzata se non ai fini della pubblica sicurezza
2) non costituisce nel modo piu' assoluto denuncia utilizabile ai fini tributari locali.

Del resto in un comune ove vi e' un commissariato il comune non sapra' mai nulla di detta comunicazione.

il mio intervento era per evidenziare che se effettivamente era stato dato in comodato un bene questo dovrebbe risultare da quella dichiarazione prevista per legge per finalità diverse ma che attesta ,ai fini della certezza del diritto,l'esistenza di una certa situazione (cessione in comodato di un bene)ben diversamente da una dichiarazione sostitutiva ......

Chiarissimo, concordo.