Immobili posseduti in due comuni diversi

Salve a tutti, la norma dell'abitazione e detrazione per abitazione principale è chiarsa sul tema di proprietà di due immobili all'interno dello stesso comune, mentre io vi sottopongo il dilemma di :
marito e moglie proprietari al 50 % di due unità immobiliari in due comuni limitrofi.
il marito ha la residenza in un comune la moglie nell'altro, non sono nè separati nè divorziati.
entrambi però lavorano stabilmente ed abitualmente nel comune A, mentre la moglie per sue affermazioni viene nel comune B (dove ha la residenza) solo nei fiene settimana con il marito per curare il giardino (e che giardino signori!!!!!), a vs. parere anche se la circolare è chiara, io come ufficio posso dimostrare il contrario, incardinare un contenzioso a vs giudizio è congruo???? grazie

LeonardoPistillo ha scritto:Salve a tutti, la norma dell'abitazione e detrazione per abitazione principale è chiarsa sul tema di proprietà di due immobili all'interno dello stesso comune, mentre io vi sottopongo il dilemma di :
marito e moglie proprietari al 50 % di due unità immobiliari in due comuni limitrofi.
il marito ha la residenza in un comune la moglie nell'altro, non sono nè separati nè divorziati.
entrambi però lavorano stabilmente ed abitualmente nel comune A, mentre la moglie per sue affermazioni viene nel comune B (dove ha la residenza) solo nei fiene settimana con il marito per curare il giardino (e che giardino signori!!!!!), a vs. parere anche se la circolare è chiara, io come ufficio posso dimostrare il contrario, incardinare un contenzioso a vs giudizio è congruo???? grazie

Queste sono le situazioni che danno fastidio...

Se le affermazioni fossero scritte sarebbe ottimo ma purtroppo non lo saranno. Bisognerebbe riuscire a dimostrare che la signora nel comune B non ha la dimora abituale ma ha solo la residenza anagrafica.
Sicuramente non è una situazione di semplice soluzione... si potrebbe far riferimento ai consumi delle utenze elettriche, del gas, dell'acqua... dalle quali si potrà, probabilmente, intuire che anche nel periodo invernale, quando la caldaia per il riscaldamento dovrebbe essere sempre accesa, non ci sono grossi consumi.

io ho invece un caso "contrario":
unica abitazione in conproprietà al 50% tra 2 coniugi, uno residente e l'altro residente in altro comune (dove veramente lavora!!!) il "non residente" deve pagare come seconda casa anche se è la sua 1^ e unica casa di proprietà???

l "non residente" deve pagare come seconda casa anche se è la sua 1^ e unica casa di proprietà poiche' il presupposto e' la residenza e la dimora abituale che con evidenza non c'e'

Infatti ho richiesto ai fornitori delle utenze i consumi relativi all'immobile con relativo dettaglio di consumo giornaliero a scanso di equivoci......

Vorrei porre un caso raro in materia di ICI. Un fabbricato UNICO composto da più unità immobiliari di proprietà di una persona risulta accatastato in due Comuni essendo posto a confine. La maggiore consistenza insiste sul territorio di un Comune A ove il proprietario ha la residenza anagrafica su di una unità immobiliare mentre le altre sono abitate dai figli, la consistenza totale è di vani 17,5 per una superficie di mq. 404 ; nell’ altro Comune B risulta accatastato la parte residua per vani 7,5 per una superficie di mq. 25. Sul fabbricato del Comune A il contribuente ha sempre pagato l’Ici, mentre per la parte residua ( Comune B) non vi ha mai provveduto poiché interpretando il 1° comma dell’art.4 del Decreto ICI l’ imposta è dovuta sugli “immobili …. la cui superficie insiste,interamente o prevalentemente sul territorio del Comune stesso”. Inoltre se è giusto che il Comune B richieda l’imposta ICI come altro immobile diverso dalla casa di abitazione per il semplice fatto che il contribuente non ha la residenza e risulta anche accatastato sul suo territorio ( ¼ di una camera, gli altri ¾ sono in territorio di altro Comune,1/8 di un bagno, i restanti 7/8 nel Comune A ecc., locali utilizzati ovviamente dal contribuente) . Si ribadisce che l’ immobile è unico, che l’ imposta colpisce l’ immobile e che al contribuente non possono essere negate le agevolazioni previste dalle norme ( aliquote ridotte ed eventuali detrazioni . Chiedo di conoscere il vostro parere in merito alle interpretazioni date e se è applicabile , invocando in sede di ricorso per la parte dell’immobile di cui al Comune B il concetto di prima casa pur non potendo ottenere la doppia residenza.

poiche' la norma ci dice ...il 1° comma dell’art.4 del Decreto ICI l’ imposta è dovuta sugli “immobili …. la cui superficie insiste,interamente o prevalentemente sul territorio del Comune stesso” il contribuente era tenuto al pagamento al comune A anche della parte insistente sul comune B in osservanza al principio della prevalenza

DanieleGE ha scritto:

LeonardoPistillo ha scritto:Salve a tutti, la norma dell'abitazione e detrazione per abitazione principale è chiarsa sul tema di proprietà di due immobili all'interno dello stesso comune, mentre io vi sottopongo il dilemma di :
marito e moglie proprietari al 50 % di due unità immobiliari in due comuni limitrofi.
il marito ha la residenza in un comune la moglie nell'altro, non sono nè separati nè divorziati.
entrambi però lavorano stabilmente ed abitualmente nel comune A, mentre la moglie per sue affermazioni viene nel comune B (dove ha la residenza) solo nei fiene settimana con il marito per curare il giardino (e che giardino signori!!!!!), a vs. parere anche se la circolare è chiara, io come ufficio posso dimostrare il contrario, incardinare un contenzioso a vs giudizio è congruo???? grazie

Queste sono le situazioni che danno fastidio...

Se le affermazioni fossero scritte sarebbe ottimo ma purtroppo non lo saranno. Bisognerebbe riuscire a dimostrare che la signora nel comune B non ha la dimora abituale ma ha solo la residenza anagrafica.
Sicuramente non è una situazione di semplice soluzione... si potrebbe far riferimento ai consumi delle utenze elettriche, del gas, dell'acqua... dalle quali si potrà, probabilmente, intuire che anche nel periodo invernale, quando la caldaia per il riscaldamento dovrebbe essere sempre accesa, non ci sono grossi consumi.

se può essere d'aiuto porto la nostra esperienza diretta di comune turistico (quindi con molte "seconde case") abbiamo iniziato un'attività di accertamento ici già dallo scorso anno incrociando i dati anagrafici sui coniugi (non separati legalmente e non divorziati) residenti in diverse abitazioni...(a volte anche nel nostro stesso comune ) risultati buoni! la maggior parte hanno pagato...abbiamo avuto ricorsi in autotutela, circa un 25% di cui un terzo accolti (per la famosa prova contraria vedi consumi utenze elettriche, gas, acqua) di quelli respinti un 70% hanno pagato mentre gli altri hanno ricorso in commissione tributaria provinciale...dove ci stanno dando ragione! Certo, è un lavoro da sherlock holmes, seguito da front-office continuo...ma alla fine paga!

Garda1961 ha scritto:

DanieleGE ha scritto:

LeonardoPistillo ha scritto:Salve a tutti, la norma dell'abitazione e detrazione per abitazione principale è chiarsa sul tema di proprietà di due immobili all'interno dello stesso comune, mentre io vi sottopongo il dilemma di :
marito e moglie proprietari al 50 % di due unità immobiliari in due comuni limitrofi.
il marito ha la residenza in un comune la moglie nell'altro, non sono nè separati nè divorziati.
entrambi però lavorano stabilmente ed abitualmente nel comune A, mentre la moglie per sue affermazioni viene nel comune B (dove ha la residenza) solo nei fiene settimana con il marito per curare il giardino (e che giardino signori!!!!!), a vs. parere anche se la circolare è chiara, io come ufficio posso dimostrare il contrario, incardinare un contenzioso a vs giudizio è congruo???? grazie

Queste sono le situazioni che danno fastidio...

Se le affermazioni fossero scritte sarebbe ottimo ma purtroppo non lo saranno. Bisognerebbe riuscire a dimostrare che la signora nel comune B non ha la dimora abituale ma ha solo la residenza anagrafica.
Sicuramente non è una situazione di semplice soluzione... si potrebbe far riferimento ai consumi delle utenze elettriche, del gas, dell'acqua... dalle quali si potrà, probabilmente, intuire che anche nel periodo invernale, quando la caldaia per il riscaldamento dovrebbe essere sempre accesa, non ci sono grossi consumi.

se può essere d'aiuto porto la nostra esperienza diretta di comune turistico (quindi con molte "seconde case") abbiamo iniziato un'attività di accertamento ici già dallo scorso anno incrociando i dati anagrafici sui coniugi (non separati legalmente e non divorziati) residenti in diverse abitazioni...(a volte anche nel nostro stesso comune ) risultati buoni! la maggior parte hanno pagato...abbiamo avuto ricorsi in autotutela, circa un 25% di cui un terzo accolti (per la famosa prova contraria vedi consumi utenze elettriche, gas, acqua) di quelli respinti un 70% hanno pagato mentre gli altri hanno ricorso in commissione tributaria provinciale...dove ci stanno dando ragione! Certo, è un lavoro da sherlock holmes, seguito da front-office continuo...ma alla fine paga!

Grazie per la testimonianza... il vero problema è che qui all'ufficio tributi siamo praticamente uno e mezzo e questo lavoro che sarebbe molto bello... chissà che la tua esperienza positiva non ci invogli ad avviare un controllo a tappeto.
Certo che ad avere il tempo tanta elusione e evasione salterebbe fuori!

Anche noi siamo in pochini (solo 1 x ici ...) puoi battere la strada incentivo recupero evasione ici...intendo per far collaborare anagrafe e polizia locale per accertamenti...ma se siete già presi...comunque la cosa più bella sarebbe avere un appoggio dall'Agenzia delle Entrate...(intendo per fare un po' di "scarmazzo") in modo di bloccare sul nascere le "false" residenze che come saprai sono facilissime ad ottenersi indipendentemente dalla volontà degli uffici anagrafici.