MODALITA' DI REDAZIONE REGOLAMENTI

Dovendo procedere alla redazione di regolamenti vari (IMU, contabilità, economato, tarsu etc) vorrei formularli in maniera diversa dal passato e cioè senza riprendere nei regolamenti le varie norme di riferimento ma semplicemente quelle norme che le leggi derogano alle norme secondarie, così da avere regolamenti snelli, semplici anche nel linguaggio, per renderli leggibili da chiunque anche dai "non addetti ai lavori", insomma per tutti i cittadini, e facili da applicare e farli osservare. Cosa mi consigliate per non fare l'errore contrario e incorrere a dimenticanze che possono essere importanti?

cio' che scrivi e' altamente sensato poiche' e' pleonastco ed inutile ripetere nei regolamenti cio' che prevede la legge e non e' regolamentabile.
Tanto serve solo a dover mdificare i regolamenti ogni qual volta la legge madre viene modificata

Sono contenta che condividi, però come iniziare e in pratica redigere questi regolamenti?
Per esempio ......"Il presente regolamento contiene SOLO le norme derogabili al medesimo strumento.......... per quanto non previsto si rinvia alle norme previste dalla legge n....... e dal decreto n............e successive modifiche ed integrazioni" . Ho trovato su internet un regolamento di contabilità che non posso allegare formato da soli 32 articoli. Avrei voluto che tu potessi dargli un'occhiata, mi fido del tuo intuito, eventualmente posso partire da quello. E secondo te fare degli esempi, dentro il regolamento, è utile?

un regolameno che ab origine richiama la legge madre ed articola la sola parte regolamentabile e' sempre un buono strumento nel quale pero' , poiche' sono articoli di diritto, ometterei ogni esempio che spesso e' deviante.