COOP. EDILIZIA CON SOCI NON PAGANTI. CHE FARE?

Un saluto a tutti,

ho scoperto casualmente questo forum mentre cercavo una risposta al mio problema, un pò articolato che di seguito propongo.

Antefatto: sono il liquidatore (non volontario, anzi forzato e senza esperienza praticamente immolato) di una società cooperativa edilizia Srl in liquidazione. La struttura composta da 11 appartamenti è stata completata oramai trent'anni fa, i mutui finiti di pagare 10 anni fa, le cause civili fra cooperativa e ditta esecutrice lavori ed un ex socio espulso, arrivate in giudicato e vinte qualche anno fa ma senza possibilità di recuperare il denaro in quanto nullatenenti. Per la liquidazione della cooperativa ora è rimaso l'ultimo impedimento, il pagamento di 41.000 euro di conguaglio riferito all'esproprio dei terreni che il comune esige. E' l'ultimo debito che la cooperativa è obbligato ad estinguere. Tale debito è menzionato anche nella convenzione stipulata fra comune e cooperativa al momento della concessione del terreno per edificare. Inoltre e fatto abbligo a chi vende il proprio appartamento di riportare nell'atto di compravendita gli obblighi contratti dalla società e dai soci con la stipula di questa convenzione.
La cooperativa non possiede strutture in quanto gli appartamenti sono assegnati ai soci assegnatari con atti notarili e quindi proprietari degli stessi.
Problema: 2 degli undici soci hanno provveduto a vendere i loro appartamenti ed in virtù di questo, si ritengono non obbligati a partecipare alle spese di gestione ordinaria ed alla compartecipazione dell'estinzione dei debiti della cooperativa. Oltretutto uno dei due è deceduto e, a norma di statuto, sono subentrati gli eredi (moglie, figli). Un terzo, in contestazione verbale la cooperativa, non risponde alle lettere e solleciti, semplicemente fa il fantasma. Gli otto restanti vogliono pagare l'onere per un undicesimo e non per un ottavo, sennò, dicono, cominciano pure loro a fare i fantasmi. La cassa della cooperativa, srl, è vuota, vive solo di alcune quote che riesco ad "estrorcere" per l'ordinaria gestione. La società di riscossione incaricata dal comune, dice che siccome è la cooperativa che deve pagare, non gli interessa quanti soci partecipano, però mossi a pietà, e forse anche perchè non è loro interesse entrare in un contenzioso ma recuperare subito i soldi, tenteranno la carta di contattare i soci fantasma per convincerli a partecipare alla spesa.
Domande:
1) possono i soci di una ccoperativa dimettersi quando lo statuto non prevede questa possibilità se non con la chiusura della cooperativa?
2) Sono tenuti i soci a partecipare ai debiti della cooperativa nonostante questa sia una srl? Qualcuno dice che la cooperativa risponde solo con il suo capitale sociale e che i soci non possono essere aggrediti in nessun modo con i propri averi personali.
3) Può la società di riscossione decidere di aggredire anche un solo socio preso a caso, obbligandolo a pagare coattivamente per poi lasciare a questo socio l'iniziativa di rivalersi sugli altri? Più di una persona mi dice che questo è tecnicamente possibile.
4) I nuovi inquilini subentrati, non avvisati nell'atto di comprevendita dai soci venditori degli obblighi che da regolamento sono tenuti ad ottemperare, rischiano di essere coinvolti?
5) Se i soldi non ci sono, è comunque possibile mettere in fallimento la cooperativa?
5) Quali sono i rischi del presidente liquidatore di rispondere in prima persona della posizione debitoria e cosa posso fare per fuggire da questo cane che si morde la coda?
6) Nel chiedere l'assistenza di un legale, come lo pago con 200 euro in cassa?
7) Sono quasi convinto che comunque vadano le cose, agli otto superstiti conviene pagare diviso per otto in quanto se entriamo in contenzioso si scateneranno cause reciproche che porteranno la cifra a lievitare enormemente. E' plausibile tale pensiero?

Mi rendo conto dei numerosi risvolti ed aspetti, spero di essere stato chiaro nell'esposizione, forse manca qualche ulteriore dato per una valutazione completa. Non pretendo una risposta o parere, però ci spero e sarebbe molto gradita.

Un cordiale saluto

ci provo per punti:
1-no
2-solo con il suo capitale sociale
3-no
4-rischiano di essere coinvolti, ma potranno rivalersi sulla Srl
5-nessuno se provvede alla liquidazione pro quota dei debiti
6-con la cassa, se esistente
7-plausibile

Grazie per la risposta ultrafast.
Se non interpreto male, quindi, risponde solo e solamente la società cooperativa con il suo capitale sociale, che in questo caso è praticamente zero, senza nessuna possibilità di coinvolgimento dei soci. Anche se nella convenzione di concessione del terreno fra comune e cooperativa i soci sono menzionati e chiamati a rispettare gli obblighi quì contratti. Quindi non rimane, se non riesco a recuperare le quote, chiedere il fallimento della cooperativa. Questo comporterebbe la nomina di un curatore fallimentare. Non riesco a figurare quello che sarà lo scenario e che problemi si possono verificare. Penso, inoltre anche che sia impossibile riscattare il diritto di superficie concesso per 99 anni dal comune in diritto di ptoprietà, da parte dei proprietari degli appartamenti.
Comunque grazie per la risposta.