quali sanzioni se non si associano le funzioni?

buongiorno,
comune di 3500 abitanti, stiamo provando ad associare funzioni ma è difficile trovare comuni disponibili. i 2 con cui confiniamo non hanno l'obbligo e gli altri vicini sono già convenzionati tra loro ed è difficile inserirsi nella attuale convenzione.
nel caso non si riesca ad associare funzioni nei termini previsti, quali sono le sanzioni in cui si incorre??
forse vi sembrera una domanda a risposta scontata, ma qui da noi ci sono divergenze interpretative...
grazie per l'attenzione

provvedera' la regione di autorita' per zone omogenee

Il mio è un piccolissimo Ente che entro il 31/12 dovrà associare almeno 3 funzioni.
Il dubbio è se l'eventuale convenzione dovrà cmq raggiungere i 3000 abitanti già in questa prima fase (ovvero chiedere la deroga) oppure il requisito della popolazione riguarda l'assetto finale del convenzionamento (o unione).
In sostanza: l'adempimento al 31/12 è assolto se vengono associate 3 funzioni ma non si raggiungono i 3000 abitanti?

Un altro dubbio riguarda lo scioglimento della Comunità montana. Il nostro Ass. regionale ha dichiarato che i comuni dovranno assorbire i dipendenti che la c.m. aveva assunto per svolgere i servizi a essa delegati. Non ho visto deroghe, però, per il tetto di personale, che ovviamente verrebbe sfondato, nonostante i cofinanziamenti dei primi anni. Inoltre la legge regionale (Piemonte) non è così esplicita sul riassorbimento come lo è stata l'Assessore...

l'eventuale convenzione dovrà cmq raggiungere i 3000 abitanti già in questa prima fase (ovvero chiedere la deroga

Infatti e' come dici ed a tal fine ti consiglio la lettura specifica dell'argomento associazionismo piemonte al link

http://www.liviosigot.blogspot.it/2012/10/buongiorno-tutti-proseguo-nella.html

“In caso di decorso dei termini di cui al comma 31-ter, il prefetto assegna agli enti inadempienti un
termine perentorio entro il quale provvedere. Decorso inutilmente detto termine, trova
applicazione l’articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131”

(ossia i poteri sostitutivi previsti dal citato articolo