IMU ENTE NO PROFIT

Buon giorno anche di sabato
Ho un dubbio creatomi da un amministratore di un ente no profit è una associazione proprietaria di immobili che affitta sia quale abitazione civile che ad una attività commerciale, l'Ente ha sempre versato regolarmente l'ICI su tali immobili, ora alla luce del nuovo decreto del MEF n. 200 (se non sbaglio) che regolamenta l'IMU e gli Enti no profit l'amministratore mi comunica che non verserà più l'IMU su tali immobili e che chiederà il rimborso, per quanto di competenza del comune, della rata di giugno versata. cosa dovrei fare? a parte la richiesta dello statuto e pensavo anche del Bilancio visto che gli appartamenti sono concessi in affitto non gratuitamente ma con dei canoni di favore (così mi è stato detto) lo stesso per il locale affittato ad una attività commerciale, per verificare poi come sono stati investiti i guadagni.....non è un pò macchinosa la cosa oltre che poco chiara la norma, non chiara ma lascia troppi margini di discrezionalità....
voi cosa fareste?

L’esenzione Imu per gli immobili degli enti non commerciali riguarda solo quei luoghi dove vengono eseguite solamente attività non commerciali. Se l’immobile in questione prevede invece un’utilizzazione mista, ovvero una parte riservata all’esercizio commerciale e la restante riservata a un’attività no profit, l’esenzione è limitata relativamente alla parte di immobile finalizzata all’esercitazione di attività non commerciale. Per quanto riguarda la parte restante dell’immobile, invece, dotata di autonomia funzionale e reddituale permanente, sarà necessaria l’effettuazione della variazione catastale. La rendita catastale produce effetti fiscali a partire dal 1° gennaio 2013.
Quindi, se in un immobile si praticano attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive con finalità commerciale, l’ente no profit dovrà pagare l’Imu. Tuttavia le suddette attività possono avere finalità anche non commerciali.
In breve, gli unici beneficiari, dunque, sono i soggetti di cui si parla alla lettera c) del comma 1 dell’articolo 73 del Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), ovvero gli enti non commerciali, e dunque non a scopo di lucro. Pertanto rimangono fuori enti commerciali e cooperative che praticano tali attività. La qualifica di Onlus non è un requisito essenziale per usufruire dell’esenzione Imu: i parametri per cui le Onlus siano esenti, infatti, devono corrispondere ai requisiti sopraccitati (enti no profit che esercitano in un immobile attività non commerciali), sono dunque escluse società cooperative, cooperative sociali e consorzi.

Grazie Paolo rispecchi il mio pensiero quello che però mi ha mandato un po in confusione è che l'unica attività di questa IPAB è il fatto di avere degli immobili e locarli a prezzi vantaggiosi o più bassi rispetto a quelli di mercato, dice di non investire gli utili se non nella manutenzione degli immobili, allora secondo te in questi immobili viene svolta una attività sociale? il decidere poi se la quota di affitto è simbolica oppure al di sotto della media di mercato anche è un pò difficile, fossero locati gratuitamente a chi ne ha bisogno sarebbe più semplice, cosa ne dici?