detrazione abitazione principale contitolare di un soggetto senza residenza

Un abitazione è cointestata con diritto di diritto di proprietà a due fratelli e ci vivono ambedue ma uno di loro non è residente.
Il contitolare che ha la residenza e la dimora abituale ha diritto ad Euro 200,00 di detrazione anche se ha una quota di possesso del 50% o ha diritto a Euro 100,00 di detrazione?
Quale è il principio che occorre applicare?
Il regolamento comunale IMU dice a tal propostito "se l'immobile è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciasuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica."

ha diritto ad Euro 200,00 di detrazione anche se ha una quota di possesso del 50%

Grazie quale è la legge e/o fonte giuridica dal quale discende questa affermazione.

beh,la legge istitutiva dell'Imu ( era cosi' anche per l'ex Ici del Dlgs 504/92)

la legge è quella dell'imu ora e dell'ici prima, è pertanto una domanda che aveva già la risposta nella norma

La detrazione IMU per l'abitazione principale è consentita anche quando l'immobile è in comproprietà tra più soggetti passivi. Il legislatore disciplina questo caso nell'articolo 13 del D.L. 201/2011 che recita nel seguente modo: "se l'unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica". La ripartizione della detrazione IMU per l'abitazione principale in comproprietà è quindi basata sulla proporzione in cui si verifica la destinazione (abitazione principale) e non sulle quote di proprietà dell'immobile.

Se l'abitazione è in comproprietà da due o più soggetti passivi, ad esempio nel caso in cui l'immobile sia di proprietà di due fratelli, ma soltanto uno di questi utilizza l'immobile come abitazione principale, soltanto a quest'ultimo spetta l'intera detrazione IMU per abitazione principale di 200 euro per il fatto di utilizzare l'immobile come l'abitazione principale (destinazione d'uso). Nel caso in cui l'immobile è utilizzato come abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione deve essere ripartita in parti uguali indipendentemente dalle quote di possesso. Quest'ultimo esempio si ricollega al caso iniziale di un immobile in comproprietà tra due fratelli al 50% di cui soltanto uno la utilizza come abitazione principale, soltanto a quest'ultimo spetta l'intera detrazione IMU di 200 euro come abitazione principale.

... ma un commercialista mi ha applicato solo 100 euro di detrazione per ab.princ. in un caso in cui i residenti sono due, ma il proprietario catastale è solo uno di essi....

è corretto???


(crisi esistenziale...)

no, e' sbagliato

come detto da paolo

se l'abitazione è in comproprietà da due o più soggetti passivi, ad esempio nel caso in cui l'immobile sia di proprietà di due fratelli, ma soltanto uno di questi utilizza l'immobile come abitazione principale, soltanto a quest'ultimo spetta l'intera detrazione IMU per abitazione principale di 200 euro per il fatto di utilizzare l'immobile come l'abitazione principale (destinazione d'uso).

grazie a entrambi... inquesti giorni sono ormai ad un punto in cui metto in discussione tutto... non mi fido più di quello che (credo) di sapere...

ma nel caso che i proprietari siano 3:
madre residente con usufrutto al 50%
figlio residente proprietario al 25%
figlia non residente proprietaria al 25% quest'ultima non deve pagare la sua quota come seconda casa o sbaglio?

se i proprietari sono 3 il concetto non cambia

i 2 che hanno residenza dimora e quota di possesso avranno detrazione di 100 euro ciascuno

l'altro non residente no

pensavo non dovesse pagare in quanto l'obbligazione tributaria viene già corrisposta dai proprietari residenti

se i proprietari sono 3...

e' soggetto passivo Imu...il proprietario etc etc etc

Anna Lisa ha scritto:pensavo non dovesse pagare in quanto l'obbligazione tributaria viene già corrisposta dai proprietari residenti

Scusa Anna Lisa, una precisazione, dal "Caso" sembra quasi che ci troviamo difronte ad un'immobile acquisito per Successione. In tal caso, se l'immobile Era del "DE CUIUS" , il coniuge ha il diritto di abitazione (art. 540 cc) e diventa soggetto passivo. In questo caso i figli non pagano ICI/IMU

la mia risposta era ovviamente riferita al caso in cui sono 3 i soggetti passivi dei quali 2 con residenza e dimora

Nel 1991 è stato oggetto di successione, ma nel 2011 il coniuge superstite ha effettuato una donazione ai figli, mantenendo l'usufrutto al 50% per sè

a mio avviso i soggetti passivi sono 3 in quanto atto di donazione trascritto, successivo alla costituzione del diritto d'abitazione art.540 non trascritta

Lucio Guerra ha scritto:a mio avviso i soggetti passivi sono 3 in quanto atto di donazione trascritto, successivo alla costituzione del diritto d'abitazione art.540 non trascritta

Scusa Lucio, credo che:
madre residente con usufrutto al 50%
figlio residente proprietario al 25%
figlia non residente proprietaria al 25%
In questo caso credo che l'usufrutto sia sulle quote dei figli, altrimenti non avrebbe senso avere la proprietà del 50% e contestualmente anche l'usufrutto sulla propria quota.... concordi?